Leptomys signatus

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Leptomys signatus
Immagine di Leptomys signatus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereLeptomys
SpecieL.signatus
Nomenclatura binomiale
Leptomys signatus
Tate & Archbold, 1938

Leptomys signatus (Tate & Archbold, 1938) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico della Nuova Guinea.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 140 e 155 mm, la lunghezza della coda tra 143 e 155 mm, la lunghezza del piede tra 36 e 45 mm, la lunghezza delle orecchie tra 19 e 21,5 mm e un peso fino a 80 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta, soffice, densa e vellutata. Le parti superiori sono grigio-giallastre, mentre le parti ventrali sono bianche. Sulla fronte è presente una chiazza allungata biancastra. La coda è lunga come la testa e il corpo, uniformemente scura con l'estremità bianca.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nel basso corso del fiume Fly, Nuova Guinea centro-meridionale.

Vive nelle foreste collinari o su formazioni carsiche fino a 1.400 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la mancanza di reali minacce, classifica L.signatus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Leary, T., Singadan, R., Menzies, J., Helgen, K., Wright, D., Allison, A. & Aplin, K. 2008, Leptomys signatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Leptomys signatus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Flannery, 1995.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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