Luigi Guastamacchia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Luigi Guastamacchia (Cuneo, 11 settembre 1938Ceglie Messapica, 5 agosto 2020) è stato un giornalista e dirigente d'azienda italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Cuneo l'11 settembre 1938, diresse appena trentenne la diffusione de La Stampa per poi trasferirsi a Roma al Messaggero della famiglia Perrone. Guastamacchia lasciò definitivamente Roma per trasferirsi nei primi anni settanta a Milano per ricoprire la carica di direttore generale del Corriere della Sera. Dal 1976 al 1980 fu amministratore delegato per Attilio Monti del Resto del Carlino e de La Nazione e durante questo periodo si adoperò per l'acquisizione del Giorno e il lancio di una delle prime TV private italiane, Rete A.

Numerose anche i suoti interventi strategici per dar vita a testate come Il Foglio e La Voce di Montanelli.

Sposato con la scrittrice e giornalista Caterina Emili, ha avuto due figli, Margherita e Pietro, entrambi giornalisti, e ha fatto da padre al primo figlio di Caterina, Geronimo Emili, comunicatore.

Luigi è morto il 5 agosto 2020 nella sua villa pugliese a Ceglie Messapica.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Franco Bechis, Addio a Luigi Guastamacchia, grande manager dell'editoria, su MF Milano Finanza. URL consultato il 7 agosto 2023.