Luigi Zacco

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Luigi Zacco
NascitaModica, 1890
MorteBalishti-Qifarishtes, 18 novembre 1940
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Corpo56º Reggimento Fanteria
231º Reggimento fanteria "Avellino"
Corpo Truppe Volontarie
84º Reggimento "Venezia"
GradoSottotenente
Colonnello
GuerreGuerra Italo-Turca
Prima Guerra Mondiale
Riconquista della Libia
Guerra d'Etiopia
Guerra Civile Spagnola
Seconda Guerra Mondiale
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Luigi Zacco (Modica, 1890Balishti-Qifarishtes, 18 novembre 1940) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare durante la seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Zacco nasce a Modica, un comune della provincia di Ragusa, nel 1890.

Con il grado di sottotenente, parte per la Tripolitania, dove partecipa alla conquista della Libia del 1911 - 1912[1].

Viene richiamato in Italia alla vigilia della Grande Guerra, dove viene promosso al grado di tenente ed assegnato alla Brigata "Marche" del 56º Reggimento Fanteria, per poi arrivare al fronte nei dintorni di Opacchiasella: lì, nel settembre del 1916, durante un assalto condotto da quattro battaglioni della "Marche", viene gravemente ferito al piede dallo scoppio di una granata nemica. Sebbene intenzionato a proseguire l'assalto assieme ai suoi uomini, fu costretto a farsi medicare e a ricoverare. Venne insignito di una Croce di Guerra al Valor Militare, la prima delle sue tre[1].

Dopo la lunga degenza, seppure il conflitto mondiale si stesse ancora svolgendo, venne nuovamente inviato in Libia, per riconquistare la colonia, che si era ridotta alle sole zone costiere. Lì si guadagnò la seconda Croce di Guerra al Valor Militare, quando nel gennaio del 1919 respinse un attacco di ribelli a Zanzur[1]. Nel 1922 Zacco ritornò in Italia con il grado di maggiore e, dopo esser stato assegnato al 231º Reggimento Fanteria, viene spedito in Africa Orientale, in Somalia, durante la guerra d'Etiopia. In seguito partecipò alle operazioni per la riappacificazione delle ultime tribù ribelli ostili rimaste. Venne poi promosso al grado di tenente colonnello, ed insignito della terza ed ultima Croce di Guerra al Valor Militare[1].

Terminato eccezionalmente il suo periodo in Africa Orientale, Zacco partì per la Spagna, dove partecipò alla guerra civile ed assegnato al Corpo Truppe Volontarie, per poi partecipare alla missione militare di esperti presso il Governo di Francisco Franco[1].

Promosso al grado di colonnello, Zacco partì per l'Albania e fu assegnato all'84º Reggimento Fanteria. Il 14 novembre 1940 i Greci lanciarono la loro offensiva, che causò la linea italiana a cedere ed alle fanterie a ripiegare. Per impedire che venissero travolte del tutto, quattro giorni più tardi Zacco guidò una carica alla baionetta. Proprio quando il contrattacco volgeva nel migliore dei modi, Zacco cadde a terra colpito a morte. Per questa eroica azione, venne insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria[1].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d’oro al valor militare alla Memoria - nastrino per uniforme ordinaria
«“Esperto Comandante di un reggimento rinforzato, sosteneva per più giorni una dura lotta in uno dei più contesi settori della fronte, riuscendo a mantenere intatte le posizioni contro furiosi e replicati attacchi di forze soverchianti. Impavido e instancabile sempre in linea con i suoi fanti, che animati dal suo magnanimo esempio resistevano duramente e contrattaccavano ripetutamente, fu capo intrepido, capace e tenace. In un contrassalto alla baionetta, risoltosi favorevolmente, cadeva al suo posto d’onore, chiudendo valorosamente la sua nobile esistenza di combattente di cinque guerre″.»
— Balishti-Qifarishtes, 4-18 novembre 1940
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«“Comandante di Compagnia, in ripetuti combattimenti dava prova di singolare ardimento. Ferito gravemente ai piedi dallo scoppio di una granata, rimaneva al suo posto ad impartire disposizioni per un imminente attacco, finché veniva sostituito da altro ufficiale".»
— Quota di Selz, 8-16 luglio 1916; Quota 85 di Monfalcone, agosto 1916; Nova Vas, 14 settembre 1916
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«“Non curante del pericolo e sotto raffiche di mitragliatrice nemiche, in mancanza di telefoni da campo, con calma e sereno sangue freddo, più volte si recò latore di ordini importanti alle truppe schierate nell’interno dell’oasi di Zanzur, affinché esse affluissero nella zona battuta di prima linea, con rapidità e ordine".»
— Zanzur, 2 gennaio 1919
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«“Aiutante di campo del comando di un settore, durante un ciclo operativo, attraversando difficoltà di ogni genere, cooperava, con instancabile attività, volontà di carattere e di iniziativa, alla ricerca delle notizie sul nemico, alla impostazione ed attuazione dei disegni operativi, all’organizzazione e dislocazione dei mezzi e dei servizi. Nelle varie fasi, era sempre un valido aiuto al Comandante, dimostrando grande discernimento di situazioni, spiccato acume tattico, belle qualità di soldato. In ricognizione, si faceva spesso volontariamente latore di ordini fino ai reparti avanzati, dimostrando sprezzo del pericolo. Esempio di virtù militari".»
— Ciclo operativo del territorio Laghi Margherita e Ciamò, 9 aprile-20 giugno 1937

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f storiasegreta, All’assalto alla baionetta con il Colonnello Luigi Zacco, su Segreti della storia, 12 giugno 2020. URL consultato il 7 luglio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]