Largo Consumo

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Largo Consumo è una rivista italiana di economia e marketing, fondata nel 1980 da Pier Carlo Garosci.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce per opera dell'editore torinese Pier Carlo Garosci, figlio del Giorgio Garosci già fondatore nel 1959 assieme al bergamasco Emilio Lombardini e ad altri grossisti[1] del Consorzio Vègè, prima struttura d'acquisto comune centralizzata costituita in Italia; oltre che uno degli importatori del modello di supermercato all'americana.[2] Le licenze del Gruppo Garosci verranno vendute prima a Standa nel corso del 1970 e successivamente riacquistate dai Garosci che le cedettero nuovamente a Carrefour nel 1992 (nella fase di polarizzazione della distribuzione) tramite il partner francese Promodès.
Sulla base di questa esperienza familiare Garosci vide nello sviluppo della distribuzione un potenziale pubblico, interessato ad informarsi sulle dinamiche che intercorrono tra l'industria fornitrice e i moderni canali di vendita. L'iniziativa editoriale esordì così nel 1970 con il mensile Cash and Carry un titolo che, benché rimanga l'originale prova in Italia di editoria rivolta al trade moderno, e sebbene prendesse il nome dal canale commerciale che allora rappresentava il massimo grado di attualità, non rispecchiava la rapida evoluzione dello scenario distributivo:

«In definitiva, i compartimenti stagni tra ingrosso e dettaglio venivano progressivamente cadendo sul piano dei criteri operativi e gestionali; così come venivano cadendo le separazioni di natura merceologica e tecnica tra prodotti alimentari e non alimentari, cedendo il passo ad un più ampio e omogeneo concetto di “largo consumo”.»


Un concetto preponderante nel progetto editoriale di Garosci tanto da convincerlo ad adottarlo nel 1980 per titolare la nuova testata, col significato di trattare senza eccezioni la complessità dei rapporti tra i settori produttivi, il commercio moderno e i consumatori[3].

La "quarta di copertina" del fascicolo 12/80, l'ultimo di Cash and Carry. Dal numero successivo la testata sarà Largo Consumo

La rivista fu la prima in Italia a rivolgersi al pubblico di operatori con un linguaggio di marketing, contribuendo alla crescita della cultura economica in un momento di forte cambiamento della società. Uscendo dagli anni di piombo, infatti, si inaugurava una fase di forte espansione economica spinta dall'aumento della produttività e dei consumi, sostenuti dalla pubblicità televisiva che ampliava i propri confini con il termine del monopolio Rai e la nascita della televisione commerciale[4].
Riportando le esperienze pionieristiche dei retailer, Largo Consumo cominciò in quegli anni a descrivere le nuove reti commerciali e le aziende fornitrici di beni e servizi collegati facendole dialogare tra loro; spesso anticipando tematiche divenute poi centrali nell'analisi del mercato e codificando espressamente un concetto – il largo consumo appunto – allora non ancora iscritto nel linguaggio comune.

Nel 1994 l'ex direttore responsabile Enrico Facchini, con altri giornalisti fuoriusciti dalla redazione di Via Bodoni, darà vita allo spin-off Mark Up; edito inizialmente Gruppo Quasar, da allora questa testata ha vissuto numerose cessioni, al gruppo De Agostini, poi a Seat Pagine Gialle, al gruppo Il Sole 24 ORE Business Media e oggi a Tecniche Nuove.

Contenuti e caratteristiche editoriali[modifica | modifica wikitesto]

"Identifica i prodotti e comunica i mercati"

La rivista osserva il mercato dei beni di consumo volgendosi all'integrazione merceologica e alla multicanalità.
È suddivisa in sezioni che ricalcano le fasi della filiera: Tendenze & Scenari, Produzione, Distribuzione, Ristorazione, Consumatori, Comunicazione, Imballaggio, Logistica, Risorse Umane, Finanza, Ambiente, Energia. La foliazione media a fascicolo è di circa 150 pagine.

L'impostazione sobria e rigorosa è improntata alla documentazione (ogni fascicolo riporta pressappoco 1400-1500 citati tra aziende, nomi, marchi, ecc. ed in media un elemento grafico a pagina), requisito che ha concorso qualificare nel tempo la rivista come un reputato strumento di lavoro.


La periodicità è mensile e la distribuzione in Italia e all'estero su abbonamento cartaceo ed elettronico.
Gli utilizzatori corrispondono ai contenuti trattati:

  • Industria (agroalimentare - grocery non alimentare – tessile, calzature, pelletteria – beni durevoli).
  • Distribuzione (GDO – specializzati - centri commerciali - outlet - Horeca - ingrosso moderno – Vendingfranchising - E-commerce).
  • Servizi collegati (agenzie - consulenza e ricerca – formazione - sistemi, attrezzature e impianti – packaging e brand identity – logistica – fiere).

Periodicamente contiene in allegato i supplementi annuali tematici:

  • Mercato & Imprese, opinioni e prospettive dall'industria del largo consumo.
  • Pianeta Distribuzione, rapporto annuale sul grande dettaglio internazionale.
  • Mercato Italia, analisi mercatistico finanziaria sullo stato dell'industria nazionale.

Propone inoltre la testata I Percorsi di Lettura, rassegne stampa che raccolgono il pubblicato biennale della rivista e i suoi supplementi relativo ad uno specifico argomento.

Editore[modifica | modifica wikitesto]

La rivista e i suoi supplementi sono editi a Milano per i tipi della società indipendente Editoriale Largo Consumo srl.

Fin dalla sua fondazione la proprietà della testata è della famiglia Garosci, che ne detta anche la linea editoriale.

Estero[modifica | modifica wikitesto]

Le principali pubblicazioni omologhe in Europa sono:

  • Nel Regno Unito il settimanale The Grocer sorto nel 1862.
  • In Germania il bisettimanale Lebensmittel-Zeitung (altrimenti "LZ"), pubblicato dal 1948.
  • In Francia il settimanale Libre Service Actualités (altrimenti "LSA"), nato nel 1958.
  • In Belgio il mensile Distribution d'Aujourd'hui, apparso nel 1960.
  • In Spagna il bisettimanale Distribucion Actualidad, edito dagli anni ottanta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Furono Giorgio Garosci ed Emilio Lombardini insieme a Claudio Visco Gilardi, Renzo Revello (direttore della Magazzini Ferrero di Alba) e altri 16 grossisti di tutt'Italia a promuovere il 15 marzo 1959 la Vègè Italiana - Unione Volontaria tra grossisti e dettaglianti dell'alimentazione per lo sviluppo delle vendite (sede in Via Posta 10 a Milano, primo presidente Lombardini, primo direttore Di Geronimo).
  2. ^ Il 10 febbraio 1959 viene inaugurato in via Tunisi 124 a Torino il primo supermercato Garosci, uno dei primissimi in Italia. L'antesignano fu Standa, che in un reparto del grande magazzino di via Diaz a Napoli ampliò nel 1956 l'offerta merceologica all'alimentare. Mentre furono i Rockfeller, nel 1957, ad aprire il primo supermercato propriamente detto, con il punto vendita della Supermarkets Italiani S.p.A. (futura Esselunga) in viale Regina Giovanna a Milano.
  3. ^ Per rafforzare questo significato dal gennaio 1981 al marzo 1983 la testata fu, più precisamente, Largo Consumo Multicanale.
  4. ^ Su iniziativa di un gruppo di amici guidati da Giuseppe Sacchi, nel 1971 nasce Telebiella, la tv via cavo che pose fine al monopolio televisivo della Rai, avviando la rivoluzione dell'etere in Italia (Franco A. Fava, 2008)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emanuela Scarpellini, Comprare all'americana. Le origini della rivoluzione commerciale in Italia 1945-1971, Bologna, Il Mulino, 2001. ISBN 9788815082244.
  • Nicola Dante Basile e Riccardo Garosci, Commercio e grande distribuzione. La sfida del 2000, Milano, Il Sole 24 Ore Libri, 1995
  • Franco A. Fava e Riccardo Garosci, C'era una volta il supermarket ...e c'è ancora. Cinquant'anni di supermercati in Italia: sociologia dei consumi che cambiano, Milano, Sperling & Kupfer, 2008. ISBN 9788820045029.
  • VéGé (Milano, 1979). VéGé 1959-1979, un impulso alla ripresa economica del paese. Press Release.
  • VéGè (Milano, 1989). VéGé 1959-1989, trent'anni di cambiamenti per fedeltà al consumatore. Press Release.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Editoria:

Mondo del largo consumo:

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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