Luigi Sessa (arbitro)

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Luigi Sessa
Luigi Sessa con la maglia della Pro Vercelli.
Informazioni personali
Arbitro di Calcio
Sezione [1]
Attività nazionale
Anni Campionato Ruolo
1915-1922
1922-1926
Prima Categoria
Prima Divisione
Arbitro
Arbitro
Premi
Anno Premio
1919
1925
Arbitro federale
Arbitro benemerito

Luigi Sessa (Vercelli, 9 dicembre 1886[2]Milano, 6 febbraio 1926[3]) è stato un calciatore e arbitro di calcio italiano. È stato erroneamente a lui attribuita residenza a Gorizia quando non ha mai lasciato Milano dove era residente da poco prima del 1911.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Aveva giocato nelle squadre riserve della Pro Vercelli[4], ma non fece mai alcuna presenza in prima squadra.[5]

Trasferitosi a Milano allenò la Vigor F.C.[4] che vinse il campionato lombardo di Terza Categoria, squadra che poi si fuse con l'Unitas Club e la Società Lambro diventando A.M.C. nel 1913.

Proprio con gli avana dell'avvocato Pedroni giocò come attaccante in prima squadra[4]. Giocatore dagli occhietti furbi, la barbetta tipica degli alpini, e dal corpo slanciato e magro (era alto circa 1,80), era un buon attaccante calmo e preciso, specialista nel passaggi rasoterra pericolosi soprattutto nel servire i compagni in area.[4]

Caricatura di importanti arbitri dell'epoca, pubblicata sulla rivista "L'Arbitro" nel 1925. Sessa è il secondo da sinistra.

Arbitro[modifica | modifica wikitesto]

Quando passata la prima giovinezza il corpo perse quella elasticità che lo aveva sempre contraddistinto, la guerra era appena iniziata quando decise di prendere la tessera di arbitro.[6]

Si tesserò per la Juventus Italia[7] e rappresentò questa squadra fino all'ultima gara diretta.

Dopo la guerra ritornò ad arbitrare ed è citato nel primo elenco di arbitri a disposizione dell'A.I.A. per gare del Comitato Regionale Lombardo nel 1919 e gli è attribuita la qualifica di "arbitro federale" abilitato alle gare semifinali e finali.[8][9]

Alla scissione delle in due federazioni nella stagione 1921-1922 lui è ancora tesserato per la Juventus Italia che aderisce alla F.I.G.C. ed arbitra gare di Prima Categoria.

Fra le fotografie più significative fra quelle conservate dagli arbitri milanesi c'è quella relativa ad un incontro valido per l'aggiudicazione della "Coppa Zuppini" fra arbitri federali lombardi e liguri (vinsero i lombardi 4-1) disputata nel dicembre 1923:[10]

Nelle stagioni successive arbitra soprattutto quelle di Prima Divisione, e fra queste anche alcune in funzione di guardalinee come ad esempio la finale di Lega Nord fra Bologna e Genoa[11] (1-1, poi 0-2 a tavolino) dove lui e Crivelli coadiuvarono Aldo Panzeri.

La morte improvvisa a causa di una broncopolmonite, avvenuta 35 giorni dopo quella di Umberto Meazza, lasciò l'A.I.A. molto colpita dedicando ad entrambi due significative pagine sul giornale "L'Arbitro" 1º numero di gennaio-febbraio del 1926.[4]. Riposa nella tomba di famiglia a Vercelli.

A Milano, durante la partita Milan-Livorno (4-1), l'arbitro Luigi Serra fece osservare un minuto di silenzio prima dell'inizio del secondo tempo per commemorare la morte del collega milanese.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ All'epoca la Sezione di Milano non esisteva.
  2. ^ Anagrafe del Comune di Vercelli, atto di nascita anno 1886 n. 829, Parte 1 Serie.
  3. ^ Anagrafe del Comune di Milano, atto di morte anno 1926 n. 258, Registro 2 Parte 1 Serie.
  4. ^ a b c d e L'Arbitro.
  5. ^ Il libro della Pro Vercelli edito nel 1998 non lo cita neanche nella seconda squadra.
  6. ^ La gazzetta dello sport 1915.
  7. ^ La Stampa, lunedì 26 ottobre 1922, su archiviolastampa.it..
  8. ^ La gazzetta dello Sport 1919, p. 4 del 26 settembre 1919.
  9. ^ Baccani 1919-20, p. 109.
  10. ^ La Stampa, lunedì 31 dicembre 1923, su archiviolastampa.it..
  11. ^ La Stampa, lunedì 23 giugno 1924, su archiviolastampa.it..
  12. ^ La Stampa, lunedì 8 febbraio 1926, su archiviolastampa.it..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La gazzetta dello sport, articolo "Commissione Tecnica dell'A.I.A.", elenco dei nuovi arbitri a disposizione dell'A.I.A., articolo pubblicato il 13 dicembre 1915.
  • La gazzetta dello sport, articolo "Elenco Generale Arbitri Ufficiali della F.I.G.C.", articolo pubblicato il 26 settembre 1919.
  • Guido Baccani, Annuario italiano del football 1919-20, Novara, De Agostini, 1919, p. 109.
  • Carlo Fontanelli, Annogol 1922-23, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., marzo 2006.
  • Carlo Fontanelli, Nove volte Genoa - I campionati italiani della stagione 1923-24, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., luglio 2000, p. 21.
  • Carlo Fontanelli, La sfida infinita - I campionati italiani della stagione 1924-25, Empoli (FI), Geo Edizioni S.r.l., luglio 2000, p. 32.
  • Carlo Fontanelli, Alessandro Lanzarini, Cento anni di calcio - Italia 1925/26 - Juventus atto II, Fornacette (PI), Mariposa Editrice S.r.l., aprile 1998, p. 104.
  • L'Arbitro, Roma, via Gregorio Allegri 14, A.I.A.-F.I.G.C., dal 1924 al 1926, p. 4 del numero di gennaio-febbraio 1926, necrologio redatto da Emilio De Martino, i cd-rom della raccolta delle riviste "L'Arbitro" sono distribuiti gratuitamente in un cofanetto contenente 3 dischi di epoche differenti presso i C.R.A. regionali.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]