Luciano Bodini

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Luciano Bodini
Bodini alla Juventus nel 1981
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 184[1] cm
Peso 75[1] kg
Calcio
Ruolo Portiere
Termine carriera 1999
Carriera
Giovanili
19??-1974Atalanta
Squadre di club1
1974-1977Cremonese108 (-75)
1977-1979Atalanta32 (-34)
1979-1989Juventus26 (-24)
1989-1990Verona6 (-6)
1990-1991Inter0 (0)
1996-1999 Versilia1 (-1)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luciano Bodini (Leno, 12 febbraio 1954) è un ex calciatore italiano, di ruolo portiere.

Storica riserva di Dino Zoff prima e Stefano Tacconi poi, è stato per questo appellato come il «12º per eccellenza» del calcio italiano.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appassionato pittore dilettante, vive a Marina di Pietrasanta.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Bodini all'Atalanta a fine anni 70

Cresciuto assieme al fratello[2] nel settore giovanile dell'Atalanta, dov'è allievo di Carlo Ceresoli,[4] nel 1974 viene mandato in prestito alla Cremonese con cui disputa tre campionati di Serie C, conquistando la promozione nella stagione 1976-1977. Tornato a Bergamo, esordisce in Serie A l'11 settembre 1977 in Atalanta-Perugia (1-1), parando nell'occasione un calcio di rigore a Renato Curi.

Nel 1979 passa alla Juventus come secondo portiere, prima dietro a Dino Zoff – «sapevo che sarei stato il 12º, ma anche che Zoff non era più giovanissimo[2] [...] Arrivai alla Juventus quando Zoff aveva 38 anni e io 25: pensai che avrei potuto trovare spazio, considerata la sua età[5] [...] Doveva ritirarsi ed invece è andato avanti fino a 40 anni...»,[2] ricorda lo stesso Bodini – e quindi a Stefano Tacconi.

Nell'annata 1982-1983, dopo la fine del campionato e l'avvenuto ritiro di Zoff, disputa da titolare le ultime partite della stagione, contribuendo alla conquista della Coppa Italia e del Mundialito per club.[4][5] Nell'estate seguente la dirigenza bianconera decide però di acquistare dall'Avellino il promettente Tacconi, sicché Bodini, nonostante un iniziale ballottaggio tra i due per le chiavi della porta juventina,[2] torna a vestire la maglia n. 12 e rifiutando altre destinazioni «perché ero orgoglioso di essere in quel club, in cui rimasi a lungo per Giampiero Boniperti, a cui non potevo dire di no perché mi trattava come un figlio, e per [l'allenatore, ndr] Trapattoni».[5]

La sua miglior stagione in bianconero è quella del 1984-1985, quando Giovanni Trapattoni lo preferisce spesso al titolare Tacconi,[6] affidandogli la porta della Juventus anche nella vittoriosa finale di Supercoppa UEFA in cui la squadra torinese sconfigge gli inglesi del Liverpool,[5][7] nonché nella semifinale di Coppa dei Campioni contro i francesi del Bordeaux; dopo aver condotto la squadra torinese alla finale della principale competizione continentale per club, però, si vede ancora una volta relegato in panchina da Tacconi nella tragica serata dell'Heysel:[8] «Tacconi veniva da un periodo non esaltante, il Trap mi disse che l'avrebbe provato e poi avrebbe deciso. Alla fine giocò lui. Non era in forma ma era Tacconi...»[2]

Terminata l'esperienza in Piemonte, nel campionato 1989-1990 disputa 6 partite con la maglia del Verona. Chiude la carriera agonistica nella stagione 1990-1991 all'Inter, accettando il ruolo di terzo portiere dietro al titolare Walter Zenga e alla prima riserva Astutillo Malgioglio «perché sono sempre stato interista»;[2] con i nerazzurri va in panchina alla 6ª, 16ª, 17ª, 18ª e 27ª giornata di campionato, senza collezionare nessuna presenza.

In totale ha disputato 64 partite in Serie A, subendo 64 reti.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Bodini difende la porta juventina nella vittoriosa Supercoppa UEFA 1984, svettando sul compagno di squadra Scirea e sul rivale Wark del Liverpool

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Cremonese: 1976-1977 (girone A)
Juventus: 1980-1981[9], 1981-1982[9], 1983-1984, 1985-1986[9]
Juventus: 1982-1983

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Juventus: 1983-1984[9]
Juventus: 1984
Juventus: 1984-1985
Juventus: 1985[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Panini, p. 39.
  2. ^ a b c d e f g Chiara Biondini, Juventus, Bodini: "Zoff? Mi ha fregato", su tuttomercatoweb.com, 26 dicembre 2014.
  3. ^ Il pallone racconta: Luciano Bodini, su ilpalloneracconta.blogspot.com, 12 febbraio 2014.
  4. ^ a b Calzaretta, Bodini protagonista, p. 101.
  5. ^ a b c d Piero Giannico, Bodini: "I miei Juventus-Milan dalla panchina, tranne uno...", su panorama.it, 20 novembre 2015.
  6. ^ Emanuele Fiorilli, Tacconi a spillo, in Guerin Sportivo, Bologna, Conti Editore, 27 febbraio – 5 marzo 1985, pp. 38-40.
  7. ^ Calzaretta, p. 112.
  8. ^ Calzaretta, p. 116.
  9. ^ a b c d e In rosa, pur non disputando alcun incontro nella competizione.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 4 (1987-1988), Panini, 2012.
  • Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.
  • Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, Bergamo, SESAAB, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.

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