Lorenzo Baldisseri

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Lorenzo Baldisseri
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Lorenzo Baldisseri durante il concistoro del 22 febbraio 2014
Itinere læte servire Domino
 
TitoloCardinale diacono di Sant'Anselmo all'Aventino
Incarichi attualiSegretario generale emerito del Sinodo dei vescovi (dal 2020)
Incarichi ricoperti
 
Nato29 settembre 1940 (83 anni) a Barga
Ordinato presbitero29 giugno 1963 dall'arcivescovo Ugo Camozzo
Nominato arcivescovo15 gennaio 1992 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato arcivescovo7 marzo 1992 dal cardinale Angelo Sodano
Creato cardinale22 febbraio 2014 da papa Francesco
 

Lorenzo Baldisseri (Barga, 29 settembre 1940) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 15 settembre 2020 segretario generale emerito del Sinodo dei Vescovi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lorenzo Baldisseri è nato il 29 settembre 1940 nella frazione di San Pietro in Campo del comune di Barga, provincia di Lucca ed arcidiocesi di Pisa, in Toscana. La sua famiglia è originaria di Camporgiano, dove sono ancora vive le sue radici nel piccolo paesino di Poggio Garfagnana che ha dato i natali anche al cardinale Paolo Bertoli, già prefetto della Congregazione delle cause dei santi e camerlengo di Santa Romana Chiesa.

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1963, presso il Duomo di Pisa, per imposizione delle mani di monsignor Ugo Camozzo, arcivescovo metropolita di Pisa; si è incardinato, ventiduenne, come presbitero della medesima arcidiocesi.

Ha frequentato la Pontificia Accademia Ecclesiastica e, al termine degli studi, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede.

Arcivescovo e nunzio apostolico[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 gennaio 1992 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, cinquantunenne, nunzio apostolico ad Haiti, succedendo a Giuseppe Leanza, trasferito a capo delle nunziature in Zambia e Malawi il 4 giugno 1991; contestualmente gli è stata assegnata la sede titolare di Diocleziana, con il titolo personale di arcivescovo titolare. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il successivo 7 marzo, presso il Duomo di Pisa, per imposizione delle mani del cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato di Sua Santità, assistito dai co-consacranti monsignori Justin Francis Rigali, segretario della Congregazione per i vescovi e del Collegio cardinalizio nonché futuro cardinale, ed Alessandro Plotti, arcivescovo metropolita di Pisa.

Il 6 aprile 1995 è stato trasferito, cinquantaquattrenne, come nunzio apostolico in Paraguay; è succeduto a monsignor José Sebastián Laboa Gallego, trasferito a capo delle nunziature a Malta ed in Libia.

Il 19 giugno 1999 è stato nominato, cinquantottenne, nunzio apostolico in India e dal 23 giugno anche in Nepal; in entrambi gli incarichi è succeduto a monsignor Giorgio Zur, nominato presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica il 7 dicembre 1998.

Il nunzio Lorenzo Baldisseri con il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva nel 2006

Il 12 novembre 2002 papa Wojtyła lo ha nominato, sessantaduenne, nunzio apostolico in Brasile[1]; è succeduto a monsignor Alfio Rapisarda, trasferito a capo della nunziatura in Portogallo il 12 ottobre precedente.

Monsignor Baldisseri benedice la salma dell'ex vicepresidente del Brasile, José Alencar, nel 2011

Nel maggio 2007 ha partecipato alla V conferenza episcopale latinoamericana ad Aparecida.

Segretario della Congregazione per i Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

L'11 gennaio 2012 papa Benedetto XVI lo ha nominato, settantunenne, segretario della Congregazione per i vescovi[2] e, il 7 marzo, segretario del Collegio cardinalizio[3]; in entrambi gli incarichi è succeduto al futuro cardinale Manuel Monteiro de Castro, nominato Penitenziere Maggiore il 5 gennaio precedente.

Il 13 marzo 2013 papa Francesco, subito dopo l'elezione al soglio pontificio, gli ha imposto sul capo lo zucchetto rosso porpora che indossava da cardinale, mentre monsignor Baldisseri gli prestava atto di ossequio e di obbedienza in ginocchio, dicendogli in seguito che era "cardinale a metà"[4][5]. Ciò si è verificato l'ultima volta al termine del conclave del 1958, quando il neoeletto papa Giovanni XXIII impose il proprio zucchetto porpora a monsignor Alberto di Jorio, creato cardinale due mesi dopo.

Il 21 settembre seguente il Pontefice lo ha nominato, una settimana prima che compisse settantatré anni, segretario generale del Sinodo dei vescovi[6]; è succeduto a monsignor Nikola Eterović, nominato lo stesso giorno nunzio apostolico in Germania.

Per occuparsi a tempo pieno del suo nuovo incarico, ha lasciato quello di segretario del Collegio cardinalizio il 28 gennaio 2014; gli è succeduto Ilson de Jesus Montanari, che già dal 12 ottobre 2013 lo aveva sostituito come segretario della Congregazione per i vescovi[7].

Cardinalato[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 gennaio 2014, durante l'Angelus, papa Francesco ha annunciato la sua creazione a cardinale nel concistoro del 22 febbraio seguente[8]. Durante la cerimonia, svoltasi nella Basilica di San Pietro in Vaticano, il Pontefice gli ha conferito la berretta, l'anello cardinalizio e la diaconia di Sant'Anselmo all'Aventino[9]; la diaconia era vacante dal 20 settembre 2012, giorno della morte del cardinale Fortunato Baldelli, Penitenziere Maggiore emerito. Ha preso possesso della sua chiesa titolare in una celebrazione svoltasi l'11 maggio dello stesso anno alle ore 10:30[10].

In qualità di segretario generale, ha organizzato e preso parte alle seguenti assemblee: III Assemblea Generale Straordinaria (5-19 ottobre 2014), con tema Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell'evangelizzazione; XIV Assemblea Generale Ordinaria (4-25 ottobre 2015), con tema La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo; XV Assemblea Generale Ordinaria (3-28 ottobre 2018), con tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale; Assemblea Speciale per la Regione Panamazzonica (6-27 ottobre 2019), con tema Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale.

Il 15 settembre 2020 papa Bergoglio ha accolto la sua rinuncia dall'incarico di segretario generale per raggiunti limiti d'età, ai sensi del can. 401 § 1 del Codice di diritto canonico[11]; gli è succeduto monsignor Mario Grech, fino ad allora pro-segretario generale. Due settimane dopo, il 29 settembre, al compimento dell'ottantesimo genetliaco, ha perso il diritto di entrare in conclave ed ha cessato di essere membro dei dicasteri della Curia romana, in conformità all'art. II § 1-2 del motu proprio Ingravescentem Aetatem.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Brasile, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 12 novembre 2002. URL consultato il 15 novembre 2020.
  2. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Segretario della Congregazione per i Vescovi, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 11 gennaio 2012. URL consultato il 15 novembre 2020.
  3. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Segretario del Collegio Cardinalizio, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 7 marzo 2012. URL consultato il 15 novembre 2020.
  4. ^ Il segretario del Conclave sul balcone vestito da cardinale, su lastampa.it, La Stampa - Vatican Insider, 24 marzo 2013. URL consultato il 15 novembre 2020.
  5. ^ Lo strano caso del "cardinale a metà", su chiesa.espresso.repubblica.it, www.chiesa.espressonline.it, 26 marzo 2013. URL consultato il 15 novembre 2020.
  6. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 21 settembre 2013. URL consultato il 15 novembre 2020.
  7. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Segretario del Collegio Cardinalizio, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 28 gennaio 2014. URL consultato il 15 novembre 2020.
  8. ^ Annuncio di Concistoro per la creazione di nuovi Cardinali, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 12 gennaio 2014. URL consultato il 9 novembre 2020.
  9. ^ Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione dei nuovi Cardinali: Assegnazione dei Titoli o delle Diaconie, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 22 febbraio 2014. URL consultato il 9 novembre 2020.
  10. ^ Avviso dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 7 maggio 2014. URL consultato il 15 novembre 2020.
  11. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia e nomina del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 16 settembre 2020. URL consultato il 15 novembre 2020.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Diocleziana
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Pietro Rossano 15 gennaio 1992 – 22 febbraio 2014 Wojciech Załuski
Predecessore Nunzio apostolico ad Haiti Successore
Giuseppe Leanza 15 gennaio 1992 – 6 aprile 1995 Christophe Pierre
Predecessore Nunzio apostolico in Paraguay Successore
José Sebastian Laboa Gallego 6 aprile 1995 – 19 giugno 1999 Antonio Lucibello
Predecessore Nunzio apostolico in India Successore
Giorgio Zur 19 giugno 1999 – 12 novembre 2002 Pedro López Quintana
Predecessore Nunzio apostolico in Nepal Successore
Giorgio Zur 23 giugno 1999 – 12 novembre 2002 Pedro López Quintana
Predecessore Nunzio apostolico in Brasile Successore
Alfio Rapisarda 12 novembre 2002 – 11 gennaio 2012 Giovanni d'Aniello
Predecessore Segretario della Congregazione per i vescovi Successore
Manuel Monteiro de Castro 11 gennaio 2012 – 21 settembre 2013 Ilson de Jesus Montanari
Predecessore Segretario del Collegio cardinalizio Successore
Manuel Monteiro de Castro 7 marzo 2012 – 28 gennaio 2014 Ilson de Jesus Montanari
Predecessore Segretario generale del Sinodo dei vescovi Successore
Nikola Eterović 21 settembre 2013 – 15 settembre 2020 Mario Grech
Predecessore Cardinale diacono di Sant'Anselmo all'Aventino Successore
Fortunato Baldelli dal 22 febbraio 2014 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN28345194 · ISNI (EN0000 0000 2459 9063 · SBN MILV111099 · BAV 495/172671 · LCCN (ENn79029412 · GND (DE1057940259 · WorldCat Identities (ENlccn-n79029412