Maria José de Lancastre

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Maria José de Lancastre de Melo Sampaio (Lisbona, 17 aprile 1946) è una critica letteraria, traduttrice e curatrice editoriale portoghese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un alto funzionario coloniale e di una nobildonna, Maria José de Lancastre è cresciuta nel quartiere São Mamede a Lisbona durante il regime di Salazar. In un'intervista apparsa sul quotidiano italiano la Repubblica, ha descritto la sua terra d'origine, e in effetti la sua città natale, dove ha vissuto fino all'età di 20 anni, come segue: "C'è sempre un momento in cui si dice: ora vado via. E certi paesi agevolano la scelta, perché irreali, opprimenti, remoti, chiusi. Così fu il mio Portogallo, la mia Lisbona".[1]

Studio e ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Lancastre ha studiato filologia romanza alla Faculdade de Letras dell'Universidade Classica di Lisbona. Nel 1967 si trasferisce in Italia e si laurea all'Università di Pisa, dove intraprende poi la carriera accademica.[2] Ha conseguito il grado di professore ordinario e ha ricoperto la cattedra di letteratura portoghese.[3]

Dal 1977 al 1989 è stata condirettrice della rivista Quaderni portoghesi fondata da Luciana Stegagno Picchio.[2]

Rispetto alla ricerca e alle attività editoriali Lancastre rivolge l'attenzione alla letteratura portoghese del Cinquecento e Novecento. Ha pubblicato, fra l'altro, un'edizione critica del dramma O Auto das Padeiras (in italiano Il dramma delle panettiere) di scuola vicentina e, dall'altra parte, si è dedicata, insieme al marito Antonio Tabucchi, agli scrittori del modernismo portoghese, (Fernando Pessoa, Mário de Sá-Carneiro e Camilo Pessanha). Insieme a Tabucchi, Lancastre ha tradotto una parte significativa dell'opera di Fernando Pessoa e dei suoi eteronimi in italiano.[3]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Maria José de Lancastre e Antonio Tabucchi, che si sono conosciuti in Portogallo nel 1965 e si sono sposati il 10 gennaio 1970. Dalla relazione sono nati i figli Michele (1970) e Teresa Marina (1973).[4]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Quaderni portoghesi . Pisa : Giardini, 1977-1989. [Rivista].[5]
  • Una sola moltitudine . Milano : Adelphi, 1979-1984.[6]
  • Fernando Pessoa, uma fotobiografia . Lisbona: Imprensa Nacional-Casa da Moeda, Centro de Estudos Pessoanos, 1981.[7]
  • Camilo Pessanha, 1867-1926. Cartas a Alberto Osório de Castro, João Baptista de Castro e Ana de Castro Osório . Lisbona: Imprensa Nacional-Casa da Moeda, 1984. [Dalla collana Biblioteca de autores portugueses].[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maria José de Lancastre: "Il mio amore per Tabucchi protetto dal fantasma di Pessoa", su la Repubblica, 1º dicembre 2015. URL consultato il 26-03-2021.
  2. ^ a b (PT) Maria José Lancastre | Wook, su wook.pt. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  3. ^ a b Biografia di Maria José de Lancastre (PDF), su progettoblio.com. URL consultato il 15 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2021).
  4. ^ Cronologia della vita - Antonio Tabucchi - Sito ufficiale, su antoniotabucchi.it. URL consultato il 15 gennaio 2021.
  5. ^ Quaderni portoghesi | WorldCat.org, su www.worldcat.org. URL consultato il 25 marzo 2023.
  6. ^ Una sola moltitudine | WorldCat.org, su www.worldcat.org. URL consultato il 25 marzo 2023.
  7. ^ https://www.worldcat.org/title/fernando-pessoa-uma-fotobiografia/oclc/8591339.
  8. ^ https://www.worldcat.org/title/cartas-a-alberto-osorio-de-castro-joao-baptista-de-castro-e-ana-de-castro-osorio/oclc/13113280.
  9. ^ https://www.worldcat.org/title/meu-amigo-de-alma/oclc/18490209.
  10. ^ ISBN 978-88-07-05040-4, https://www.worldcat.org/title/libro-dellinquietudine-di-bernardo-soares/oclc/797482266.
  11. ^ ISBN 978-1-85242-204-2, https://www.worldcat.org/title/book-of-disquiet/oclc/27360056.
  12. ^ https://www.worldcat.org/title/eu-e-o-outro-para-uma-analise-psicanalitica-da-obra-de-mario-de-sa-carneiro/oclc/28527234.
  13. ^ ISBN 978-88-459-1021-0, https://www.worldcat.org/title/poesie-di-alvaro-de-campos/oclc/30372350.
  14. ^ ISBN 978-88-8209-099-9, https://www.worldcat.org/title/e-vos-tagides-minhas-miscellanea-in-onore-di-luciana-stegagno-picchio/oclc/42998776.
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