Marco Nozza

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Marco Nozza (Caprino Bergamasco, 28 novembre 1926Milano, 14 maggio 1999) è stato un giornalista e saggista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Marco Nozza si laurea in Lettere Moderne all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1948. Per sei anni è professore di storia, insegnando al collegio di Celana.

Si fa notare scrivendo poesie e Andrea Spada lo chiama a lavorare come cronista a L'Eco di Bergamo nel 1954, dove rimarrà fino al 1962. In quell'anno pubblicò, assieme a Indro Montanelli, per Rizzoli una biografia di Giuseppe Garibaldi, diventata rapidamente un bestseller. Prosegue scrivendo il libro Mazzini Giuseppe contumace, altro libro di argomento storico.

Dal 1962 al 1966 lavorerà a L'Europeo, facendo dapprima apprendistato nel grande giornale e successivamente realizzando le sue prime inchieste. In seguito arrivò al quotidiano Il Giorno, diretto da Italo Pietra, che non avrebbe più lasciato.

Per la strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969), Il Giorno è fra i pochi giornali che prendono le distanze dalla pista della "bomba anarchica" e Nozza è fra i giornalisti che seguono gli sviluppi dell'inchiesta, insoddisfatto delle versioni governative. Da questo momento il suo impegno giornalistico lo assorbirà in tutti i maggiori avvenimenti violenti degli anni di piombo, da Valpreda al caso Pinelli, dal caso Lavorini al delitto del commissario Calabresi, dalle uccisioni dei magistrati, gli attentati dei terroristi rossi e neri, passando per i cortei di protesta del sabato[1]

Dà vita, con Guido Nozzoli, Morando Morandini e Giorgio Bocca, al BCD, Bollettino di controinformazione democratica.

Con Camilla Cederna, Giorgio Bocca, Giampaolo Pansa, Corrado Stajano, Ermanno Rea, Marco Fini e altri, ha scritto Le bombe di Milano (Guanda, 1970). L'antologia, pubblicata postuma, Il pistarolo contiene i suoi pezzi migliori di giornalismo investigativo (il Saggiatore, 2006).

Nel 1967 ha vinto il Premiolino e, nel 1973 il Premio Saint Vincent per il giornalismo.

Dal suo libro Hotel Meina è stato ricavato nel 2007 il film omonimo di Carlo Lizzani, Hotel Meina.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaetano Afeltra, «Nozza, il cronista degli anni di piombo», 18 maggio 2000, Corriere della Sera, p.37

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Massimiliano Griner - Lilly Viccaro Theo, Contropotere. La notte della Repubblica e i giornalisti che hanno cercato di fare luce, Collana Igloo, Nutrimenti, 2011, ISBN 978-88-6594-103-4, pp. 192.

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Controllo di autoritàVIAF (EN96947814 · ISNI (EN0000 0001 0927 7143 · SBN RAVV035266 · LCCN (ENn83014444 · BNF (FRcb123806635 (data) · J9U (ENHE987007312190705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n83014444