Marine Serre

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Marine Serre (Brive-la-Gaillarde, 13 dicembre 1991) è una stilista francese che ha vinto il Premio LVMH 2017 per i giovani stilisti.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Serre è nata a Brive-la-Gaillarde vicino a Corrèze, in Francia. Ha studiato a Marsiglia e dopo due anni si è trasferita in Belgio, per frequentare la scuola superiore di arti visuali La Cambre, dove si è diplomata con il massimo dei voti nel 2016.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

La sua sfilata finale del corso, intitolata "Radical Call For Love", nel 2016 ha suscitato l'interesse di negozi internazionali come The Broken Arm e Dover Street Market.[3] Dopo essersi laureata a La Cambre, Marine Serre ha svolto degli stage lavorando con Sarah Burton da Alexander McQueen, Matthieu Blazy da Maison Margiela e Raf Simons da Dior.[4] Ha lavorato a Parigi per un anno come stilista per Balenciaga mentre lavorava anche alla sua linea.[3]

Serre ha fatto il suo debutto in passerella nel febbraio 2018 a Parigi. Le sue collezioni sono state accolte con successo dalla critica e dal pubblico e il suo marchio è presente a livello internazionale al Dover Street Market, Nordstrom, SSENSE e altri negozi.[5]

Il suo lavoro si concentra su innovazione e sostenibilità, con un minimo del 50% della sua collezione composta da materiale riciclato secondo il concetto dell'upcycling, come vecchie tovaglie di pizzo e sciarpe di seta vintage.[6] Nel 2019 è diventata la prima a collaborare con un'azienda di maschere per la filtrazione dell'aria per produrre maschere di marca per la purificazione dell'aria.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Condé Nast, Marine Serre Wins the 2017 LVMH Prize, su Vogue, 16 giugno 2017. URL consultato il 24 agosto 2021.
  2. ^ (EN) SSENSE, Marine Serre is Wild at Heart, su ssense, 24 novembre 2017. URL consultato il 24 agosto 2021.
  3. ^ a b (EN) Elizabeth Paton, Marine Serre Wins LVMH Prize for Young Designers, in The New York Times, 16 giugno 2017. URL consultato il 24 agosto 2021.
  4. ^ (EN) Marine Serre's Elegant Sportswear Disruptions, su The Business of Fashion, 5 maggio 2017. URL consultato il 24 agosto 2021.
  5. ^ Marine Serre Stockists — Fashion Sauce, su fashionsauce.com. URL consultato il 24 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Here's How Marine Serre's Upcycled Clothes Actually Get Made, su PAPER, 16 aprile 2020. URL consultato il 24 agosto 2021.
  7. ^ (EN) Condé Nast, With a Beyoncé Boost, Marine Serre’s Moon Print Becomes the Most Popular Design of 2020, su Vogue, 4 agosto 2020. URL consultato il 24 agosto 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN170167864602422742963 · ISNI (EN0000 0005 1100 7205 · GND (DE1242050000 · BNF (FRcb18074209b (data)