Màxim Huerta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Màxim Huerta Hernández

Ministro della Cultura e dello Sport
del Regno di Spagna
Durata mandato7 giugno 2018 –
14 giugno 2018
MonarcaFilippo VI
PresidentePedro Sánchez
PredecessoreÍñigo Méndez de Vigo (Educazione, Cultura e Sport)
SuccessoreJosé Guirao Cabrera

Màxim Huerta Hernández (Utiel, 26 gennaio 1971) è un giornalista, scrittore e politico spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è laureato in Scienze dell'Informazione presso l'Università San Pablo CEU e ha conseguito un Master in Graphic Design e Editoriale dell'Istituto Europeo di Design. Ha iniziato la sua carriera lavorando nelle stazioni radio e nei giornali della Comunità Valenciana: Radio 5 di RNE a Utiel e Radio Buñol, o Valencia 7 días e Las Provincias.

Ha lavorato per la prima volta in televisione nel 1997, quando è entrato nel canale regionale valenciano Canal Nou per presentare i programmi di informazione Informatiu Metropolità e l'edizione serale di Informatiu. Ha iniziato a lavorare per Telecinco nel 2000, presentando il programma regionale del canale per la Comunità Valenciana. Un anno dopo, Huerta è diventato uno dei conduttori di Informativos Telecinco, dove è rimasto per cinque anni.

Nel 2005, Huerta è diventato uno dei conduttori del programma televisivo mattutino El programa de Ana Rosa ospitato da Ana Rosa Quintana. Ha fatto parte del programma per dieci anni, fino a settembre 2015.

Nel 2016 ha presentato la serie di documentari di viaggio Destinos de película, per Televisión Española. Per la tv pubblica, presenta nel 2022 il Benidorm Fest.

È membro dell'Accademia della Scienza e della Televisione. Nel 2014 ha vinto il Premio Primavera de Novela con il suo quarto romanzo La noche soñada pubblicato presso l'editore Espasa. Dal 7 al 14 giugno 2018 è stato ministro della Cultura e dello Sport nel Governo Sánchez I.[1] Si è dimesso dall'incarico governativo solo dopo sette giorni, quando è emersa la notizia che nel 2017 una sentenza lo ha condannato a corrispondere la somma di 365 928 euro quale sanzione a seguito dell'accertamento di un'evasione fiscale relativa ai guadagni in cui lavorava per la tv di Mediaset España.[2]

È apertamente omosessuale.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il nuovo governo della Spagna è notevole, in Il Post.it, 6 giugno 2018. URL consultato il 6 giugno 2018.
  2. ^ (ES) Màxim Huerta defraudó a Hacienda 218.322 euros a través de una sociedad limitada entre 2006 y 2008, in eldiario.es. URL consultato il 17 giugno 2018.
  3. ^ Spagna, undici donne e due gay dichiarati nel nuovo Governo socialista, in Gay.it, 7 giugno 2018. URL consultato il 7 giugno 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN100744596 · ISNI (EN0000 0001 2145 4667 · SBN RL1V008693 · LCCN (ENno2009138541 · GND (DE1042639221 · BNE (ESXX4817577 (data) · BNF (FRcb16913054d (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2009138541