Manuela Ghizzoni

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Manuela Ghizzoni

Presidente della 7ª Commissione Cultura della Camera dei deputati
Durata mandato4 maggio 2012 –
14 marzo 2013
PredecessoreValentina Aprea
SuccessoreGiancarlo Galan

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
22 marzo 2018
LegislaturaXV, XVI, XVII
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CircoscrizioneEmilia-Romagna
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI (fino al 1991)
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
PD (dal 2008)
Titolo di studioLaurea in Storia e Filosofia; Dottorato di Ricerca in Storia
ProfessioneRicercatore Universitario

Manuela Ghizzoni (Carpi, 4 settembre 1961) è una politica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ricercatrice nel campo dei Beni Culturali presso l'Università di Bologna. Nel 1990 viene eletta consigliera comunale a Carpi con il Partito Comunista Italiano, al cui scioglimento aderisce al Partito Democratico della Sinistra[1].

Dal luglio 2004 fino al 2006 è stata assessore alle politiche culturali e al progetto memoria del Comune di Carpi.

È stata eletta per la prima volta nel parlamento italiano nel 2006 con la lista dell'Ulivo ed è stata poi rieletta nel 2008 con il Partito Democratico di cui è stata capogruppo in Commissione Cultura alla Camera.

Nel 2012 è eletta all'unanimità Presidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera, succedendo a Valentina Aprea (PdL), dimessasi per incompatibilità con l'incarico di Assessore regionale della Lombardia. Ghizzoni è l'unica presidente di una Commissione permanente nella XVI legislatura per il centrosinistra.

Alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Emilia-Romagna. Non è ricandidata in Parlamento nel 2018.

Il 18 marzo 2021 Enrico Letta, neo-segretario del Partito Democratico, la nomina nella segreteria nazionale del partito, incaricandola della responsabilità Istruzione, Università e Ricerca del PD.[2] Rimane in carica fino alle dimissioni dello stesso Letta, nel marzo 2023.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN261478040 · ISNI (EN0000 0001 1652 2346 · SBN AQ1V010815 · LCCN (ENnr2003003922 · GND (DE14281346X · BNF (FRcb14522517k (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr2003003922