Mariano Pierucci

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Mariano Pierucci (Pisa, 28 ottobre 1893Pisa, 19 dicembre 1976) è stato un fisico italiano.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi[2] in fisica all'Università di Pisa con Angelo Battelli nel 1915, fu assistente alla sua cattedra fino al 1917, quando passò all'Università di Urbino come incaricato di fisica sperimentale, dirigendone pure l'Istituto di Fisica ed il locale Osservatorio Geofisico.

Dopo le vicende belliche del primo conflitto mondiale, nel 1919 ritornò a Pisa, come assistente di Luigi Puccianti, fino al 1930; nel 1924, aveva nel frattempo conseguito la libera docenza in fisica sperimentale, tenendovi, dall'anno successivo, per incarico, il relativo insegnamento.[3]

Nel 1930, vincendo un concorso nazionale a cattedre per fisica sperimentale, prese servizio come professore di fisica sperimentale presso l'Università di Modena, dove svolse l'intera carriera accademica.[4]

Scienziato di vasti interessi, anche non prettamente naturalistici[5], diresse, per parecchi anni, l'Istituto di Fisica dove, tra gli altri, tenne pure gli insegnamenti di geometria analitica, meccanica razionale, fisica teorica, fisica superiore ed astronomia. Fu anche preside della Facoltà di Scienze, che allargò con nuovi corsi di laurea, introducendovi pure il biennio propedeutico d'ingegneria.[6]

Negli anni 1944-45, per motivi legati al secondo conflitto mondiale, fu comandato a tenere sia l'insegnamento di geofisica all'Università di Pisa che quello di fisica presso l'Accademia Militare di Modena. Nel 1968, lasciò l'insegnamento universitario, venendo collocato a riposo, e subito dopo nominato professore emerito dell'Università di Modena.

Le sue vaste ricerche, che lo coinvolsero fino agli ultimi anni della sua vita, riguardarono principalmente la termodinamica, l'elettromagnetismo, la fisica atomica, la spettroscopia, l'astronomia.

Socio dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena dal 1936[7], nonché presidente della Società dei Naturalisti e Matematici di Modena nel biennio 1936-37, collaborò alla redazione di alcune voci del terzo volume della nota Enciclopedia delle matematiche elementari e complementi.

Medaglia d'Oro dei Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte, scrisse apprezzati testi universitari di fisica generale e sperimentale.

Alcune opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Lezioni di fisica (con Luigi Puccianti), Società Tipografico-Editrice Modenese, Modena, 1945 (con successive edizioni).
  • Esercitazioni pratiche di fisica (con Antonio Pignedoli), Editrice A. Tarantola, Modena, 1946.
  • Guida teorico-pratica alle esercitazioni di fisica (con Antonio Pignedoli), Editrice A. Tarantola, Modena, 1952.
  • Complementi di fisica, Parte I, CEDAM, Padova, 1960.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Da non confondere con Mariano Pierucci (1836-1897), esperto di strumenti scientifici e tecnico di laboratorio di fisica; cfr. la relativa voce biografica, a cura di Roberto Vergara Caffarelli, al Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 83 (2015).
  2. ^ Cfr. F. Barbieri, F. Taddei, L'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, dalle origini (1683) al 2005, 2 tomi, Enrico Mucchi Editore, Modena, 2006-2007, tomo I: la storia e i soci, pp. 268-269.
  3. ^ Cfr. C. Luperini, P. Rossi, ”La fisica pisana dal 1861 al 1982“, Annali di Storia delle Università Italiane, Volume 14, Anno 2010.
  4. ^ Cfr. Atti dell'Accademia Pontaniana di Scienze, Napoli, Volume LX (2011), p. 110.
  5. ^ https://www.socnatmatmo.unimore.it/?page_id=21&lang=it
  6. ^ Cfr. M. Ciracì, Uomini Illustri della Città di Ceglie Messapica, Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione, Regione Puglia, C.R.S.E.C. N. 21, Ceglie Messapica (BS), 1992, p. 12.
  7. ^ Copia archiviata, su accademiasla-mo.it. URL consultato il 24 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • F. Barbieri, F. Taddei, L'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti di Modena, dalle origini (1683) al 2005, 2 tomi, Enrico Mucchi Editore, Modena, 2006-2007, Tomo I: la storia e i soci, pp. 268-269.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]