Maria Emanuele di Sassonia

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Maria Emanuele di Sassonia
Margravio di Meißen
Capo del casato di Sassonia
Stemma
Stemma
In carica9 agosto 1968 –
23 luglio 2012
PredecessoreFederico Cristiano
SuccessoreAlberto di Sassonia (disputato)
Alessandro di Sassonia-Gessaphe (disputato)
Nome completo(DE) Maria Emanuel, Markgraf von Meißen, Prinz von Sachsen
NascitaKloster Prüfening, 31 gennaio 1926
MorteLa Tour-de-Peilz, 23 luglio 2012[1]
SepolturaCappella reale a Karrösten, 30 luglio 2012
DinastiaCasata di Wettin
PadreFederico Cristiano, margravio di Meißen
Madreprincipessa Elisabetta Elena di Thurn und Taxis
ConsorteAnastasia di Anhalt
ReligioneCattolicesimo

Maria Emanuele, margravio di Meißen (Kloster Prüfening, 31 gennaio 1926La Tour-de-Peilz, 23 luglio 2012), è stato il capo della casata reale di Sassonia.[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella località di Kloster Prüfening nei pressi di Ratisbona, in Baviera, era il maggiore dei figli dell'allora principe ereditario Federico Cristiano di Sassonia, poi margravio di Meißen, e della principessa Elisabetta Elena di Thurn und Taxis.

All'età di 18 anni venne imprigionato e condannato a morte dai nazisti per essersi opposto alla loro autorità. Dopo essere sfuggito alla condanna, dovette fuggire anche dall'arrivo delle truppe sovietiche, poiché la Sassonia diventò parte della Germania Est comunista. Dopo la guerra si trasferì in Svizzera, dove iniziò un'attività nel settore dei servizi finanziari. Essendo anche pittore di talento[senza fonte], Maria Emanuele ebbe l'occasione di esporre le sue opere.[3]

La scrittrice Marie Vassiltchikov[4] racconta nel suo libro, "I Diari di Berlino", tra il 1940 ed il 1945, la storia del sedicenne principe ereditario Maria Emanuele quando gli chiese di aiutarlo nella ricerca di una sposa, in quanto sentiva l'obbligo dinastico di formare presto una famiglia. [5] Maria Emanuele non si sarebbe infatti sposato fino al suo 37º compleanno. Sua moglie fu la principessa Anastasia di Anhalt, nata nel 1940, che sposò il 31 gennaio 1963 a Vevey in Svizzera. Non hanno avuto figli.

Maria Emanuele divenne capo della casata reale di Sassonia alla morte di suo padre, il 9 agosto 1968.

Successione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Linea di successione al trono di Sassonia.

Poiché Maria Emanuele non ebbe figli legittimi, dovette riconoscere come suo eventuale erede il principe Alessandro di Sassonia-Gessaphe, figlio di sua sorella, la principessa Anna, e del suo defunto marito, il principe Roberto di Gessaphe [6].[7][8] Maria Emanuele "adottò" Alessandro il 1º giugno 1999, dopo che ebbe sposato, nel 1987, la principessa Gisella di Baviera. Nel 1997 i superstiti maschi della linea dinastica albertina di Wettin acconsentirono alla decisione del margravio.[9] Successivamente, suo fratello Alberto ritornò sulle sue decisioni. [senza fonte]

La linea reale della casata di Wettin applica la legge semi-salica, che consente la successione dinastica anche attraverso via femminile. Dalla morte di Maria Emanuele, se Alberto era l'ultimo dinasta maschio, i primi nella linea di successione sarebbero stati i figli delle loro sorelle, Maria Giuseppa (nubile), Anna e Matilde; soltanto il matrimonio di Matilde indiscutibilmente soddisfaceva i requisiti di uguaglianza, ma il suo unico figlio maschio morì nel 1987. Dunque, se la pretesa dinastica di Gessaphe fosse stata priva di fondamento, la successione sarebbe passata ai figli delle zie paterne del margravio: Margherita Carola (1900–1962), Maria Alice (1901–1990) e Anna (1903–1976); tutte e tre ebbero figli. Essendo Margherita Carola la maggiore delle tre, il suo erede sarebbe stato suo nipote Carlo Federico, principe di Hohenzollern (nato nel 1952), leader del ramo principesco del casato di Hohenzollern.

Il fratello del margravio, Alberto, tuttavia, abbandonò i requisiti di equità, per permettere al figlio morganatico Rüdiger (nato nel 1953) di suo cugino, principe Timo di Sassonia, eventualmente di succedere. Rüdiger ha avuto dalla sua prima moglie Astrid Linke (1949–1989) tre figli maschi: Daniel (nato nel 1975), Arne (nato nel 1977) e Nils (nato nel 1978).

Anche se i sassoni albertini constano solo del ramo reale, vi sono diverse linee esistenti della casata di Wettin che governarono i vari ducati ernestini fino al 1918, [10] tra le quali, la più importante è quella dell'ex granducato di Sassonia-Weimar-Eisenach. È possibile che i dinasti maschi delle linee non reali possano rivendicare l'inclusione nella successione reale sassone.[senza fonte]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giorgio di Sassonia Giovanni di Sassonia  
 
Amalia Augusta di Baviera  
Federico Augusto III di Sassonia  
infanta Maria Anna del Portogallo Ferdinando II del Portogallo  
 
Maria II del Portogallo  
Federico Cristiano, margravio di Meißen  
Ferdinando IV, granduca di Toscana Leopoldo II, granduca di Toscana  
 
principessa Maria Antonia di Borbone-Due Sicilie  
arciduchessa Luisa d'Austria, principessa di Toscana  
principessa Alice di Parma Carlo III, duca di Parma  
 
principessa Luisa Maria Teresa di Francia  
Maria Emanuele, margravio di Meißen  
Massimiliano Antonio, principe ereditario di Thurn und Taxis Massimiliano Carlo, VII principe di Thurn und Taxis  
 
baronessa Guglielmina di Dörnberg  
Alberto, VIII principe di Thurn und Taxis  
duchessa Elena di Baviera Massimiliano Giuseppe, duca in Baviera  
 
principessa Ludovica di Baviera  
principessa Elisabetta Elena di Thurn und Taxis  
arciduca Giuseppe Carlo d'Austria arciduca Giuseppe, palatino d'Ungheria  
 
duchessa Maria Dorotea di Württemberg  
arciduchessa Margherita Clementina d'Austria  
principessa Clotilde di Sassonia-Coburgo e Gotha principe Augusto di Sassonia-Coburgo e Gotha  
 
principessa Clementina d'Orléans  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sächsische Zeitung [online] - Sachsen: Enkel des letzten sächsischen Königs ist tot, su sz-online.de, 19 giugno 2002. URL consultato il 24 luglio 2012.
  2. ^ Adam Bilinski. Have Poles pretender for their throne? (polish) [in:] Verbum Nobile. Nr 17. 2008. p. 8
  3. ^ Montgomery-Massingberd, Hugh, Burke's Royal Families of the World, vol.1: Europe & Latin America, p. 171
  4. ^ Marie Vassiltchikov, su blog.graphe.it.
  5. ^ Marie Vassiltchikov, The Berlin Diaries 1940-1945, p. 71
  6. ^ O "Assaphe"/"Afif", discendenti di una famiglia cristiana libanese, che governò una provincia a nord di Beirut.
  7. ^ de Badts de Cugnac, Chantal. Coutant de Saisseval, Guy. Le Petit Gotha. Nouvelle Imprimerie Laballery, Paris 2002, p. 127 (French) ISBN 2-9507974-3-1
  8. ^ (FR) Michel Huberty, Alain Giraud e F. and B. Magdelaine, L'Allemagne Dynastique Tome VI Bade-Mecklembourg, France, Giraud, 1991, pp. 475–476, ISBN 978-2-901138-06-8.
  9. ^ Daniel Willis, The Descendants of Louis XIII, Baltimore, MD, Clearfield Co., 1999, pp. 327–328, 765–766, ISBN 0-8063-4942-5.
  10. ^ Nonché i rami cadetti della linea di Coburgo che ottennero diverse corone reali.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore:
Federico Cristiano
-TITOLARE-
Re di Sassonia
9 agosto 1968 – 23 luglio 2012
Motivo per la mancata successione:
Ducato abolito nel 1918
Successore:
Alberto (disputato)
Successore:
Alessandro (disputato)
Controllo di autoritàVIAF (EN71918040 · ISNI (EN0000 0000 5491 6533 · LCCN (ENn2005057722 · GND (DE107718774 · WorldCat Identities (ENlccn-n2005057722
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