Marina Sbardella

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Marina Sbardella (Roma, 27 aprile 1951[1]) è una giornalista e dirigente sportiva italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia dell'arbitro Antonio e sorella dell'allenatore di calcio Enrico,[2] comincia la sua carriera televisiva in Rai presentando il programma "Prossimanente - programmi per sette sere".

Nel 1976 diventa una delle "donne parlanti" di Renzo Arbore ne L'altra domenica[3]. Dopo l'iscrizione all'Albo dei Giornalisti nel 1976, iniziò la carriera con il TG3. Passò successivamente a TMC, conducendo dal 1987 al 2010 i principali programmi sportivi della rete da "Galagol" a "Sportissimo" a "Mondocalcio", 4 edizioni di olimpiadi, mondiali ed europei di calcio.

Per TMC e successivamente per LA7 ha condotto i telegiornali sportivi della testata di cui è diventata responsabile con la nomina nel 2000 a caporedattore[3]. Durante questo periodo divenne celebre anche per alcune gaffe[3] commesse durante le dirette del notiziario e riproposte ironicamente dalla Gialappa's Band nel corso del programma Mai dire gol.

La Sbardella si è detta tuttavia non infastidita da ciò, sottolineando di ricordare con piacere tali anni[3]. Ha partecipato a diverse edizioni de Il processo di Biscardi. Dal 1992 al 1997 è stata Presidente della Divisione Calcio Femminile della F.I.G.C.[4] per la quale ha organizzato un campionato europeo in Italia (1993)[3].

Durante il suo mandato la nazionale di Carolina Morace ha disputato 2 finali europee ed ha raggiunto la fase finale del mondiale USA 97[3]. È stata la prima donna italiana dirigente sportivo a livello mondiale e membro della commissione calcio femminile della FIFA dal 1992 al 2016[5] per la quale ha collaborato all'organizzazione di 10 edizioni di campionato del mondo di calcio femminile.

È stata anche membro della task force FIFA 2000 che ha proposto la Video Assistant Referee (VAR) in campo all'International Football Association Board.

È stata anche delegato UEFA. Ha ricevuto numerosi premi tra i quali il "microfono d'argento", il "Paladino d'oro", il premio PanathlonLon, il premio Sportilia.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposata con il collega Mario Giobbe, con cui ha una figlia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Come risulta dall'Albo dei giornalisti.
  2. ^ Artemio Scardicchio, Storia e storie del calcio femminile, Lampi di stampa, 2011, p. 68.
  3. ^ a b c d e f Intervista a Marina Sbardella.
  4. ^ Annuario.
  5. ^ Scheda di Marina Sbardella.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario FIGC, Roma, F.I.G.C., dal 1993 (stagione 1992-1993) al 1997 (stagione 1996-1997).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]