Luigi Fausti

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Luigi Fausti

Don Luigi Fausti (Campello sul Clitunno, 18 marzo 1883Campello sul Clitunno, 22 agosto 1943) è stato un presbitero, storico, storico dell'arte, docente, bibliotecario e archivista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

«La cultura, resa accessibile a tutti, può diventare un fattore promozionale di primaria importanza: questo ideale resse, in filigrana, l'attività del Fausti. Fin quando giunse la morte, in una triste stagione italiana, il 22 agosto 1943»

Il sacerdote[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Fausti nasce a Campello sul Clitunno da una coppia molto religiosa; insieme al fratello Zeno sceglie il percorso di fede che lo porterà all'ordinazione sacerdotale. Entrambi frequentano il seminario di Foligno e poi quello di Spoleto; Zeno, nominato parroco di Montefalco, muore all'età di trent'anni. Luigi viene ordinato sacerdote nel 1906 e nominato parroco di Poreta, frazione di Spoleto. Poco dopo gli viene affidata la cattedra di Lettere al seminario arcivescovile di Spoleto dove successivamente insegnerà anche Storia Ecclesiastica e Archeologia cristiana. L'arcivescovo Domenico Serafini, apprezzando la vasta cultura del giovane sacerdote, lo nomina prima suo segretario privato e dal 1910 Cancelliere della Curia Arcivescovile, ruolo che il Fausti ricoprirà fino alla morte[2]. Nel 1912 viene nominato canonico della cattedrale di Spoleto.

Ha modo di arricchire la propria formazione culturale e coltivare l'amore per l'arte, per la storia del territorio e per la storia ecclesiastica, grazie al rapporto con Michele Faloci Pulignani, vicario generale dell'Arcidiocesi di Spoleto dal 1906 al 1912, studioso di valore, fondatore e direttore nel gennaio 1884 della rivista di studi storici denominata Archivio storico delle Marche e dell'Umbria[3][4]. Nel 1912 Fausti è tra i soci fondatori (con Faloci Pulignani e altri otto sacerdoti[5]) della Società di Storia Ecclesiastica dell'Umbria, ente che dal 1914 al 1921 cura la rivista trimestrale Archivio per la Storia Ecclesiastica dell'Umbria; ne diviene il più fedele e generoso collaboratore, oltre che segretario[6][7], autore di diversi articoli relativi alla storia e alle tradizioni di Spoleto, dei suoi ambienti e dei suoi monumenti.

Nel settembre del 1918 viene nominato segretario generale dell'Accademia spoletina, incarico che ricoprirà fino alla morte (con un'interruzione fra il 1932 e il 1937); crede sinceramente nella funzione promozionale dell'accademia e non si limita a svolgere funzioni burocratiche ma, all'attività di ricercatore di storia locale civile e religiosa, affianca frequenti iniziative divulgative, assumendone anche gli aspetti operativi[8].

Nello stesso anno fonda la prima Conferenza di San Vincenzo de' Paoli spoletina e nel ruolo di assistente diocesano dell'Unione donne di Azione cattolica e della Gioventù Femminile di Azione cattolica (Dame e Damine), promuove in città numerose iniziative a carattere formativo religioso e morale, ma anche civile e politico, come le Settimane Sociali delle Donne[9] nel 1922 e nel 1925[10]. Nel 1928 organizza e allestisce la mostra commemorativa nel IV centenario della morte di Giovanni di Pietro detto Lo Spagna; in esposizione opere del Maestro, incunaboli umbri e codici miniati[11].

Il suo ministero lo pone a stretto contatto anche con Pietro Bonilli con il quale condivide quasi 30 anni di vita sacerdotale, di scelte e progetti; dopo la sua morte, avvenuta nel 1935, forte del lungo periodo trascorso al suo fianco, Fausti ne scrive la biografia[12].

Dal 1935 è arcidiacono della cattedrale, segretario e poi camerlengo del capitolo; contemporaneamente viene ascritto tra i camerieri segreti soprannumerari del papa[13].

Bibliotecario e archivista[modifica | modifica wikitesto]

Per molti anni, a partire dal 1930, Fausti dirige la Biblioteca comunale di Spoleto. Nel 1933 si occupa del trasferimento nella nuova sede di Palazzo Mauri, assorbe la biblioteca circolante, fondata da Luigi Morandi nel 1867[14], e riorganizza tutto il materiale bibliografico, impiantando nuovi cataloghi per autori e per soggetti. Finalmente la biblioteca può di nuovo essere a disposizione dei lettori dopo un lungo periodo di chiusura[15].

Inizia la sua attività di archivista ordinando l'Archivio della Curia di Spoleto che contiene documenti di grande rilevanza, ma raramente usati, non facilmente accessibili. Per velocizzarne la consultazione si dedica allo studio e alla classificazione delle lettere, in modo molto empirico, ma efficace[16]. Inoltre si impegna nella trascrizione di alcune importanti raccolte pergamenacee, conservate nell'archivio capitolare del Duomo di Spoleto, nell'archivio della basilica di San Gregorio e nel Monastero della Stella. Insieme ad altri sacerdoti dell'Umbria, si interessa ai manoscritti dell'Abbazia di Sassovivo, custoditi nell'Archivio Arcivescovile, e grazie alla collaborazione con Giovanni Antonelli, ne pubblica i documenti più antichi, editi dall'Istituto di Paleografia dell'Università di Roma[16].

Si occupa anche dell'Archivio storico comunale, concentrato in alcune stanze del Palazzo comunale e ben ordinato nel 1853 da Achille Sansi. Come Conservatore dell'Archivio compila minuziose schede sugli insediamenti del contado di Spoleto, schede rimaste a lungo manoscritte e poi trasferite nel testo in due volumi I castelli e le ville dell'antico contado e distretto della città di Spoleto pubblicati postumi, integrati con testi e monografie da vari autori.

Lo storico[modifica | modifica wikitesto]

Con la propria produzione storiografica, seppur da autodidatta, il Fausti riesce ad integrare l'opera di Achille Sansi[17] consultando fonti documentarie diverse, come i fondi archivistici ecclesiastici, e approfondendo la storia dell'arte umbra, la storia delle istituzioni religiose e del costume. Per molti anni è uno dei collaboratori più attivi e autorevoli della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria[18].

Nominato presidente della Commissione diocesana per l'Arte Sacra, si impegna a restaurare monumenti e chiese di Spoleto (San Domenico, Sant'Eufemia, San Pietro, dei Santi Giovanni e Paolo e, fuori Spoleto, le chiese di Castel San Felice e di Ponte di Cerreto di Spoleto[13]), sostenuto dalla Brigata Amici dell'Arte e del Paesaggio, un gruppo di cittadini, da lui stesso organizzati, riuniti per valorizzare, restaurare, difendere e promuovere il patrimonio storico-artistico della città con manifestazioni e convegni.

È sua l'idea di fondare un "Centro di studi longobardi per l'Italia centrale"; non riuscirà a vederne la realizzazione, ma il suo suggerimento verrà accolto dall'Accademia spoletina e dalla Deputazione di Storia Patria per l'Umbria che nel 1951 organizzeranno il 1º Congresso Internazionale di Studi Longobardi, da cui l'anno dopo nascerà l'attuale Centro italiano di studi sull'alto medioevo.

Per molti anni lavora all'opera che avrebbe dovuto essere il coronamento della sua vita di studioso: la Storia di Spoleto, con la descrizione dei numerosi monumenti cittadini, dotata quindi di un'ampia guida critica. L'opera rimarrà incompiuta: nell'agosto del 1943 accusa un malore mentre celebra la Messa nella piccola chiesa di Sant'Alò; morirà alcuni giorni più tardi. Il materiale da lui raccolto sarà pubblicato postumo nel 1943 in un primo volume dal titolo Le Scuole e la cultura a Spoleto, nell'alto medioevo, nel periodo comunale e nell'età moderna[13].

Incarichi e collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

La carriera ecclesiastica e gli impegni civili lo portano ad assolvere numerosi incarichi:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia[23]. - nastrino per uniforme ordinaria

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Molteplice fu la sua attività culturale che si concretizzò in numerose pubblicazioni. Elenco parziale[24]:

  • Frate Filippo da Campello o frate Giovanni da Penna? A proposito dell'architetto della basilica superiore di S. Francesco in Assisi, Spoleto, Tipografia dell'Umbria, 1909.
  • Clitunno Pagano e clitunno cristiano, Spoleto, Tipografia Panetto e Petrelli, 1910.
  • Del Sepolcro di S. Giovanni, arcivescovo di Spoleto, martire: con uno studio critico intorno a una distruzione saracena di Spoleto secondo un documento del X secolo, e con una introduzione sopra la letteratura agiografica locale relativa alle origini e allo sviluppo primitivo della Chiesa spoletina, Castelplanio, Tipografia L. Romagnoli, 1911.
  • Le chiese della diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, in Archivio per la storia ecclesiastica dell'Umbria, vol. 1, Foligno, Tipografia S. Carlo, 1913, pp. 129-216.
  • Notizie artistiche del Duomo di Spoleto, in Archivio per la Storia Ecclesiastica dell'Umbria, Foligno, Campitelli, 1914, p. 52.
  • Le pitture di Fra Filippo Lippi nel Duomo di Spoleto, in Archivio per la Storia ecclesiastica dell'Umbria, vol. 2, Perugia, Unione Tipografica Coop., 1915.
  • La Cappella musicale del Duomo di Spoleto, Perugia, Unione Tipografica Cooperativa, 1916.
  • Le pergamene dell'Archivio del Duomo di Spoleto, in Archivio per la storia ecclesiastica dell'Umbria, 1917, p. 402.
  • Per la incoronazione della Madonna ss. della Bruna venerata presso Castelritaldi nella archidiocesi di Spoleto: memorie storiche, Spoleto, Tipografia dell'Umbria, 1919.
  • Un'autobiografia poetica di Loreto Vittori, Spoleto, Atti dell'Accademia spoletina (1920-1922), 1922.
  • L'Umbria francescana: Spoleto, Spoleto, Arti grafiche Panetto e Petrelli, 1926.
  • Spoleto, Spoleto, Pro Spoleto, 1926.
  • Catalogo della Mostra delle opere di Giovanni di Pietro, detto "Lo Spagna" nel 4º centenario della morte, Spoleto, 1928.
  • Il Seminario arcivescovile e gli antichi seminari minori della diocesi di Spoleto: cenni storici, Spoleto, Unione tipografica nazzarena Fasano & Neri, 1930.
  • Vita del canonico Don Pietro Bonilli, fondatore dell'Istituto Nazareno e dell'Istituto delle suore della s. Famiglia di Spoleto, Spoleto, Unione Tip. Nazzarena Fasano e Neri, 1936.
  • Le Scuole e la cultura a Spoleto, nell'alto medioevo, nel periodo comunale e nell'età moderna, Spoleto, Accademia spoletina, 1943.
  • La fanciullezza di Filippino Lippi a Spoleto, in Le pitture di Fra Filippo Lippi nel Duomo di Spoleto, Edizioni dell'Ente Rocca di Spoleto, 1970, ISBN non esistente.
  • Luigi Fausti, L'Accademia spoletina: notizie storiche. Ristampa accresciuta ed aggiornata, a cura di Fabrizio Antolini, Spoleto, Accademia spoletina, 1977.
  • Luigi Fausti, I castelli e le ville dell'antico contado e distretto della città di Spoleto, a cura di Lamberto Gentili, Evandro Pacifici e Bernardino Sperandio, Perugia, Editoriale umbra, 1990, ISBN 88-85659-30-6.

In Bollettino di Deputazione di Storia Patria per l'Umbria[modifica | modifica wikitesto]

  • Il portico del Duomo di Spoleto. (Nuovi documenti), in Bollettino della Regia Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, XXII, 1917, pp. 339-344.
  • Camillo Orsini e la pacificazione di Spoleto del 1516, in Bollettino della Regia Deputazione di storia patria per l'Umbria, XXII, 1917, pp. 263-277.
  • L'arte della ceramica a Spoleto, in Bollettino della Regia Deputazione di storia patria per l'Umbria, XXIII, 1918, pp. 329-335.
  • Michele Faloci Pulignani. Necrologio, in Bollettino della Regia Deputazione di storia patria per l'Umbria, XXXVIII, 1941, pp. 228-232.
  • Benedetto Leonetti Luparini. Necrologio, in Bollettino della Regia Deputazione di storia patria per l'Umbria, XXXVIII, 1941, p. 236.

Archivio Fausti[modifica | modifica wikitesto]

Nella Sezione di Archivio di Stato di Spoleto sono conservati i carteggi di monsignor Luigi Fausti e i manoscritti di sue opere inedite. Atti degli anni 1925-1943.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Chiaretti, Luigi Fausti segretario dell'Accademia Spoletina, in L'Accademia Spoletina (Notizie storiche) - Ristampa accresciuta ed aggiornata, Accademia spoletina, 1977.
  2. ^ Giovanni Antonelli, Necrologio di Luigi Fausti (con bibliografia), in Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, XL, 1943, p. 227.
  3. ^ Tutti i numeri usciti sono stati presentati in un'unica pubblicazione nel 1888. Cfr.: Archivio storico delle Marche e dell'Umbria, su https://archive.org, Foligno, Presso la Direzione, 1888. URL consultato il 10 ottobre 2020.
  4. ^ Venne pubblicata con cadenza trimestrale fino al 1888. Cfr.: Faloci Pulignani Michele, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato l'11 ottobre 2020.
  5. ^ Capire Faloci. Mons. Michele Faloci Pulignani a settant'anni dalla morte. Atti del Convegno di studi. Foligno, 8-9 aprile 2011, su https://www.academia.edu, p. 51, ISSN 1121-6425 (WC · ACNP). URL consultato il 25 ottobre 2020.
  6. ^ Archivio per la storia ecclesiastica dell'Umbria, su digitale.bnc.roma.sbn.it. URL consultato il 17 ottobre 2020.
  7. ^ Gli articoli pubblicati sulla rivista dal Fausti: Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo, 1 (1913) pp. 129-160; 2 (1913), pp. 161-216; Notizie artistiche dal Duomo di Spoleto, 4 (1913), pp.465 - 524; I dipinti del duomo di Spoleto del frate Filippo Lippi, 1 (1915) pp. 1-36; Polemiche per un catalogo dei Vescovi di Spoleto, 4 (1915), pp. 690-695; La Cappella Musicale del Duomo di Spoleto, 1 (1916), pp.1-74; Le Pergamene dell'Archivio di Spoleto, 2 (1917), pp. 287-320; 3 (1917), pp. 321-416; Documenti Agiografici della Curia Arcivescovile di Spoleto, 1 (1921), pp. 1-12. Cfr.: Ottorino Pietro Alberti, Presentazione, in Don Pietro Bonilli. Riprod. facs. dell'ed. di Luigi Fausti del 1936, a cinquant'anni dalla pubblicazione, Tipografia nazarena Fasano & Neri, 1986, p. 7.
  8. ^ a b L'Accademia spoletina: notizie storiche. p. XI.
  9. ^ La Storia delle Settimane Sociali, su settimanesociali.it. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  10. ^ Ottorino Pietro Alberti. p. 8.
  11. ^ L'Accademia spoletina: notizie storiche. p. XIII.
  12. ^ Beato Pietro Bonilli, apostolo della carità e della famiglia, su spoletonorcia.it. URL consultato il 15 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2020).
  13. ^ a b c d Necrologio.
  14. ^ Luigi Morandi, Le Biblioteche Circolanti. Lettura fatta ad una società d'artisti ed operai a Spoleto, su it.wikisource.org. URL consultato il 25 ottobre 2020.
  15. ^ Fausti presenta la nuova biblioteca in un articolo: La biblioteca comunale Giosuè Carducci di Spoleto, in Accademie e Biblioteche d'Italia, nel sessennio 1926-27 - 1931-32, Roma, Ministero dell'educazione nazionale. Istituto poligrafico dello Stato, 1933.
  16. ^ a b Ottorino Pietro Alberti. p. 6.
  17. ^ Gli scritti di Achille Sansi, su web.tiscali.it. URL consultato il 21 ottobre 2020.
  18. ^ Confrontare il Bollettino della deputazione di storia patria per l'Umbria, volumi: XXII (1916-1917), XXIII (1918), XXXVIII (1941)
  19. ^ Brigata Amici dell'Arte e del Paesaggio, Statuto, Spoleto, Tipografia dell'Umbria, 1914.
  20. ^ G. Chiaretti.
  21. ^ Ottorino Pietro Alberti.
  22. ^ I centenario del Liceo - Ginnasio "Gioviano Pontano" - "Achille Sansi". Cronache e saggi, Spoleto, Tipografia dell'Umbria, 1968, p. 41.
  23. ^ Necrologio. p. 228.
  24. ^ Per la bibliografia completa di Luigi Fausti consultare: Necrologio

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Antonelli, Necrologio di Luigi Fausti (con bibliografia), in Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, XL, 1943, pp. 227-233.
  • Corrado Tofi, Mons. Luigi Fausti, Spoleto, Tipografia Nazarena Fasano & Neri, 1945.
  • Giuseppe Chiaretti, Luigi Fausti, in Dizionario storico del Movimento Cattolico in Italia 1860-1980, vol. 1, Torino, Marietti, 1981, p. 354.
  • Ottorino Pietro Alberti, Presentazione, in Don Pietro Bonilli. Riprod. facs. dell'ed. di Luigi Fausti del 1936, a cinquant'anni dalla pubblicazione, Tipografia nazarena Fasano & Neri, 1986, p. 7.

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