Manlio Cecovini

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Manlio Cecovini
Manlio Cecovini negli anni '70

Sindaco di Trieste
Durata mandato1978 –
1983
PredecessoreMarcello Spaccini
SuccessoreDeo Rossi

Consigliere regionale del Friuli-Venezia Giulia
Durata mandato1988 –
1993

Europarlamentare
Durata mandato17 luglio 1979 –
23 luglio 1984
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
LD
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPLI, Lista per Trieste.
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Bologna
ProfessioneMagistrato

Manlio Cecovini (Trieste, 29 gennaio 1914Trieste, 6 novembre 2010) è stato un politico, saggista e narratore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene secondo lo stesso Manlio Cecovini il cognome Cecovini sarebbe di origini slovene (da Čehovin)[1][2] e integrato nel multiculturale e multietnico ambiente della Trieste austroungarica, Cecovini rivendicò sempre con chiarezza la propria "italianità".[3] Si laureò in legge a Bologna nel 1936. Entrato in magistratura, ricoprì l'ufficio di pubblico ministero e di giudice civile a Milano. Richiamato alle armi e assegnato alla Divisione Julia, prestò servizio sul fronte greco-albanese.[1] Come magistrato venne messo in licenza illimitata, per sopperire alle necessità di servizio giudiziario.[4]

Operò nell'ufficio legale del governo militare alleato e poi come Avvocato dello Stato.

Dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1975 fondò la Lista per Trieste e dal 1978 al 1983 fu sindaco di Trieste. Parallelamente, dal 1979 al 1984, fu membro del Parlamento europeo; in seguito è stato consigliere regionale del Friuli-Venezia Giulia. È stato iscritto al Partito Liberale Italiano.

Cariche[modifica | modifica wikitesto]

È stato presidente onorario dell'Istituto giuliano di storia, cultura e documentazione, sovrano gran commendatore del supremo consiglio d'Italia del Rito scozzese antico ed accettato della libera muratoria universale per la giurisdizione massonica italiana dal 1977 al 1986[5][6].

Nel 2004 gli è stato conferito il premio San Giusto d'Oro dai cronisti del Friuli Venezia Giulia.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L'autogoverno della Venezia Giulia: progetto di statuto, Trieste, F. Zigiotti, 1946
  • Ritorno da Poggio boschetto, Firenze, Ed. La Voce, 1954
  • La rotta del sole: racconto Udine, Del Bianco, 1960
  • Farina fina e altri racconti, Milano, Nuova accademia, 1963
  • Ponte Perati: la Julia in Grecia, Firenze, Vallecchi, 1966
  • Breve storia del porto industriale di Trieste, a cura del Rotary club di Trieste, 1966
  • Del patriottismo di Trieste: discorso di un triestino agli italiani nel cinquantenario della redenzione, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1968
  • Straniero in paradiso, Trieste, LINT, 1970
  • (con Dino Menichini), L'autostrada Trieste-Udine-Venezia, Trieste, Autovie Venete, 1972, ISBN non esistente.
  • Ponte Perati la Julia in Grecia, Milano, Longanesi, 1973
  • Burlesque, Trieste, Italo Svevo, 1973
  • Per favore chiamatemi von, Trieste, Lint, 1976
  • Discorso di un triestino agli italiani e altri scritti politici, Trieste, Lint, 1977
  • Racconti scelti, Trieste, LINT, 1981
  • Un'ipotesi per Barbara, Milano, Vallardi, 1982
  • Dalla Comunita all'Unione europea, 1979-1984: interventi al Parlamento europeo di Manlio Cecovini, Trieste, Stella, 1984
  • Longitudine ovest, Tricesimo, C. Lorenzini, 1984
  • Dialoghi con Mascherini, 1987
  • Tesi a confronto sul confine orientale: le ragioni d'un esodo, Archeografo triestino. 4. ser., vol. 48 (1988)
  • Il Rotary a Trieste: 1924-1989, Editreg, 1989
  • Testimone del caos, Gorizia, Istituto giuliano di storia, cultura, documentazione, 1990
  • Escursioni in Elicona: scritti su Barni, Marin, Saba, Joyce, Benco, Kandler, Stendhal, Sangiglio, Alessi, Fraulini, Sanzin, Mattioni, Salam, Fitzgerald, Beckett, Trieste, Lint, 1990
  • Scritti e discorsi politici, 1946-1979, Udine, Del Bianco, 1991
  • Vittorio Vidali: un triestino nel mondo, Quaderni giuliani di storia, 1993, n. 1-2
  • Scritti e discorsi politici (1980-1983), Udine, Del Bianco, 1993
  • Nottole ad Atene, Milano, Libri Scheiwiller, 1994
  • Dare e avere per Trieste, Udine, Del Bianco, 1995
  • Straniero in paradiso, Trieste, MGS press, 1995
  • Scritti e discorsi politici (1984-1994), Udine, Del Bianco, 1995
  • Assieme all'albero che deve morire, Pordenone, Zibaldone, 1996
  • Refoli, Gorizia, Istituto giuliano di storia, cultura e documentazione, 1996
  • Scrittori triestini del Novecento - Una cultura di frontiera, Trieste, LINT, 1997
  • Due romanzi: Un seme per il corvo, Zadig, Trieste, Istituto giuliano di storia, cultura e documentazione, 1999
  • Carteggio scazonte con Alojz Rebula, Provincia di Trieste, 2001
  • Dizionarietto di filosofia quotidiana, Roma, Edizioni mediterranee, 2002
  • Coi Sofi in paradiso: memorie di un eclettico, Trieste, MGS Press, 2002
  • Il romanzo di Trieste. Storia di un autonomismo, Foggia, Bastogi Editrice Italiana, 2005

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Manlio Cecovini, L'auto-coccodrillo di Cecovini, in il Piccolo, 7 novembre 2010. URL consultato l'8 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2010).
  2. ^ (SL) Janez Keber, Priimek Čeh, in Delo, 3 novembre 2006. URL consultato il 26 agosto 2020.
  3. ^ Manlio Cecovini, Dizionarietto di filosofia quotidiana, Ed.Mediterranee, p. 88, ISBN 978-88-272-1459-6.
  4. ^ Copia archiviata, su ana.it. URL consultato il 15 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2014). Sito ana - visto 15 aprile 2010
  5. ^ Luigi Sessa, I Sovrani Grandi Commendatori e breve storia del Supremo Consiglio d'Italia del Rito scozzese antico ed accettato Palazzo Giustiniani dal 1805 ad oggi , Foggia, Bastogi, 2004, p. 143-151.
  6. ^ Quarantesimo anniversario dell’elezione di Manlio Cecovini a Sovrano Gran Commendatore Archiviato il 28 luglio 2017 in Internet Archive. sul sito ufficiale del Rito scozzese antico ed accettato.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Trieste Successore
Marcello Spaccini 19781983 Deo Rossi
Controllo di autoritàVIAF (EN61592789 · ISNI (EN0000 0001 1065 468X · SBN CFIV030827 · BAV 495/133590 · LCCN (ENn87882004 · BNE (ESXX1130980 (data) · BNF (FRcb12197218s (data) · J9U (ENHE987007259531105171 · CONOR.SI (SL150233955 · WorldCat Identities (ENlccn-n87882004
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