Marco Cornini

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Marco Cornini

Marco Cornini (Milano, 17 maggio 1966) è uno scultore italiano.

Un'opera di Cornini in Piazza Mercanti, Milano

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Marco Cornini ha studiato al liceo artistico e all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano conseguendo il diploma in scultura nel 1988.

Nello stesso anno si tenne, a Varese, la sua prima mostra personale e da allora ha esposto in numerose personali e in prestigiose rassegne, configurandosi come uno tra i più interessanti scultori figurativi contemporanei. L'artista lavora la terracotta, che successivamente dipinge, traendone quasi esclusivamente figure femminili, in pose provocanti o dolci, senza avvalersi di modelle o riferimenti fotografici ed affidandosi esclusivamente alla propria fantasia.[1]

Cornini vive e lavora tra Milano, Pietrasanta e Bussero.

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

1989
1990
  • Sale Espositive Comunali di Mestre, personale, a cura di Mario De Micheli
1991
1992
1993
  • Vincitore del Premio San Carlo Borromeo per la scultura, Palazzo della Permanente, Milano
  • Galleria Ada Zunino, Milano, personale, a cura di Mario De Micheli
1994
  • Reale e immaginario, chiesa di Santa Maria della Pietà a Cremona
  • Linee della ricerca plastica nella ceramica contemporanea, Fortezza del Priamar, Savona
1995
  • Museo delle Arti, Castello di Nocciano, in seguito alla pubblicazione di una sua opera sulla copertina del volume di Mario De Micheli Difesa dell'immagine
  • Venature, Meus Kunst Quartier AEG a Berlino
  • Arte come luce, Basilica di Sant'Ambrogio, Milano
  • ex Chiesa di San Rocco, Carnago, vincitore della IX edizione del Premio Cesare Pavese dedicato alla scultura
  • Spazio Ergy, Milano, personale
1996
  • Metropoli, quaranta artisti delle aree metropolitane, Milano, Berlino e varie sedi della provincia di Milano
  • Segni-Sogni, villa del Castello di Trezzo sull'Adda
1997
1998
  • Galleria Marieschi, Monza, presentazione a cura di Franco Fanelli
  • Il nuovo ritratto in Italia, Spazio Consolo di Milano, a cura di Alessandro Riva
  • Venature 10, La Posteria, Milano
1999
2000
2001
2002
  • galleria Della Pina Arte Contemporanea, Massa, personale, a cura di Maurizio Sciaccaluga
  • Nuova scultura italiana, Galleria Il Polittico, Roma, a cura di Alessandro Riva
  • Sculturama, Galleria Annovi di Sassuolo, a cura di Maurizio Sciaccaluga
  • Europe art languages, Villach, Austria
  • Nature morte, Galleria del Tasso, Bergamo
2003
  • Galleria nuova Artesegno, Udine, personale, a cura di Enzo Santese
  • Sale delle Grasce, Pietrasanta, personale, a cura di Alessandro Riva
  • Mito Contemporaneo, Basilica Palladiana, Vicenza, a cura di Beatrice Buscaroli e Maurizio Sciaccaluga
  • Italian Factory la nuova scena artistica italiana, Istituto di Santa Maria della Pietà, a cura di Alessandro Riva
  • Extra 50, Biennale di Venezia; Parlamento europeo di Strasburgo (mostra ufficiale del Ministero per il semestre della Presidenza Italiana dell'Unione europea); Promotrice delle Arti, Torino
  • Non è vero che tutto fa brodo, Galleria Spazia, Bologna, a cura di Maurizio Sciaccaluga
  • Tetralogia della natura, Galleria Marieschi, Milano, a cura di Flavio Arensi
2004
  • Comune di Tolmezzo, (Udine), personale, a cura di Enzo Santes
  • Terre formate, Galleria Sergio e Tao Mandelli, Seregno
  • Otium, prego si accomodi, Forlì
  • Il corpo e lo sguardo, Galleria Arsmedia, Bergamo
2005
  • Galleria Della Pina arte contemporanea, Pietrasanta; (Lucca), personali, a cura di Emma Gravagnuolo
  • Polittico, Roma, a cura di Marco Di Capua
  • Miracolo a Milano, Palazzo della Ragione, Milano, a cura di Alessandro Riva
  • Seven... everything goes to hell, Palazzo Pretorio, Certaldo, a cura di Maurizio Sciaccaluga
  • XXXII Premio Sulmona, Polo Museale Civico-Diocesano, Sulmona, a cura di Vittorio Sgarbi
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
  • Trompe l'œil. L'inganno dell'occhio, Gallerie dei Gerosolimitani, Perugia
2015
2016
2017
  • Zensual, bipersonale Marco Cornini e Paolo Campa, Galleria Intart, Lugano, Svizzera
2018
2019
  • La stanza segreta. Capolavori della figurazione contemporanea dalla Collezione Massimo Caggiano,

Polo Museale città di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino, a cura di Vittorio Sgarbi e Cesare Biasini Selvaggi.[4]

Articoli e cataloghi[modifica | modifica wikitesto]

  • La Biennale di Venezia, Volume 50, Francesco Bonami, Maria Luisa Frisa, Marsilio, 2003[5]
  • Sette, settimanale del Corriere della sera, Edizioni 49-51, Corriere Della Sera, 2003[6]
  • La nuova figurazione italiana: to be continued--, Chiara Canali, Silvana, 2007[7]
  • Eccellenti pittori. Gli artisti italiani di oggi da conoscere, ammirare, collezionare, Camillo Langone, Marsilio, 2013[8]
  • 10 cose da sapere sull'arte contemporanea, Alessandra Redaelli, Newton Compton, 2018[9]

Hanno scritto delle sue opere:

Alberto Agazzani, Rossana Bossaglia, Beatrice Buscaroli, Luca Beatrice, Anna Caterina Bellati, Angelo Crespi, Mario De Micheli, Valerio Dehò, Marco Di Capua, Silvia Fabbri, Franco Fanelli, Emma Gravagnuolo, Sebastiano Grasso, Matteo Galbiati, Camillo Langone, Edward Lucie-Smith, Milena Milani, Alessandro Riva, Enzo Santese, Maurizio Sciaccaluga, Giorgio Seveso, Dante Tiglio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aspettando te. I desideri scolpiti di Marco Cornini[1]
  2. ^ Artisti PADIGLIONE ITALIA alla Biennale di Venezia[2]
  3. ^ Marco Cornini, Amore sacro e amore profano[3]
  4. ^ Sgarbi contro la biennale di Venezia: "Quella vera è Gualdo Tadino"[4]
  5. ^ La Biennale di Venezia, Volume 50[5]
  6. ^ Sette, settimanale del Corriere della sera, Edizioni 49-51[6]
  7. ^ La nuova figurazione italiana: to be continued--[7]
  8. ^ Eccellenti pittori. Gli artisti italiani di oggi da conoscere, ammirare, collezionare[8]
  9. ^ 10 cose da sapere sull'arte contemporanea[9]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su marcocornini.it. URL consultato il 23 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2009).
Controllo di autoritàVIAF (EN96592898 · ISNI (EN0000 0000 7864 0383 · SBN MILV112109 · ULAN (EN500123439 · LCCN (ENnr98034885 · GND (DE120383314 · WorldCat Identities (ENlccn-nr98034885