Laura Dubini

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Laura Dubini (1º aprile 1947Milano, 10 marzo 2007) è stata una giornalista italiana, specializzata nella moda e in musica classica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente ad una famiglia di industriali lombardi, "privilegiata per nascita, educazione e anche per bellezza, precisa e infaticabile",[1] giornalista del Corriere della Sera a partire dagli anni settanta, si occupò di moda per moltissimi anni e solo successivamente approdò alla redazione spettacoli scrivendo di musica classica e operistica, la grande passione della sua vita.[2]

Ammalata di tumore fin dal 1989, rimase a lavorare per il Corriere nonostante l'impegno lavorativo le togliesse molte energie. Il 6 giugno 2006 annunciò con una lettera al giornale che si stava sottoponendo ad una nuova, faticosissima, cura sperimentale, al punto da definirsi con gli amici "Laura bionica".[3] Seguita da Umberto Veronesi, fu più volte testimonial in tv della sua malattia.

Sempre nel 2006 vinse il Premio Ischia per il giornalismo[4] e si impegnò in alcune battaglie in favore della libertà di ricerca scientifica.

Morì a Milano la notte del 10 marzo 2007, 22 giorni prima del suo 60º compleanno, a causa di un tumore.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Il corredino, Milano, Guide pratiche della BUR, Rizzoli, 1976
  • La casa all'uncinetto. Dalla tovaglia al copriletto e alla tenda. Tanti lavori per soggiorno, angolo pranzo, camera da letto, stanza dei bambini, bagno, cucina (con: Nunzia Monanni), Guide pratiche della BUR, Rizzoli, Milano, 1978
  • Il grande libro dei punti. Ferri, uncinetto (con: Roberto Cagliari e Nunzia Monanni), Guide pratiche della BUR, Rizzoli, Milano, 1980

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Isabella Bossi Fedrigotti, L'eleganza low profile di Laura, Corriere della Sera, 1 ottobre 2013, p. 6
  2. ^ Laura Dubini, su musicaprogetto.org, marzo 2012. URL consultato il 12 aprile 2019.
  3. ^ Melania Rizzoli, op. cit., pp. 178-180
  4. ^ Premio Ischia, albo d'oro, su premioischia.it. URL consultato il 12 aprile 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Melania Rizzoli, Perché proprio a me? Come ho vinto la mia battaglia, Milano, Sperling & Kupfer, 2009