Lina Cecchini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lina Cecchini

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato30 ottobre 1952 –
24 giugno 1953
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Democristiano
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDC
Titolo di studiolaurea in filosofia
Professioneinsegnante

Lina Cecchini (Reggio Emilia, 3 maggio 1906Reggio Emilia, 23 gennaio 1997) è stata una politica e partigiana italiana, subentrata alla Camera nel 1952 a Giuseppe Dossetti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovane universitaria studentessa di filosofia, si iscrive alla FUCI e ad Azione Cattolica. Docente di pedagogia dal 1937 presso l'istituto magistrale "Principessa di Napoli" della sua città natale, si schiera apertamente contro l'emanazione delle leggi razziali fasciste del 1938. Quell'anno manifestò la sua opposizione alle leggi razziali accompagnando alla stazione il suo preside che era stato sospeso dall'incarico perché colpevole di essere di origine ebrea.[1] In quegli anni organizza incontri femminili di protesta antifascista a cui partecipa anche Nilde Iotti, sua studentessa.[2]

Nel 1943 entra attivamente nell'organizzazione della Resistenza italiana partecipando alle attività delle Brigate Fiamme Verdi, attivandosi al termine del conflitto insieme all'amico Giuseppe Dossetti per ricostituire il partito della Democrazia Cristiana. Consigliera comunale di Reggio Emilia, viene candidata alle elezioni del 1948, non risultando inizialmente eletta[3]; diventa poi deputata il 30 ottobre 1952 dopo le dimissioni di Giuseppe Dossetti. Ricandidata nella tornata elettorale successiva, non viene eletta.[4]

Muore all'età di 90 anni, il 23 gennaio 1997.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luisa Lama, Nilde Iotti, Donzelli, ISBN 9788868432935.
  2. ^ Lina Cecchini, su comune.re.it. URL consultato il 09/09/19.
  3. ^ Elisabetta Salvini, Ada e le altre. Donne cattoliche tra fascismo e democrazia, FrancoAngeli, 2013, p. 256, ISBN 9788820454616.
  4. ^ Danilo Morini, Morirò democristiano: (il più tardi possibile), Imprimatur, 2015, ISBN 9788868303303.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]