Maria Chessa Lai

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Copertina di Poesies Alguereses, 2020

Maria Chessa Lai (Monti, 15 febbraio 1922Alghero, 7 febbraio 2012) è stata una poetessa italiana. Era madre del giornalista Pasquale Chessa[1], vicedirettore della rivista Panorama.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata in un comune della Gallura[2], da piccola lascia la Sardegna per la Toscana e, ritorna nell'isola, risiede prima a Tempio Pausania (dove studia presso il liceo classico) e poi ad Alghero, dove per oltre quarant'anni è insegnante elementare.[3][4].

Nel 1944 studia Legge nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Sassari[5].

Durante la sua vita si è tanto battuta per la tutela e la salvaguardia del dialetto catalano-algherese.

Ha vinto per tre volte il Premio Ozieri di Letteratura Sarda, riconoscimento annuale assegnato per la poesia in lingua sarda: nel 1983 per la 18ª edizione il primo premio nella sezione algherese con l'opera El temps de la mare ("Il tempo della madre")[5]; nel 2002 il primo premio della 44ª edizione dell'Ozieri sezione poesia sarda inedita con Port Nimfeu ("Porto Ninfeo")[6]; nel 2009 nella 50 a edizione del medesimo premio sezione poesia sarda inedita, con la poesia Altre cant ("Altro canto")[7], riflessione filosofica sullo scorrere ineluttabile del tempo. Si è aggiudicata due volte il Premio Rafael Sari di poesia e prosa: nel 1984 con il componimento poetico El Dia de Dèu ("Il giorno di Dio") e poi anche nel 2008 per La Raò ("La ragione")[8].

Come poeta bilingue ha pubblicato le sue poesie simultaneamente in algherese ed in italiano. Nel 1994 viene pubblicata dall'Editrice Roth, Paraules ("Parole")[9] volume che raccoglie le sue poesie sino a quel momento composte. Gran parte della sua produzione poetica e della raccolta dei primi premi ricevuti nel corso di vent'anni di attività poetica, è stata raccolta e pubblicata nel volume intitolato La mia mar ("Il mio mare") edito dall'E.DE.S. (Editrice DEmocratica Sarda) nel 2005 nella collana “La Biblioteca di Babele” diretta dal critico letterario e filologo italiano Nicola Tanda[10]. Nel 2020 viene pubblicata Poesies Alguerese -- un'edizione bilingue più completa, insieme a una traduzione inglese intitolata Collected Poems.

Ha collaborato, con svariati racconti, alla pubblicazione dei due volumi: Contes i rondalles ("Racconti e fiabe"), a cura di Guido Sari, Edizioni del Sole 1997-1998 (Alghero) e Sulle orme dei versi (Camí de versos) - Antologia di poeti algheresi dal 1720 ai giorni nostri, a cura di Claudio Calisai, Panoramika Editrice 2004 (Alghero)[5].

È scomparsa, quasi novantenne, il 7 febbraio del 2012[11]; nello stesso anno, il 12 dicembre, le è stato assegnato il Premio alla Memoria durante la cerimonia di consegna del Premio Alghero Donna[12] svoltasi a Roma. Maria Chessa Lai è oggi il nome di una via ad Alghero[4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Paraules (Alghero, Editrice Roth 1994)
  • La mia mar (Alghero, Editrice DEmocratica Sarda 2005)
  • Poesies Alguereses (Alghero Edicion de l'Alguer 2020) ISBN 978-88-99504-36-6
  • Collected Poems (Alghero Edicion de l'Alguer 2021) ISBN 978-88-99504-41-0

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1983 - Premio Ozieri di Letteratura Sarda
  • 1984 - Premio Rafael Sari di poesia e prosa
  • 2002 - Premio Ozieri di Letteratura Sarda
  • 2008 - Premio Rafael Sari di poesia e prosa
  • 2009 - Premio Ozieri di Letteratura Sarda

Note[modifica | modifica wikitesto]

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