Livio Fausto Sossass

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Livio Fausto Sossass (Rovereto, 29 gennaio 1915Rovereto, 4 febbraio 2001) è stato uno scultore, pittore e disegnatore italiano.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Livio Fausto Sossass, figlio di Giuseppe e di Oliva Tovazzi, nacque a Sacco di Rovereto il 29 gennaio 1915. Pochi mesi dopo, a seguito dello scoppio della prima guerra mondiale, è costretto a rifugiarsi con la famiglia e altri profughi prima a Bad Mitterndorf, in Austria, e successivamente a České Budějovice, in Boemia[1]. Tornato a Rovereto nel novembre del 1918, fin da fanciullo si appassiona alla pittura, partecipando alla sua prima mostra con un acquarello a 12 anni, nel 1927[2]. Dopo essere stato allievo di Stefano Zuech - autore dei rilievi della Campana dei Caduti a Rovereto -, scultore che tanto influì sugli esordi scultorei di Sossass nel corso degli anni Trenta, frequenta le lezioni dello scultore Egidio Girelli presso l’Accademia Cignaroli di Verona, affiancando l'attività artistica a quella di odontoiatra.

Attività scultorea[modifica | modifica wikitesto]

Livio Fausto Sossass, Busto di Tullio Baroni, 1942

Sossass inizia ad affermarsi come scultore verso la fine degli anni Trenta, partecipando a varie esposizioni sia collettive (Trento, 1939 e 1940, Rovereto, 1941[3]) che personali (Rovereto, Galleria Cortina, 1943[4]), eseguendo altresì alcune commissioni pubbliche, come il busto della medaglia d'oro al valor militare Tullio Baroni per la comunità di Sacco di Rovereto, opera oggi al Museo storico italiano della guerra[5]. Nel marzo del 1943 un anonimo redattore del quotidiano "Il Gazzettino", a seguito di una visita nello studio roveretano di Sossass, dedica un ampio approfondimento alla sua produzione artistica"[6]. L'attività scultorea prosegue nel secondo dopoguerra, anche tramite diverse commissioni pubbliche, su tutte il Leone di S. Marco (1950)[7], posto sulla facciata della Chiesa arcipretale di San Marco a Rovereto. Altre opere presenti nella Città della Quercia sono il busto del musicista Riccardo Zandonai (1952) realizzato per le scuole elementari di Borgo Sacco (ora presso l'attigua sala Acli)[8], quello di Girolamo Tartarotti (1956) già presso la Biblioteca civica Girolamo Tartarotti[9] e ora presso il Museo civico di Rovereto, un secondo busto di Zandonai (1958)[10] per la sede della banda cittadina roveretana - opere tutte caratterizzate da una certa inquietudine della materia e del modellato che infonde ai soggetti una dimensione emotiva ed intimistica -, un bassorilievo con San Giorgio e il Drago (1959) per la sede roveretana degli Scout CNGEI, un busto di don Antonio Rossaro (1962)[11] per le scuole elementari del quartiere di S. Giorgio, poi ricollocato presso la Campana dei Caduti[12], un medaglione in bronzo dedicato a mons. Virgilio Parteli (1972) presso l'Oratorio Rosmini di Rovereto[13], il bassorilievo per il Monumento agli ex internati (1973), in piazzale Orsi, di fronte alla stazione ferroviaria[14], un ritratto del poeta Alvaro Mucci (1977)[15] e uno del senatore Giovanni Spagnolli (1998)[16]. Altre opere pubbliche realizzate nel territorio lagarino sono un busto del benefattore Arminio de' Valentini (primi anni Sessanta) presso il Municipio di Calliano, un ritratto a bassorilievo di p. Antonio Bresciani (1962) murato sulla facciata della casa natia del gesuita ad Ala[17] e un busto del pittore Luigi Vicentini, realizzato nei primi anni Sessanta per l'omonima scuola elementare di Nomi.

Attività pittorica e caricaturale[modifica | modifica wikitesto]

Livio Fausto Sossass, Sulla panchina, anni Sessanta

Attorno alla metà degli anni Sessanta all’opera scultorea Livio Fausto Sossass affianca la sperimentazione pittorica, incentrata su toni emozionali ed atmosfere melanconiche sulle quali gioca un ruolo fondamentale il colore verde, timbro cromatico peculiare della sensibilità dell'artista per tutta la sua produzione pittorica. La sua ricerca si sviluppa soprattutto in mostre sul territorio trentino, sia personali[18] che collettive, come la Rassegna Segantini (Premio Transforio) ad Arco, nella quale ottiene il III Premio nell'edizione 1970[19] e una segnalazione speciale nell'edizione 1971[20], oppure la rassegna dei "Tavolettisti" a Rovereto, ove nel 1971 consegue la medaglia d'argento[21]. A cavallo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta Sossass si afferma anche fuori regione, come testimonia la partecipazione ad alcune rassegne nella capitale (Italia Arte,1968, ove ottiene il terzo riconoscimento; II Biennale Romana, 1969, nella quale riceve la medaglia d'argento; Mostra nazionale dei tavolettisti, 1969, nel corso della quale una sua opera viene segnalata; Premio Città del Sole, 1969, quest'ultima presso il Palazzo delle Esposizioni[22]). Nel 1973 Sossass diviene membro dell’Accademia tiberina di Roma, mentre l'anno successivo riceve dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone l'onorificenza di cavaliere ufficiale per meriti artistici[23]. Dal 1977 partecipa attivamente alla nascita e ai successivi eventi espositivi promossi dal GRAF (Gruppo Roveretano Arti Figurative[24]), dedicandosi fino agli anni Novanta[25] anche ad alcune mostre personali[26] e collettive sul territorio lagarino[27]. Particolarmente feconda anche l'attività d’illustratore e caricaturista, che prende forma sia in pubblicazioni di storia e anedottica locale, come Roveredo de na volta di Talieno Manfrini (1974)[28], sia soprattutto sulle pagine del giornale satirico roveretano "La Rava"[29], anche se macchiettistiche figure della Città della Quercia sono presenti anche in molte delle sue opere pittoriche[30]. Alcuni dipinti di Livio Fausto Sossass sono oggi conservati presso alcune istituzioni cittadine, come il Museo civico di Rovereto, il Museo storico italiano della guerra e le collezioni della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alberto Petrolli, Fausto Sossass scultore, "Il Comunale", IX, n. 18, dicembre 1993, p. 24
  2. ^ Catalogo della Terza esposizione d'arte decorativa per il Trentino, Veneto, Alto Adige e della Mostra dilettanti, Rovereto, Tipografia Mercurio, 1927, p. 6, n. 80
  3. ^ La personale degli artisti Costa, Martinelli e Sossass a Rovereto, "Il Gazzettino", 2 dicembre 1941, p. 4
  4. ^ Enrico Gaifas, Margotti Sossass, catalogo della mostra, Rovereto, Galleria Cortina, 7-21 marzo 1943, p. 2; Anacleto Margotti e Livio Fausto Sossass alla galleria Cortina, "Il Gazzettino", 13 marzo 1943, p. 2
  5. ^ La celebrazione del XXIII marzo a Sacco. Tullio Baroni presente!, "Il Rovere", anno II, n. 4, p. 1; Lo scoprimento del busto alla Med. d'Oro Tullio Baroni, "Il Brennero", 24 marzo 1942, p. 2
  6. ^ L.F. Sossass scultore, "Il Gazzettino", 2 marzo 1943, p. 2
  7. ^ Oggi a Rovereto è in festa per la celebrazione votiva, "Il Gazzettino", 5 agosto 1950, p. 5
  8. ^ Inaugurato nelle scuole di Sacco un busto di Riccardo Zandonai, "Alto Adige", 5 agosto 1952
  9. ^ Un busto di Tartarotti alla Biblioteca Civica. Lo realizza lo scultore Sossass, "Il Gazzettino", 5 dicembre 1956
  10. ^ La banda cittadina festeggerà la patrona, "Alto Adige", 20 novembre 1958, p. 6
  11. ^ Ricorderanno don Antonio Rossaro una scuola, una strada e un busto in bronzo, "Alto Adige", 3 gennaio 1962, p. 6; Un busto del sacerdote nella scuola di S. Giorgio, "Alto Adige", 30 gennaio 1962, p. 6
  12. ^ La Campana tra i due tralicci, "Il Gazzettino", 16 novembre 1965, p. 6
  13. ^ Costituito il comitato cittadino per le onoranze a mons. Parteli. Affidato allo scultore Sossass l'esecuzione del bronzo da collocare in S. Marco, "Alto Adige", agosto 1972; Giovanni Spagnolli, Commemorazione di Mons. Virgilio Parteli arciprete e decano di S. Marco di Rovereto, Rovereto, s.e., ottobre 1972
  14. ^ Inaugurato il monumento ai Caduti di prigionia, "Alto Adige", 16 ottobre 1973, p. 7; A Forni Avoltri e a Rovereto l'A.N.E.I. chiude degnamente il Trentennale, "Bollettino ufficiale dell'Associazione nazionale ex internati", a. 23, n. 7, novembre-dicembre 1973; Alvaro Mucci, Trent'anni fa. 8 settembre 1943, in "Perché Cristo regni. Bollettino interparrocchiale", n. 9, settembre 1973, pp. 8-10
  15. ^ Una serata ai 'Virgulti' in onore di Alvaro Mucci, "Alto Adige", 7 giugno 1977
  16. ^ Nel ricordo di Spagnolli. Opera in bronzo di Sossass nella sala dell'Asm, "L'Adige", 3 giugno 1998, p. 34
  17. ^ Gaetano Bazzoli et al., Nel centenario di padre Antonio Bresciani, supplemento a "I quattro vicariati" n. 12, dicembre 1962; Guido Mattei, Un medaglione in bronzo sulla casa di Antonio Bresciani, "L'Adige", 27 settembre 1962, p. 8
  18. ^ Livio Fausto Sossass. Personale di scultura e pittura, Rovereto, cond. Venezia, Salone SAT, 18 marzo- 2 aprile 1967, testo introduttivo di Talieno Manfrini; Sossass, a cura della Galleria bottega d'arte A. Pancheri di Rovereto, Albergo Lago di Cei, 2-20 agosto 1969, catalogo con testo introduttivo di Maria Chiesa
  19. ^ Premio di pittura 'Giovanni Segantini', "Alto Adige", 14 agosto 1970
  20. ^ Quattrocento i quadri al Premio Transforio, "Alto Adige", 8 giugno 1971, p. 8
  21. ^ La mostra dei tavolettisti inaugurata al Circolo roveretano, "Il Gazzettino", 5 maggio 1971, p. 6
  22. ^ Accademia Campanella (a cura di), IV Mostra Internazionale d'arte contemporanea Città del Sole, catalogo della mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1-15 dicembre 1969, Roma, Lo Faro Editore, 1969, p. 109
  23. ^ Onorificenza, in "Alto Adige", 28 aprile 1974, p. 8
  24. ^ E' nato il GRAF. Mostra in corso, "L'Adige", 10 maggio 1977, p. 9; GRAF (a cura di), 1ª mostra collettiva Gruppo Roveretano Arti Figurative, catalogo della mostra, Rovereto, Azienda del turismo, 30 aprile - 15 maggio 1977, Rovereto, GRAF, 1977
  25. ^ Collettiva di pittori roveretani a 'Le due spine', "L'Adige", 29 ottobre 1991, p. 22
  26. ^ Mario Cossali, Livio Sossass un impasto creativo originale e trepidante, "L'Adige", 15 maggio 1983, p. 12
  27. ^ Grande successo del Premio Lasta. Pittura all'aperto a Villa, "Alto Adige", 23 settembre 1978, p. 4
  28. ^ 'Roveredo de na volta' libro strenna del 1974, "Alto Adige", 8 dicembre 1974
  29. ^ Caricature di Livio Fausto Sossass per "La Rava" su Internet Archive
  30. ^ Mario Cossali, La vecchia città e una memoria monella nell'opera di Sossass, "Alto Adige", 14 maggio 1989, p. 19

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L.F. Sossass scultore, "Il Gazzettino", 2 marzo 1943, p. 2
  • Mario Cossali, Artisti a Rovereto: il pittore-scultore Fausto Sossass. Malinconia, rabbia e ironia i filtri per capire la vita, "Alto Adige", 29 agosto 1982
  • Luigi Dal Ri, Un artista lagarino: Livio Sossass, "Il Comunale", II, n. 1, luglio 1986, pp. 44-47
  • Mario Cossali, Viaggi nel verde e magici ritorni all'origine di tutto, "Alto Adige", 2 novembre 1991, p. 23
  • Alberto Petrolli, Fausto Sossass scultore, "Il Comunale", IX, n. 18, dicembre 1993, pp. 21-24
  • Mario Cossali, L'impronta di Sossass. Ieri i funerali di un personaggio e di un artista, "L'Adige", 7 febbraio 2001, p. 34
  • Duccio Dogheria, Giorgia Sossass, Un artista da riscoprire: Livio Fausto Sossass. La storia, il linguaggio, le opere, in "UCT-Uomo Città Territorio", XXVIII, n. 335, novembre 2003, pp. 43-44

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]