Lisa Demetz

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Lisa Demetz
Lisa Demetz nel 2011
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 164 cm
Peso 54 kg
Salto con gli sci
Squadra Esercito
Termine carriera 2014
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali juniores 1 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Lisa Demetz (Bolzano, 21 maggio 1989) è un'ex saltatrice con gli sci italiana.

Tra le prime atlete a praticare il salto con gli sci in Italia, ha fatto parte della nazionale italiana per oltre un decennio (dai primi anni 2000 fino al ritiro[1]). È stata la prima saltatrice italiana a conquistare risultati di prestigio in campo internazionale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originaria di Ortisei[3], dopo aver provato vari sport (tra cui il pattinaggio di figura), si avvicinò al salto con gli sci nel 2002, accogliendo l'invito dell'allenatore Romed Moroder dello Sci Club Gardena, che in quel tempo si era messo al lavoro per costituire la prima squadra nazionale femminile di tale disciplina e aveva notato la sua abitudine a sciare fuoripista. Si formò agonisticamente nelle file di tale club, nonché al ginnasio sportivo di Stams, in Austria.

Il debutto in Coppa Continentale (a quel tempo massima competizione femminile di salto, dato che la Coppa del Mondo fu istituita nella stagione 2012) avvenne nel 2004. Tre anni dopo conquistò l'oro ai Mondiali juniores di Tarvisio 2007 nella gara individuale da trampolino HS100. Sempre nel 2007 divenne la prima saltatrice italiana ad essere ammessa in un corpo sportivo militare, il C.S. Esercito.

Nel 2009 ottenne il primo - e unico - successo in Coppa Continentale, nella tappa di Dobbiaco su trampolino HS100. In Coppa del Mondo esordì nella gara inaugurale del 3 dicembre 2011 sul trampolino Lysgårdsbakken di Lillehammer (18ª); nella seconda prova a Hinterzarten, il 7 gennaio 2012, si piazzò 3ª, conquistando il suo unico podio in carriera, nonché il primo di un'atleta italiana in Coppa del Mondo.

In carriera prese parte a due edizioni dei Campionati mondiali, con un 13º posto conquistato a Oslo-Holmenkollen 2011 come miglior risultato.

A fine 2012 subì un grave infortunio in gara a Lillehammer, che la costrinse a fermarsi fino ad aprile 2013. Nel periodo di stop fu tra l'altro telecronista per Rai Sport delle gare di salto ai mondiali di sci nordico in Val di Fiemme 2013.

Dopo essere guarita e rientrata in competizione, non riuscì a ritornare competitiva. Dopo alcune gare mediocri e la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Sochi 2014, ottenne dalla FISI il permesso di tornare ad allenarsi con Romed Moroder, il quale la convinse a non ritirarsi. Il prosieguo di stagione tuttavia non fu positivo: l'atleta riferì di essere oggetto di ostilità da parte dello staff tecnico e di aver dovuto pagare di tasca propria le trasferte di gara, sicché nell'estate 2014 decise di chiudere la sua carriera[2][4].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali juniores[modifica | modifica wikitesto]

Universiadi[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 22ª nel 2012
  • 1 podio:
    • 1 terzo posto

Coppa Continentale[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 6ª nel 2006
  • 5 podi:
    • 1 vittoria
    • 3 secondi posti
    • 1 terzo posto

Coppa Continentale - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Nazione Trampolino
21 gennaio 2009 Dobbiaco Bandiera dell'Italia Italia Sulzenhof HS74

Campionati italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lisa Demetz Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive. - ladiesskijumping.com
  2. ^ a b È finita la bella favola delle ragazze del salto - Alto Adige - 1º ottobre 2014, su altoadige.gelocal.it. URL consultato il 10 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2014).
  3. ^ a b Scheda FISI, su fisi.org. URL consultato il 17 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2014).
  4. ^ Lisa Demetz si ritira: “Mi hanno ferita al cuore trattandomi da indesiderata” - NeveItalia.it, su neveitalia.it. URL consultato l'8 settembre 2014.

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