Marc Behm

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Marc Behm (Trenton, 12 gennaio 1925Fort-Mahon-Plage, 12 luglio 2007) è stato uno scrittore, sceneggiatore e attore statunitense, vissuto in Francia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda guerra mondiale combatté in Europa con l'esercito statunitense dove conobbe la sua futura moglie; al termine delle ostilità decise di rimanere a vivere in Francia, paese d'origine della consorte.[1]

Dopo circa un decennio di piccole parti come attore, decise di dedicarsi alla sceneggiatura con ottimo successo: sue infatti sono le sceneggiature di importanti film quali Sciarada (Charade, 1963), Aiuto! (Help! 1965) e la versione del 1973 de I tre moschettieri (The Three Musketeers).[2] Altre sceneggiature importanti vedono la firma di Marc Behm: Twelve Plus One del 1969, Someone Behind the Door del 1971, Piaf del 1974 e Lady Chatterley's Lover del 1981.[3]

La carriera artistica come scrittore di romanzi inizia relativamente tardi, a cinquantadue anni, con la pubblicazione del suo primo libro The Queen of the Night (1977), seguito più tardi da L'Occhio che guarda (Eye of the Beholder 1981); da quest'ultimo romanzo è stato tratto il film del 1983 Mia dolce assassina e il successivo remake del 1999 The Eye - Lo sguardo.[2]

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

  • The Queen of the Night (1977)
  • L'Occhio che guarda (Eye of the Beholder 1981)
  • The Ice Maiden (1983)
  • Crabe (1997)
  • Afraid to Death (2000)

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Nel romanzo Stessa città stessa pioggia Héctor Belascoarán Shayne legge un libro di Marc Behm in metropolitana.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maxim Jakubowski, A writer lost to translations dal sito del The Guardian, Url consultato il 25.2.2014
  2. ^ a b Postfazione di Daniele Brolli al libro Marc Behm, L'Occhio che guarda, traduzione di Daniele Brolli, Stile libero Noir, Einaudi, 2007, p. 330, ISBN 978-88-06-17995-3.
  3. ^ Christopher Hawtree, necrologio di Marc Behm dal sito del The Guardian, Url consultato il 25.2.2014
  4. ^ Stessa città stessa pioggia, Marco Tropea Editore, 1994 [1989], p. 44, ISBN 88-438-0341-7.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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