Luigi Punzolo

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Luigi Punzolo
arcivescovo della Chiesa cattolica
Unit ac sustinet dilecto
 
Incarichi ricoperti
 
Nato24 maggio 1905 a Pozzuoli
Ordinato presbitero14 agosto 1927
Nominato arcivescovo6 dicembre 1954 da papa Pio XII
Consacrato arcivescovo16 gennaio 1955 dal cardinale Clemente Micara
Deceduto27 luglio 1989 (84 anni) a Pozzuoli
 

Luigi Punzolo (Pozzuoli, 24 maggio 1905Pozzuoli, 27 luglio 1989) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Pozzuoli, Luigi Punzolo frequentò il seminario minore in questa città e quello maggiore a Napoli. Il 14 agosto 1927 fu ordinato presbitero.

Fu alunno, fino al 1932, della Pontificia accademia ecclesiastica di Roma, laureandosi in teologia e diritto canonico. Fu poi assegnato, in quegli anni particolarmente difficili per la storia europea, alle legazioni diplomatiche della Santa Sede prima di Vienna e poi di Praga, divenendo buon conoscitore dei problemi di quelle nazioni[1]. Dal 1º febbraio 1942, alle dipendenze del padre benedettino Engelbert Giersbach, fece parte della Sezione prigionieri di lingua tedesca e slava all'interno dell'Ufficio Informazioni Vaticano, voluto da papa Pio XII per lo scambio di informazioni sui prigionieri di guerra sia civili che militari[2].

Il 6 dicembre 1954 fu nominato, da papa Pio XII, Arcivescovo titolare di Sebastea e inviato come nunzio apostolico in Paraguay, anche per contrastare la persecuzione anticattolica che era stata iniziata dal governo di quel paese, sul modello di quella organizzata in Argentina dal generale Peron[3]. La sua consacrazione episcopale ebbe luogo il 16 gennaio 1955 nella cappella del Pontificio collegio pio latino americano di Roma, all'epoca in via Gioacchino Belli. Consacranti furono il cardinale Clemente Micara e i vescovi Antonio Samorè e Alfonso Castaldo. Il giovane ed energico nunzio apostolico, pur impegnandosi molto[4], non riuscì purtroppo a fronteggiare il problema, così che il 12 dicembre 1957 lasciò la nunziatura in Paraguay per assumere quella a Panama, che mantenne fino al 1961. Durante questi anni iniziò una intensa opera di apostolato, coinvolgendo anche degli istituti religiosi italiani: nel 1958, infatti, invitò le suore francescane elisabettine, congregazione religiosa fondata nel 1862 da san Ludovico da Casoria, a impiantare una missione a Panamá.

Il 10 gennaio 1962 fu nominato internunzio e poi, dal 2 febbraio 1966, pro-nunzio in Siria, primo rappresentante diplomatico della Santa Sede da quando la Siria si era separata dalla Repubblica Araba Unita nel settembre 1961[5]. Lasciò l'incarico il 17 giugno 1967. Dal 2 ottobre 1967 al 24 maggio 1975 fu amministratore apostolico della sede suburbicaria di Velletri e dal 1974 anche della diocesi di Segni. Con lui le due diocesi iniziarono un cammino unitario.

Dal 1962 al 1965 partecipò ai lavori del Concilio Vaticano II in qualità di padre conciliare[6]. In questa veste, e come nunzio apostolico in Siria, fu convocato dall'allora premier siriano Salah al‐Bitar, che gli affidò una protesta formale del governo siriano nei confronti dell'atteggiamento che il Concilio Vaticano II aveva assunto nei confronti del popolo ebraico[7].

Nel marzo del 1953 fu decorato dal presidente della Repubblica Federale Tedesca con la Großes Verdienstkreuz dell'Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania.

Morì a Velletri il 27 luglio 1989. Il rito funebre fu presieduto dal cardinale Sebastiano Baggio nella basilica di San Clemente.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Gran Croce al merito dell'Ordine al merito della Repubblica Federale di Germania - nastrino per uniforme ordinaria

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Thomas Gronier, Le Saint-Siège et la Mittel- Osteuropa à travers les rapports des ambassadeurs autrichiens au Vatican entre 1946 et 1958/61, Hildesheim, Université de Cergy-Pontoise, 20 giugno 2013, p. 81.
  2. ^ Francesca Di Giovanni, Giuseppina Roselli, Inter Arma Caritas - L’Ufficio Informazioni Vaticano per i Prigionieri di Guerra istituito da Pio XII (1939-1947) - I - Inventario, Città del Vaticano, Archivio Segreto Vaticano, 2004, p. 14, ISBN 88-85042-39-2.
  3. ^ (EN) George Weller, Paraguay anti-catholicism incited by Argentina's Peron, in Toledo Blade, 13 maggio 1955, p. 22. URL consultato l'11 luglio 2015.
  4. ^ Partecipò anche, in qualità di invitato, alla fondazione della città di Ciudad del Este, il 3 febbraio 1957. Cf. Decreto por El Cual se Funda Ciudad del Este, su ciudaddeleste.galeon.com. URL consultato l'11 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015)..
  5. ^ (EN) Syrian envoy appointed (PDF), in The Voice, Miami, 19 gennaio 1962, p. 4. URL consultato l'11 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2015).
  6. ^ Bücher Gruppe, Konzilstheologe: Johannes Paul I., Paul VI., Franz Konig, Benedikt XVI., Johannes Paul II., Hans Kung, Karl Rahner, Marcel Lefebvre, Books LLC, Wiki Series, 2010, ISBN 9781159103736.
  7. ^ (EN) Syria Protests Discussion, in The New York Times, 30 settembre 1964. URL consultato l'11 luglio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Sebastea Successore
Arthur Alfred Sinnott 6 dicembre 1954 - 27 luglio 1989 sede vacante
Predecessore Nunzio apostolico in Paraguay Successore
Federico Lunardi 6 dicembre 1954 - 12 dicembre 1957 Carlo Martini
Predecessore Nunzio apostolico a Panamá Successore
Paul Bernier 12 dicembre 1957 - 1961 Antonino Pinci
Predecessore Nunzio apostolico in Siria Successore
Paolo Pappalardo 10 gennaio 1962 - 17 giugno 1967 Raffaele Forni
Predecessore Amministratore apostolico di Velletri Successore
Arrigo Pintonello 2 ottobre 1967 - 1975 Dante Bernini
(vescovo)
Predecessore Amministratore apostolico di Segni Successore
Luigi Maria Carli
(vescovo)
1974 - 1975 Dante Bernini
(vescovo)
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