Manfredo Cagni

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Manfredo Cagni
NascitaAsti, 1834
MorteAsti, 19 febbraio 1907
Dati militari
Paese servito Regno di Sardegna
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armataArmata Sarda
Regio Esercito
ArmaFanteria
Cavalleria
CorpoGranatieri
GradoTenente generale
GuerreGuerra di Crimea
Seconda guerra d'indipendenza
Terza guerra d'indipendenza
Guerra d'Eritrea
BattaglieBattaglia di San Martino
Battaglia di Custoza
Comandante di2ª Brigata fanteria d'Africa
Brigata fanteria "Abruzzi"
Decorazionivedi qui
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Manfredo Cagni (Asti, 1834Asti, 19 febbraio 1907) è stato un generale e scrittore italiano, che combatte durante la guerra di Crimea, la Seconda e la Terza guerra d'indipendenza e nella guerra d'Eritrea, venendo decorato con due Medaglie d'argento al valor militare. È il padre dell'ammiraglio Umberto Cagni di Bu Meliana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Asti nel 1834, figlio di Giuseppe e di Teresa Mussi. Arruolatosi nell'Armata Sarda fu nominato sottotenente dei granatieri nel 1853. Tra il 1855 e il 1856 prese parte alla guerra di Crimea.[1] Nel 1859 partecipò alla Seconda guerra d'indipendenza come luogotenente del 2º Reggimento "Granatieri di Sardegna",[N 1] guadagnandosi una Medaglia d'argento al valor militare per il coraggio dimostrato durante il corso della battaglia di San Martino. Nel 1863 ricopriva l'incarico di ufficiale d'ordinanza[1] del Principe Ereditario Umberto di Savoia, che fu padrino del figlio Umberto quendo quest'ultimo fu battezzato. Nel 1866, durante la Terza guerra d'indipendenza, partecipò alla battaglia di Custoza dove fu decorato con una seconda Medaglia d'argento. Dopo aver comandato il Reggimento "Cavalleggeri di Alessandria" (14°), e quello dei Reggimento "Lancieri di Novara" (5º)[2] fu promosso maggior generale, assumendo il comando della Brigata fanteria "Abruzzi". Nel 1887 fu mandato in Eritrea, dove divenne comandante della 2ª Brigata del Corpo di spedizione agli ordini del generale Alessandro Asinari di San Marzano. Prese parte alle operazioni di riconquista dell posizioni italiane perdute in seguito all'infausto esito della battaglia di Dogali. Rientrato in Patria[N 2] dal 1890 al 1894 comandò in successione le divisioni militari di Ravenna, Brescia e Verona. Promosso tenente generale fu collocato in posizione ausiliaria, e si spense ad Asti il 19 febbraio 1907.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (3 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle campagne d'Africa - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia britannica di Crimea - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Mejīdiyye (Impero ottomano) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine del Dannebrog (Danimarca)
Legion d'onore (Francia)
Ordine dell'Aquila rossa (Prussia)

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Caleidoscopio, Tipografia G. Brignolo, Asti, 1896.
  • Egitto, Carlo Clausen Editore, Torino, 1897.
  • Dieci giorni al Montenegro, Casa Editrice Dante Alighieri, Roma, 1899.
  • Ricordi, F. Casanova, Torino, 1901.
  • Il Libro d'Oro della Vita, Ulrico Hoepli, Milano, 1904.
  • Nuvole e Nebbia. Versi, Noseda, Como, 1961.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Reggimento appartenente all'omonima brigata in forza alla 5ª Divisione al comando del generale Domenico Cucchiari.
  2. ^ Secondo lo storico Angelo Del Boca il Cagni era noto per le sue avventure galanti e i suoi duelli, e difettando in Eritrea di questi due fatti, passava il suo tempo a cavalcare e a scrivere il Libro d'Oro della Vita.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa. Dall'unità d'Italia alla marcia su Roma. Vol.1., A. Mondadori Editore, Milano, 2014.
  2. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n.258 del 3 novembre 1883, pag.4839.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Val Ffrench Blake, The Crimean War, Barnsley (South Yorkshire), Pen & Sword Books Limited, 2006, ISBN 978-1-84415-449-4.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa. Dall'unità d'Italia alla marcia su Roma. Vol.1, Milano, A. Mondadori Editore, 2014, ISBN 8-85205-494-4.
  • Vittorio Giglio, Il Risorgimento nelle sue fasi di guerra, Vol. I, 2 voll, Milano, Vallardi, 1948, ISBN non esistente.
  • Domenico Quirico, Lo squadrone bianco, Milano, A. Mondadori Editore, 2003.
  • Piero Pieri, Storia militare del Risorgimento, Torino, Einaudi, 1962, ISBN non esistente.
  • Marco Scardigli, Le grandi battaglie del Risorgimento, Milano, Rizzoli, 2011, ISBN 978-88-17-04611-4.
  • Società dei Reduci della Crimea, Ricordo della spedizione sarda in Oriente 1855-1856, Torino, Vincenzo Bona, 1884, ISBN 8-89173-898-0.

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