Livio Duce
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Livio Duce | |
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Nascita | Ventimiglia, 5 dicembre 1897 |
Morte | Montagne dell'Attica (Grecia), 24 settembre 1943 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Arma dei Carabinieri |
Grado | Maggiore |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Fonte [1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Livio Duce (Ventimiglia, 5 dicembre 1897 – Montagne dell'Attica, 24 settembre 1943) è stato un militare italiano, maggiore dell'Arma dei Carabinieri, insignito di medaglia d'oro al valor militare.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
«Comandante di battaglione carabinieri in territorio d'occupazione, caduto in una imboscata con una piccola colonna e circondato da soverchianti forze nemiche opponeva, benché ferito, accanita ed eroica resistenza imponendosi all'ammirazione degli stessi avversari, finché, ferito una seconda volta, sopraffatti e caduti quasi tutti i componenti della colonna, veniva catturato. Sottoposto ad indicibili sevizie materiali e morali, rifiutava sdegnosamente l'offerta di aver salva la vita a patto di sottoscrivere falsa dichiarazione atta a trarre in inganno altri reparti italiani. Appreso che un compagno di prigionia era stato fucilato dichiarava che, se gli fosse toccata la stessa sorte, avrebbe saputo morire da ""Italiano e da Carabiniere "". Condotto al luogo del supplizio manteneva col suo contegno fede alla promessa, finché cadeva fulminato dal piombo del nemico che ne aveva soppresso il corpo ma non piegato lo spirito. Ammirevole esempio di virile coraggio e di elette virtù militari.»
— Montagne dell'Attica,13 agosto - 24 settembre 1943.
— D.P.R. 6 febbraio 1951.
— Montagne dell'Attica,13 agosto - 24 settembre 1943.
— D.P.R. 6 febbraio 1951.
«Sotto il fuoco della fucileria nemica e dove più intenso era il bombardamento degli aerei, sprezzante del pericolo fu di ammirevole esempio ai combattenti per coraggio ed alto sentimento del dovere. Col suo ardire cooperò efficacemente ad impedire che due carri armati temporaneamente immobilizzati cadessero in mano al nemico.»
— Fronte di Guadalajara (Spagna), 8-9-12-22 marzo 1937.
— Regio Decreto 7 ottobre 1937[1]
— Fronte di Guadalajara (Spagna), 8-9-12-22 marzo 1937.
— Regio Decreto 7 ottobre 1937[1]
«Caduto gravemente ferito un suo dipendente, con l'aiuto di un militare, riusciva a trasportarlo al posto di medicazione, incurante del fuoco nemico che batteva intensamente la strada da percorrere. In successiva azione bellica, malgrado fosse fatto segno a colpi di fucile, continuava la pericolosa opera di rastrellamento di nuclei armati, in zona circondata, ma non ancora occupata dalle nostre truppe.»
— Santander -14-18 agosto 1937[2]
— Santander -14-18 agosto 1937[2]
Alla memoria del Maggiore Livio Duce è stata intitolata la caserma che ospita il comando compagnia carabinieri di Ventimiglia, sua città natale, e la sezione dell'associazione nazionale carabinieri di Venezia[3].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bollettino Ufficiale dei Carabinieri Reali 1939, pag.433.
- ^ Bollettino Ufficiale dei Carabinieri Reali 1939, pag.607.
- ^ http://www.provincia.venezia.it/contenuto/associazione-nazionale-carabinieri-sezione-magg-livio-duce-10-07-13.html
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Livio Duce, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- Scheda su carabinieri.it, su carabinieri.it.
- Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.