Le affinità elettive (miniserie televisiva)

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Le affinità elettive
Titolo originaleLe affinità elettive
PaeseItalia
Anno1979
Formatominiserie TV
Generedrammatico
Durata210 min. (complessiva)
Lingua originaleitaliano
Rapporto1.33:1
Crediti
RegiaGianni Amico
Soggettodal romanzo omonimo di Wolfgang Goethe
SceneggiaturaGianni Amico, Italo Alighiero Chiusano, Marco Melani
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaTonino Nardi
MontaggioRoberto Perpignani
MusicheNicola Samale, Giuseppe Mazzuca
ScenografiaGiorgio Bertolini
CostumiLina Nerli Taviani
TruccoManlio Rocchetti
ProduttoreFrancesco Orefici
Casa di produzioneIstituto Luce, Rai - Radiotelevisione Italiana
Prima visione
Dal25 febbraio 1979
Al4 marzo 1979
Rete televisivaRete Uno

Le affinità elettive è una miniserie televisiva trasmessa in tre puntate nel 1979 dalla Rete Uno, diretto da Gianni Amico e interpretato da Francesca Archibugi, Veronica Lazar, Nino Castelnuovo e Paolo Graziosi. È la prima trasposizione italiana del romanzo omonimo di Wolfgang Goethe.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Edoardo e Carlotta, due coniugi in età matura che vivono nella loro ricca tenuta di campagna, vengono turbati dall'arrivo del Capitano, vecchio amico di Edoardo, chiamato a ristrutturare la villa, lavori voluti da Carlotta. Dal collegio giunge anche Ottilia, giovane figliastra di Carlotta. I quattro vivono in amicizia, ma Ottilia, bella e maliziosa, attrae Edoardo che con lei tenta di rivivere una giovinezza ormai perduta. Anche Carlotta, però, non è indenne al fascino del Capitano. Ma mentre questi ultimi vivono razionalmente il loro rapporto, Edoardo e Ottilia vengono travolti dalla passione amorosa. Dopo la posa della prima pietra del nuovo padiglione estivo fatto costruire in prossimità delle rive del fiume, il Capitano decide di abbandonare gli amici poiché chiamato a nuovi incarichi in città, sostituito da un giovane architetto il quale, ignaro di tutto, comincia a fare una corte discreta a Ottilia, mentre Edoardo deve partire per la guerra.

Qualche tempo dopo, Carlotta si accorge di essere incinta dell'amante, e dopo la nascita il bambino, chiamato Ottone, viene fatto passare come figlio di Edoardo per salvaguardare il matrimonio. Ottilia rimane con lei per assisterla e un giorno, mentre accudisce Ottone, viene raggiunta da Edoardo rientrato vittorioso dalle battaglie sostenute il quale si accorge, grazie alla straordinaria somiglianza, che Ottone in realtà è figlio suo. Ottilia, sconvolta dalla rivelazione, quando si accinge a tornare alla villa in barca si fa sfuggire dalle mani il bambino che annega nel fiume. Carlotta, distrutta dall'accaduto, costringe Ottilia a trasferirsi presso una amica, ma lei, addossandosi tutte le colpe, si lascia morire di inedia e, subito dopo, anche Edoardo trova la morte per un colpo apoplettico. Compiuta la tragedia, il Capitano aiuta Carlotta a seppellire insieme i tre sventurati prima di lasciarla da sola per sempre nella villa.

Luoghi di ripresa[modifica | modifica wikitesto]

La miniserie venne girata ad Appiano, nel Sud Tirolo. Gli interni vennero girati nel Castel Ganda, Castel Thalegg e nel Castel Englaro.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]