Maga Martina e il libro magico del draghetto

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Maga Martina e il libro magico del draghetto
Logo italiano del film
Titolo originaleHexe Lilli – Der Drache und das magische Buch
Lingua originaletedesco
Paese di produzioneGermania, Italia, Austria, Spagna, Regno Unito
Anno2009
Durata89 min
Rapporto1,78:1
Generecommedia, fantastico
RegiaStefan Ruzowitzky
SceneggiaturaStefan Ruzowitzky, Ralph Martin, Armin Toerkell, Knister
ProduttoreMichael Coldewey, Martin Husmann, Corinna Mehner
Produttore esecutivoTom Roca
Casa di produzioneTrixter Film
Distribuzione in italianoWalt Disney Motion Pictures Group
FotografiaPeter von Haller
MontaggioBritta Nahler
Effetti specialiSebastian Bulst, Chris Kunzmann, Helmut Neudorfer, Hans Neurohr
MusicheKlaus Badelt, Christopher Carmichael
ScenografiaIsidor Wimmer
TruccoBirger Laube, Elke Lebender
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Maga Martina e il libro magico del draghetto (Hexe Lilli – Der Drache und das magische Buch) è un film del 2009 diretto da Stefan Ruzowitzky.

Il soggetto è tratto dalla serie di libri Maga Martina di Knister.

Nel 2011 è stato realizzato un sequel, intitolato Maga Martina 2 - Viaggio in India.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In un bosco di una località non precisata c'è una casa a forma di una grande nave in cui vivono l'anziana strega Teodolinda e il suo piccolo drago Ettore.

Un giorno alla casa si presenta una giovane ragazza bionda molto beneducata, la quale si rivela poi essere Geronimo, un perfido mago intento a rubare il libro magico di Teodolinda per governare il mondo. La strega subito lo caccia via, dopodiché decide di trovare un'erede per custodire il libro magico, essendo lei troppo anziana per poterlo fare.

Teodolinda incarica così Ettore di cercare la sua degna erede, il drago si mette a quel punto in volo, arrivando nella casa di Martina, una giovane bambina, la quale scopre di essere la nuova Super Maga che dovrà superare una prova di 99 ore impedendo a Geronimo di prendersi il libro. La ragazzina, così, accetta.

Il giorno successivo Martina, andando a scuola, decide di provare delle formule magiche, finendo involontariamente per far allagare la sua classe. Nel frattempo la mamma della protagonista trova il libro magico e, credendo che la figlia lo abbia preso dalla sua libreria, decide di metterlo in vendita. Geronimo lo vede e riesce con un inganno a prenderlo, ipnotizzando la donna.

Non appena Martina ed Ettore vengono a saperlo, decidono di andare a riprendersi il libro. Si recano così nel castello di Geronimo, seguiti da Leo il fratello della protagonista, e riescono alla fine a recuperarlo tra mille peripezie, ma lo stregone prende in ostaggio Leo, costringendo Martina ed Ettore a ridargli il libro in cambio della sua libertà. I due sono così costretti ad accettare.

La sera stessa Martina riceve la visita di Teodolinda, la quale le rivela un segreto: Geronimo infatti non è capace di ipnotizzare i bambini, per cui la giovane dovrà creare una sua piccola squadra in modo da sconfiggere lo stregone e recuperare il libro.

Il giorno successivo Martina, insieme ad Ettore, Leo e alcuni suoi compagni di classe, si intrufola nel covo di Geronimo e riesce a causare un'interferenza nel suo programma per ipnotizzare tutto il mondo. Dopodiché recupera il libro e lei e gli altri cercano di scappare, solo per essere immobilizzati dagli schiavi di Geronimo. Martina così lancia un incantesimo d'amore su quest'ultimo, facendolo innamorare perdutamente di lei, e lo convince a rimpicciolirsi del tutto, per poi rinchiuderlo in un barattolo, sconfiggendolo definitivamente.

Subito dopo arriva Teodolinda, la quale si congratula con Martina e afferma che può finalmente andare in pensione, avendo trovato la sua degna erede, infatti la protagonista diventa la nuova proprietaria del libro magico. Ettore e Teodolinda possono così tornare a casa, mentre Martina e Leo riprendono la loro vita con normalità.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]