Marco Anzoletti

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Marco Anzoletti (Trento, 4 giugno 1867Mesiano, 23 gennaio 1929) è stato un compositore e violinista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il maestro Marco Anzoletti
Concerto allegro sinfonico per violino con accompagnamento di pianoforte op. 30, Milano, 1920

Marco Anzoletti nacque a Trento il 4 giugno 1867 in una famiglia di musicisti, tra i quali, il padre Luigi, violoncellista, che gli insegnò le prime nozioni musicali.[1][2]

Anche tutti gli zii erano musicisti: Francesco, pianista, organista e compositore; Giovanni, violinista; Giuseppe, violinista e compositore; la sorella Luisa, poetessa e scrittrice, ma anche sua collaboratrice al pianoforte.[1][3]

Dopo gli insegnamenti familiari, Anzoletti frequentò il Conservatorio di Milano dal 1879 per approfondire le sue conoscenze di violino con Gerolamo de Angelis e di composizione con Gaetano Coronaro.[1][2]

Diplomatosi nel 1885, l'anno seguente andò a Vienna per un corso di perfezionamento sotto la guida di J. Grün.[1][2]

Dopo di che effettuò numerose tournée in Austria e in Italia, ottenendo successi, consensi e riconoscimenti, tra i quali nel 1889 la cattedra di violino del Conservatorio di Milano.[1][4][2]

L'attività e l'opera dell'Anzoletti perseguirono l'ideale di far nascere in Italia il culto della musica da camera e sinfonica.[3]

Le sue 24 Variazioni per violino e pianoforte su un tema di Brahms (1894-1894), scritte dall'Anzoletti su un tema di Johannes Brahms, furono apprezzate dal maestro tedesco.[3][2]

Due anni dopo Anzoletti vinse il primo premio con una Sonata in do minore per violino e pianoforte a Milano.[3]

Anzoletti compose numerose opere per il violino, con accompagnamento di pianoforte o di organo: sonate, trio e quartetti d'archi, concerti, ecc.[3]

Anche per l'organo compose importanti opere, fra le quali la Gran fantasia sacra per due organi, premiata al concorso per il collaudo dei due organi del duomo di Milano nel 1909.[3]

In precedenza, nel 1902 aveva avuto successo a Vienna con una sua cantata per coro e grande orchestra, oltre che per un poema sinfonico, L'ospite della terra, per grande orchestra, poi ridotto per violino e pianoforte ed eseguito a Milano nel 1913.[3]

A scopo didattico, l'Anzoletti compose inoltre 12 Studi per viola (Milano, 1919), Il repertorio del piccolo violinista (Milano, 1920), Moto perpetuo sopra movimenti di scale (Milano, 1920).[3][4][2] e 12 Studi per viola op. 125 (Milano, 1929)

Anzoletti scrisse per il teatro cinque opere, tutte su libretto proprio, Militza o Serbia, dramma incentrato sulla guerra fra il Montenegro e la Turchia (1896-1897); Le Gare (1902); Faida, tratta dalla Faida di Comune di Giosuè Carducci (1910-1915); Belfagor, dalla novella di Niccolò Machiavelli (1920); La fine di Mozart, rappresentata al Teatro Lirico di Milano il 25 ottobre 1898.[1][4]

Oltre alla composizione Anzoletti si dedicò alla scrittura di tematiche musicali, tra le quali una conferenza su Giuseppe Tartini: studio critico e biografico (1891), comprendente uno studio dell'autore; Sulle vicende dell'arte e sulla vita di Wolfango Mozart, in La Rassegna nazionale, XXI (1899); In occasione del centenario di D. Cimarosa, in La Rassegna nazionale, XXIII (1901); L'insegnamento del violino in Italia, in La Rassegna nazionale, XXXI (1901); inoltre 43 Sonetti musicali (Milano, 1902); Mozart, scene della vita intima in cinque quadri (Milano, 1906); La musica - Stagioni e metamorfosi, in La Rassegna nazionale (1911).[3][4][2]

Ancora attivo, l'Anzoletti morì nella sua villa di Mesiano (frazione di Trento) il 23 gennaio 1929.[3]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Tartini: studio critico e biografico (1891);
  • Sulle vicende dell'arte e sulla vita di Wolfango Mozart, in La Rassegna nazionale, XXI (1899);
  • In occasione del centenario di D. Cimarosa, in La Rassegna nazionale, XXIII (1901);
  • L'insegnamento del violino in Italia, in La Rassegna nazionale, XXXI, (1901);
  • Sonetti musicali (Milano, 1902);
  • Mozart, scene della vita intima in cinque quadri (Milano, 1906);
  • La musica - Stagioni e metamorfosi, in La Rassegna nazionale, (1911).

Opere in musica[modifica | modifica wikitesto]

  • Militza o Serbia (1896-1897);
  • La fine di Mozart (1898);
  • Le Gare (1902);
  • Faida (1910-1915);
  • Belfagor (1920).

Musica didattica[modifica | modifica wikitesto]

  • 12 Studi per viola (Milano, 1919);
  • Il repertorio del piccolo violinista (Milano, 1920);
  • Moto perpetuo sopra movimenti di scale (Milano, 1920).
  • 12 Studi op. 125 per viola (Milano, 1929);[5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 288.
  2. ^ a b c d e f g Operisti minori: dell'ottocento Italiano, su books.google.it. URL consultato il 2 marzo 2019.
  3. ^ a b c d e f g h i j Oscar Mischiati, ANZOLETTI, Marco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 3, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961. URL consultato il 2 marzo 2019.
  4. ^ a b c d A. Della Corte e G. M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 18.
  5. ^ Marco Anzoletti: Studio n.2 op.125 - Marco Misciagna,viola https://m.youtube.com/watch?v=lECVUENo4uY
  6. ^ Marco Anzoletti: Studio n.11 op.125 - Marco Misciagna,viola https://m.youtube.com/watch?v=oliCYNXpJDg

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Bonaventura, Violinisti italiani moderni, in Storia del violino, dei violinisti e della musica per violino, Milano, 1906, pp. 208-210.
  • H. Riemann, Musiklexikon, I, Magonza, 1959, p. 43.
  • Dizionario Ricordi della Musica e dei Musicisti, Milano, 1959, p. 46.
  • A. Della Corte e G. M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 18.
  • Marco Anzoletti, in le muse, I, Novara, De Agostini, 1964, p. 288.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN61816044 · ISNI (EN0000 0000 5337 4453 · SBN LO1V145483 · LCCN (ENno96037987 · GND (DE116315806 · BNF (FRcb14843763g (data) · J9U (ENHE987007395565205171 · CONOR.SI (SL185998947