María Capovilla

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María Capovilla a 115 anni, nel 2005

María Esther Heredia Lecaro, vedova Capovilla (Guayaquil, 14 settembre 1889Guayaquil, 27 agosto 2006), è stata una supercentenaria ecuadoriana vissuta 116 anni e 347 giorni.

È stata l'ultima persona in vita fra i nati documentati negli anni 80 del XIX secolo. È la quattordicesima persona più longeva della storia, ed è inoltre, dietro a Francisca Celsa dos Santos per soli due giorni, la seconda persona più longeva di sempre di tutta l'America meridionale.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

María Esther Heredia Lecaro nacque il 14 settembre 1889 da un'agiata famiglia ecuadoriana:[2] il padre, di origine spagnola, era un colonnello dell'esercito nazionale.[2] Terza di cinque figli, durante l'infanzia soffrì di una certa fragilità fisica; venne dunque portata a risiedere in una fattoria della zia, nei pressi della sua Guayaquil, dove consumò giornalmente sia latte caprino che d'asina.[2] Iniziò ad andare a scuola a 11 anni, quando il primo istituto fu inaugurato.[2] In gioventù coltivò le arti, la musica, la pittura, il ricamo e la danza, amando particolarmente il valzer.[2][3] Da adulta consumava sempre tre pasti, senza mai fumo e alcolici forti: rivendicò infatti di bere «solo un piccolo bicchiere di vino a pranzo e niente di più».[2]

Nel 1917, a 27 anni, sposò un uomo italiano di etnia veneta, nato a Pola, in Istria, nell'allora Impero austro-ungarico, Antonio Capovilla.[2][3] Questi, venuto alla luce nel 1864, dopo un periodo nell'esercito cileno come ufficiale e ingegnere, si era trasferito in Ecuador, dove, sempre nell'ambito militare, aveva ricoperto importanti ruoli nella flotta, in qualità di esperto di mine navali e siluri.[2] Antonio morì nel 1949 ad 85 anni.[2][4][5][6] Dal matrimonio nacquero cinque figli: il primo, nato nel 1918, morì a 2 anni nel 1920;[2] Emma, la figlia maggiore, venne alla luce nell'anno della morte del fratello, scomparve nel 1999 a 79 anni.[2] I tre figli minori erano invece tutti vivi negli anni di fama internazionale della donna: Hilda, nata nel 1924, Irma, nata nel 1926, e Annibal, nato nel 1928.[2] Negli ultimi vent'anni della sua vita visse presso la casa della figlia più anziana vivente, Hilda.[2][3]

A 103[2] anni soffrì di un grave disturbo gastrico che la costrinse a letto e la indebolì al punto che un sacerdote le somministrò l'estrema unzione.[2] Tuttavia si riprese, e per quanto indebolita, godette sempre di ottima salute.[2] Infatti sino ai 111 anni fu in grado di camminare senza l'ausilio di un qualsiasi tipo di strumento.[2] Più tardi necessitò di un deambulatore.[2] Sino a 114 anni era ancora in grado di uscire di casa; conservava la maggioranza delle sue abitudini di vita, tra le quali svegliarsi abbastanza tardi la mattina, consumare regolarmente tutti i pasti, riposare nel primo pomeriggio e andare a letto presto.[2] Per quanto riguarda le sue abitudini alimentari, faceva colazione con caffè e latte caldo, accompagnati da pane con marmellata o formaggio.[2] Per pranzo gradiva particolarmente lenticchie e pollo, mentre nel pomeriggio consumava cibi dolci, come gelato o torte.[2]

Negli ultimi due anni di vita la sua salute iniziò a declinare più vistosamente: smise di uscire di casa, la sua memoria si indebolì e ebbe maggiori difficoltà a camminare.[2] Tuttavia continuava a leggere il giornale con qualche difficoltà ma senza occhiali.[4] A 116 anni venne ricoverata per un disturbo allo stomaco; per quanto riuscì a guarire, la malattia la indebolì e questo le fece perdere la capacità di camminare autonomamente (anche se con deambulatore); d'allora in avanti avrebbe necessitato dell'aiuto di due persone.[2] Poco più tardi, dopo la verifica dei documenti spediti dalla famiglia al Guinness dei Primati, il 9 dicembre 2005, María Capovilla venne "incoronata" Decana dell'umanità, sottraendo il titolo alla statunitense Elizabeth Bolden e annullando il riconoscimento dato all'olandese Hendrikje van Andel-Schipper (1890-2005);[7] venne dunque indicata come Decana retroattivamente dalla morte della portoricana Ramona Trinidad Iglesias-Jordan (1889-2004).[2][4]

A partire dal 2006 la sua salute subì un ulteriore calo: con forti difficoltà d'udito, continuò a leggere giornali e a guardare la televisione, comunicando a stento con i familiari, e solo con l'ausilio di apparecchi esterni. È stato inoltre indicato avesse difficoltà a rimanere in stazione eretta sulla sua poltrona, senza però rinunciare al suo ventaglio.[2] Estremamente religiosa, continuò a pregare molto frequentemente, durante la mattina e la notte.[2]

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 agosto 2006, nonostante fosse «in forma», María Capovilla contrasse una polmonite,[8] che la costrinse ad un'ospedalizzazione immediata.[8] La donna, debilitata dalla malattia, morì il 27 agosto, due giorni dopo il ricovero.[8][5] Il suo decesso venne definito come inaspettato dai familiari, certi che sarebbe giunta al suo 117º compleanno, che sarebbe stato celebrato solo 18 giorni dopo la sua scomparsa.[5] Le sopravvissero tre dei cinque figli, 12 nipoti, 20 bisnipoti e 2 tris-nipoti, il più giovane dei quali nato nel febbraio 2003.[3][9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Table O - validated 114+ population table, su grg.org.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z (EN) Bernard Jeune, Jean-Marie Robine, Robert Young, Bertrand Desjardins, Axel Skytthe e James W. Vaupel, Jeanne Calment and her successors. Biographical notes on the longest living humans (PDF), su demogr.mpg.de. URL consultato il 21 dicembre 2020., in Supercentenarians, pp.293-294
  3. ^ a b c d (EN) World’s oldest person dies in Ecuador at 116, su nbcnews.com.
  4. ^ a b c (EN) 116-year-old Ecuadorean woman is oldest living person, su foxnews.com. URL consultato il 1-9-2020.
  5. ^ a b c (EN) World's oldest woman dies at 116, su news.bbc.co.uk. URL consultato l'11-1-2009.
  6. ^ (EN) Ecuadorian woman confirmed as oldest living person, su youtube.com.
  7. ^ (EN) Ecuadorian Usurps Tennessean as World's Oldest Person, su bloomberg.com. URL consultato il 14 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2015).
  8. ^ a b c (EN) World's oldest woman, Maria Esther de Capovilla, dead at 116, su archive.triblive.com.
  9. ^ (EN) The word from the world's oldest person, su theage.com.au.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Heiner Meiner, J. Gampe, Bernard Jeune, J.W. Vaupel e J.M. Robine, Supercentenarians, Berlino, 2010, ISBN 978-3-642-11520-2.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Decana dell'umanità Successore
Ramona Trinidad Iglesias-Jordan 29 maggio 2004 -
27 agosto 2006
Elizabeth Bolden