Luis Petri
| Luis Petri | |
|---|---|
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| Ministro della difesa | |
| In carica | |
| Inizio mandato | 10 dicembre 2023 |
| Presidente | Javier Milei |
| Predecessore | Jorge Taiana |
| Membro della Camera dei deputati | |
| Durata mandato | 10 dicembre 2013 – 10 dicembre 2021 |
| Gruppo parlamentare | UCR |
| Circoscrizione | Mendoza |
| Membro della Camera dei deputati della Provincia di Mendoza | |
| Durata mandato | 1° maggio 2006 – 9 dicembre 2013 |
| Dati generali | |
| Partito politico | UCR |
| Università | Università Nazionale del Litorale |
| Professione | avvocato |
Luis Alfonso Petri (San Martín, 1º aprile 1977) è un politico argentino, dal dicembre 2023 ministro della Difesa dell'Argentina sotto la presidenza di Javier Milei.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
La famiglia di Petri ha origini italiane. Il bisnonno infatti era originario del comune trentino di Segonzano[1][2].
Nato a San Martín, nella provincia di Mendoza, ha studiato giurisprudenza presso l'Università Nazionale del Litorale (UNL) laureandosi nel 2000[3] e lavorando successivamente come avvocato.[4]
Sin da giovane si è avvicinato a Juventud Radical, l'organizzazione giovanile del partito Unione Civica Radicale (UCR); nel 2003 fu infatti eletto vicepresidente della sezione locale di Juventud Radical mentre tra il 2003 e il 2006 è stato segretario legislativo per il Senato della provincia di Mendoza. Alle elezioni legislative provinciali del 2005 è risultato eletto alla Camera dei deputati della provincia nelle file dell'UCR, venendo rieletto nel 2009 con la coalizione Accordo Civico e Sociale; durante i suoi due mandati si è occupato prevalentemente di sicurezza.
Alle elezioni parlamentari del 2013 è stato eletto alla Camera dei deputati nazionale nella lista dell'UCR col 47,69% dei voti, venendo poi rieletto nel 2017 all'interno della coalizione Cambiemos. Tra il 2017 e il 2019 è stato secondo vicepresidente della Camera dei deputati. Durante il suo mandato parlamentare si è espresso due volte, nel 2018 e nel 2020, contro la legalizzazione dell'aborto in Argentina.[5]
Nel 2023, col sostegno del partito Insieme per il Cambiamento, si è candidato alle elezioni governatoriali della provincia di Mendoza, ricevendo solamente il 17,4% dei voti alle elezioni primarie.[3] Successivamente la candidata alla presidenza Patricia Bullrich di Proposta Repubblicana lo ha annunciato come proprio vicepresidente candidato per le elezioni presidenziali del 2023;[6] in seguito alla sconfitta della coalizione di Bullrich al primo turno, quest'ultima ha annunciato il suo sostegno al candidato Javier Milei, risultato poi vincitore delle elezioni.[7] Nell'ambito della formazione del governo Milei ha scelto Petri come proprio Ministro della difesa.[8]
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Ha un figlio e dal 2021 è impegnato in una relazione sentimentale con la giornalista Cristina Pérez.[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ La Nación: Cristina Pérez y Luis Petri, en LN+: los detalles de su compromiso “secreto” en una catedral de Italia y la posibilidad de ser padres
- ^ Clarín: Luis Petri: "Es imposible llegar a acuerdos con el kirchnerismo"
- ^ a b (ES) Robertino Sánchez Flecha, Mendocino, abogado y radical: quién es Luis Petri, el dirigente que eligió Patricia Bullrich como su candidato a vicepresidente, in Infobae, 21 giugno 2023. URL consultato l'11 dicembre 2023.
- ^ (ES) Luis Alfonso Petri, su legisladores.directoriolegislativo.org. URL consultato l'11 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2021).
- ^ (ES) Laura Serra, Uno por uno, cómo votó cada diputado el proyecto de legalización del aborto, in La Nación, 14 giugno 2018. URL consultato l'11 dicembre 2023.
- ^ a b (ES) La reacción de Cristina Pérez cuando se enteró de que Luis Petri será el compañero de fórmula de Patricia Bullrich, in La Nación, 21 giugno 2023. URL consultato l'11 dicembre 2023.
- ^ Argentina: Bullrich annuncia il suo sostegno a Milei, in ANSA, 25 ottobre 2023. URL consultato l'11 dicembre 2023.
- ^ Argentina: Milei sceglie l'ex candidato Luis Petri alla Difesa, in ANSA, 4 dicembre 2023. URL consultato l'11 dicembre 2023.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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