Le notti del terrore

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Le notti del terrore
Una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1981
Durata85 min
Genereorrore
RegiaAndrea Bianchi
SceneggiaturaPiero Regnoli
ProduttoreGabriele Crisanti
Casa di produzioneEsteban Cinematografica
Distribuzione in italianoStefano Film
FotografiaGianfranco Maioletti
Effetti specialiGino De Rossi
MusicheElsio Mancuso, Berto Pisano
TruccoRosario Prestopino
Interpreti e personaggi

Le notti del terrore è un film del 1981, diretto da Andrea Bianchi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un archeologo, involontariamente, resuscita un'orda di zombi etruschi. Subito gli etruschi lo catturano e lo uccidono trasformandolo in uno di loro.

I non morti, affamati di carne umana, si dirigono verso un lussuoso palazzo, ove un gruppo di persone tra studenti e amici dell'archeologo lo stanno attendendo per sapere le novità dei suoi scavi. Quando gli etruschi giungono alla villa e cominciano ad attaccare i presenti, questi dovranno ingaggiare un violento combattimento per sfuggirgli. I sopravvissuti si mettono in salvo all'alba e trovano rifugio in un monastero, in realtà una trappola organizzata dagli zombi che, travestiti da frati, catturano e uccidono il gruppetto.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Gli interni sono stati ricreati presso gli studi De Paolis di Roma. Alcune riprese esterne, invece, furono realizzate a Frascati.

Pietro Barzocchini recita la parte di un bambino capriccioso. L'attore, in realtà, soffre di nanismo e fu appositamente scritturato per alcune scene softcore.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Uscito nelle sale italiane il 9 luglio del 1981, il film venne esportato all'estero, dove è conosciuto col titolo internazionale Burial ground.

Venne vietato ai minori di 18 anni, a causa di alcune sequenza splatter.

La CG Entertainment lo ha riproposto, a distanza di anni, in versione rimasterizzata.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

La rivista Nocturno lo recensisce come un film «istantaneo, girato all’impronta e che trova la sua ragion d’essere nel cuore della stagione zombofila».[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le notti del terrore, su nocturno.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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