Lafif Lakhdar

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Lafif Lakhdar, scritto anche Al-Afif Al-Akhdar o Afif Lakhdar (Maktar, 6 aprile 193422 luglio 2013), è stato un giornalista e intellettuale tunisino.

Biograpia[modifica | modifica wikitesto]

Lafif Lakhdar nacque in una famiglia poverissima. Dopo la scuola coranica frequentò l'Universita Zeitouna a Tunisi e divenne avvocato nel 1957. Nel 1961 si trasferì a Parigi poi ad Algeri, dove fu il consigliere del presidente Ben Bella. Nel 1965 ritornò in Europa, per poi trasferirsi a Beirut; rimane nel Medio Oriente negli anni 1970. Dopo il 1979 risiede a Parigi[1].

Ha partecipato al debatto sull'evoluzione del diritto islamico e sulla separazione dei poteri religioso e politico[2]. Giornalista, ha lavorato per Al-Hayat (1997-2002), Al-Quds al-Arabi, e per il magazine online Elaph. Con il filosofo Mohammed Arkoun ha partecipato al programma Aladin dell'UNESCO, che lavora alla diffusione di documenti storici sulla storia dell'Olocausto[3].

Libri[modifica | modifica wikitesto]

  • The Position on Religion, Dar al-Tali'a, Beyrouth, 1972.
  • L'organisation moderne, Dar Al-Tali'a, Beyrouth, 1972.
  • Mohamed Abd El Motaleb Al Houni, L'impasse arabe. Les Arabes face à la nouvelle stratégie américaine, (préface de L. Lakhdar), Paris, L'Harmattan, 2004 (ISBN 978-2747570411)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Articolo « The Arab Spinoza », Haaretz, 17 mars 2006 : Copia archiviata, su artsci.wustl.edu. URL consultato l'8 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2011). [archive]
  2. ^ Courrier international n°809 del 4 maggio 2006, p. 36-43.
  3. ^ http://projetaladin.org/en/launch-conference-1.html Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. [archive]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Shaker Al-Nabulsi, The Devil's Advocate : A Study of Al-Afif Al-Akhdar's Thought, Beyrouth, Arab Institute for Research & Publishing, 2005 (ISBN 9953-36-791-4)
  • Ida Lichter, Muslim Women Reformers: Inspiring Voices against oppression, Prometheus Books, 2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305213561 · ISNI (EN0000 0004 1895 6860 · LCCN (ENnr91019274 · GND (DE1082000833 · BNF (FRcb17165955h (data) · J9U (ENHE987007514970905171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr91019274
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