Laura Morera

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Laura Morera nel 2007

Laura Morera (Madrid, 6 novembre 1977) è un'ex ballerina spagnola, prima ballerina del Royal Ballet dal 2007 al 2023.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laura Morera è nata a Madrid, dove ha iniziato a prendere lezioni di danza prima di essere ammessa alla Royal Ballet School all'età di undici anni.[1] Nel 1995 si è unita al Royal Ballet come ballerina di fila, per poi essere promossa al rango di solista nel 1999, prima solista nel 2002 e infine prima ballerina nel 2007.[2]

Acclamata interprete dell'opera di Kenneth MacMillan e Frederick Ashton, nei suoi ventisette anni con il Royal Ballet ha danzato in molti dei grandi ruoli femminili del repertorio della compagnia, tra cui Diana in Sylvia (Ashton), Effie ne La Sylphide (Bournonville), Tatiana in Onegin (Cranko), Gamzatti ne La Bayadère (Makarova), la fata confetto ne Lo schiaccianoci (Wright), Kitri in Don Chisciotte (Petipa), Marie Larisch e Maria Vetsera in Mayerling (MacMillan), Natalia Petrovna in A Month in the Country (Ashton), Titania in The Dream (Ashton) e le eponime protagoniste di Giselle (Wright), Cenerentola (Ashton), Manon (MacMillan) e Anastasia (MacMillan). Inoltre ha danzato coreografie di George Balanchine, William Forsythe, Wayne McGregor, Liam Scarlett e Jerome Robbins.[3][4]

Particolarmente apprezzata è stata la sua performance nel ruolo di Lise ne La Fille mal gardée nel 2015, per cui ha vinto il Critics’ Circle National Dance Award.[5] Nel dicembre del 2021, dopo una rappresentazione di Giselle accanto a Federico Bonelli, il direttore artistico Kevin O'Hare ha consegnato a Morera la medaglia d'argento del Royal Ballet per festeggiare i suoi venticinque anni nella compagnia.[6] Dopo 27 anni con la compagnia (15 dei quali come prima ballerina), Morera ha danzato per l'ultima volta al Covent Garden il 16 giugno 2023, interpretando Anna Anderson nell'Anastasia di MacMillan.[7][8] L'addio definitivo alle scene è avvenuto il mese più tardi con una rappresentazione di A Month in the Country durante una tournée giapponese del Royal Ballet.[9] Dopo il ritiro dalle scene continua a lavorare con la compagnia in veste di répétiteur ed esperta dell'opera di MacMillan.[10][11]

È sposata con Justin Meissner, ex ballerino del Royal Ballet.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ES) Celia Maza, La sucesora de Tamara Rojo: «No soy tan ambiciosa como ella», su La Razón, 11 dicembre 2013. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  2. ^ (EN) Zoe Paskett, The stars of the Royal Ballet on the roles they dream of dancing, su standard.co.uk, 29 aprile 2020. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  3. ^ The Nutcracker/Laura Morera, Royal Opera House, London — ‘Radiant’, in Financial Times, 17 dicembre 2016. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) Scènes de ballet/ A Month in the Country/ Rhapsody review – an outstanding Ashton triple bill, su the Guardian, 1º maggio 2022. URL consultato il 20 maggio 2022.
  5. ^ (EN) National Dance awards: Rosie Kay and Crystal Pite lead the charge, su the Guardian, 25 gennaio 2016. URL consultato il 10 gennaio 2022.
  6. ^ https://static.roh.org.uk/digital/cast-sheets/Giselle/3.12.21-Giselle-v1.pdf?_ga=2.183828774.1208174690.1641749060-974810701.1627318982
  7. ^ (EN) Laura Morera end-of-career interview, su Culture Whisper. URL consultato il 18 giugno 2023.
  8. ^ (EN) David Jays, Royal Ballet triple bill review – a fascinatingly icy Wayne McGregor premiere, in The Guardian, 11 giugno 2023. URL consultato il 18 giugno 2023.
  9. ^ Laura Morera to retire as Principal dancer of The Royal Ballet after 27 years, su www.roh.org.uk. URL consultato il 10 marzo 2023.
  10. ^ (EN) Stephi Wild, Laura Morera Retires as a Principal Dancer After 27 Years, su BroadwayWorld.com. URL consultato il 10 marzo 2023.
  11. ^ The Royal Ballet announces Company promotions, new joiners and leavers, su www.roh.org.uk. URL consultato il 6 luglio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2151594428405352779 · LCCN (ENno2018173437 · GND (DE1073274314 · J9U (ENHE987007398674505171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2018173437