Maria Francesca di Savoia

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Maria Francesca di Savoia
La principessa Maria Francesca nel 1936
Principessa di Parma, Piacenza e Guastalla
In carica23 gennaio 1939 –
4 dicembre 2001
Nome completoitaliano: Maria Francesca Anna Romana
TrattamentoSua Altezza Reale e Imperiale
Altri titoliPrincipessa d'Italia
Principessa d'Etiopia
Principessa d'Albania
NascitaRoma, Italia, 26 dicembre 1914
MorteMandelieu, Francia, 4 dicembre 2001
DinastiaSavoia per nascita
Borbone di Parma per matrimonio
PadreVittorio Emanuele III di Savoia
MadreElena del Montenegro
Consorte diLuigi di Borbone-Parma
FigliGuy
Rémy
Chantal
Jean
ReligioneCattolicesimo

Maria Francesca di Savoia (nome completo in italiano Maria Francesca Anna Romana; Roma, 26 dicembre 1914Mandelieu-la-Napoule, 4 dicembre 2001) è stata una principessa italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Francesca di Savoia il giorno del suo matrimonio con il principe Luigi di Borbone-Parma

Ultimogenita del re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena del Montenegro[2], Maria nacque al Palazzo del Quirinale pochi mesi prima dell'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale[3]. Sposò il 23 gennaio 1939, nella Cappella Paolina del Quirinale in Roma, Luigi Carlo di Borbone, figlio di Roberto I di Borbone, duca di Parma, e di Maria Antonia di Braganza, infanta del Portogallo; Luigi era il fratello minore di Zita d'Asburgo, ultima imperatrice d'Austria e regina d'Ungheria.

Alle sue nozze re Vittorio Emanuele III fece restaurare il Casino Pallavicini nella tenuta di Villa Ada e la donò ai novelli sposi cambiandone il nome in Villa Maria. Attualmente la villa appartiene agli eredi della coppia.

Molto spesso Maria accompagnava i reali nelle cerimonie e nelle manifestazioni; la propaganda dell'epoca la ritraeva dedita alla carità e all'amor patrio e vari disegni la raffigurano al seguito del padre sui campi di battaglia, intenta a dare conforto alle giovani leve.

Fu sempre molto amata, tanto che a Roma esiste ancor oggi una scuola a lei intitolata. Nel 1943 fu internata in un campo di concentramento in Germania, con due dei suoi figli e il marito. Nel 1945 gli anglo-americani li liberarono ed essi fecero ritorno in Italia. Dopo il referendum che portò alla fine della monarchia si trasferirono a Mandelieu-la-Napoule, in Costa Azzurra. Nel 1967 rimase vedova e da allora scomparve quasi completamente dalla vita pubblica, fatta eccezione per il funerale del fratello Umberto, nel 1983, e a sporadiche interviste su alcune riviste italiane e francesi. Nel 1991 fu colpita dalla perdita del primogenito, il principe Guy de Bourbon-Parme.

Più volte i nipoti cercarono di convincerla a scrivere la sua autobiografia, ma ella respinse sempre la proposta: non volle mai parlare della terribile sofferenza vissuta durante gli anni trascorsi nel campo di concentramento nazista.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal suo matrimonio nacquero quattro figli:

  • Guy Sixte Louis Robert Victor de Bourbon-Parme (1940-1991)
  • Rémy François de Bourbon-Parme (1942)
  • Chantal Marie de Bourbon-Parme (1946)
  • Jean Bernard Rémy de Bourbon-Parme (1961)

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Vittorio Emanuele II d'Italia Carlo Alberto di Savoia  
 
Maria Teresa d'Asburgo-Toscana  
Umberto I d'Italia  
Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena  
 
Maria Elisabetta di Savoia-Carignano  
Vittorio Emanuele III d'Italia  
Ferdinando di Savoia-Genova Carlo Alberto di Savoia  
 
Maria Teresa d'Asburgo-Toscana  
Margherita di Savoia  
Elisabetta di Sassonia Giovanni I di Sassonia  
 
Amalia Augusta di Baviera  
Maria d'Italia  
Granduca Mirko Petrović-Njegoš Stanko Petrović-Njegoš  
 
Christine Vrbitsa  
Nicola I del Montenegro  
Anastasija Martinović Drago Martinović  
 
Stana Martinović  
Elena del Montenegro  
Petar Vukotić Peter Perkov Vukotić  
 
Stana Milić  
Milena Vukotić  
Jelena Vervodić Tadija Vervodić  
 
Milica Pavičević  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Dama di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine della Croce Stellata (Impero austriaco) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferma restando la genealogia dei Savoia, il tema della successione ad Umberto II come capo del casato è oggetto di controversia tra i sostenitori di opposte tesi rispetto all'attribuzione del titolo a Vittorio Emanuele piuttosto che a Amedeo: infatti il 7 luglio 2006 la Consulta dei senatori del Regno, con un comunicato, ha dichiarato decaduto da ogni diritto dinastico Vittorio Emanuele ed i suoi successori ed ha indicato duca di Savoia e capo della famiglia il duca d'Aosta, Amedeo di Savoia-Aosta, fatto contestato anche sotto il profilo della legittimità da parte dei sostenitori di Vittorio Emanuele. Per approfondimenti leggere qui.
  2. ^ SAVOIA: È MORTA LA PRINCIPESSA MARIA, LA SORELLA DI UMBERTO II, in Adnkronos, 10 dicembre 2001. URL consultato il 13 aprile 2018.
    «[...] figlia del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena. [...] l'ultimogenita di Vittorio Emanuele III è stata promotrice di numerose iniziative culturali e di beneficenza.»
  3. ^ SAVOIA: PRINCIPESSA MARIA, LA PREFERITA DI UMBERTO, in Adnkronos, 10 dicembre 2001. URL consultato il 13 aprile 2018.
    «Nata al Quirinale il 26 dicembre del 1914, a pochi mesi dell'entrata in guerra dell'Italia»

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