La mia diabolica amica

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La mia diabolica amica
Titolo originaleMeine teuflisch gute Freundin
Lingua originaletedesco
Paese di produzioneGermania
Anno2018
Durata99 minuti
Generecommedia, fantastico
RegiaMarco Petry
Soggettodal romanzo How to be really bad di Hortense Ullrich
SceneggiaturaMarco Petry e Rochus Hahn
ProduttoreSolveig Fina, Helge Sasse, Sonja Ewers
FotografiaStephan Schuh
MontaggioMartin Wolf
Interpreti e personaggi

La mia diabolica amica (Meine teuflisch gute Freundin) è un film del 2018 diretto da Marco Petry.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Una studentessa, figlia del diavolo, va a casa per una settimana di prova in una famiglia di non peccatori. Si tratta di Lilith, dall'appropriato cognome di Schwartz ("nera"): ella vive, col maligno e i suoi collaboratori, naturalmente, all'inferno, che si trova ubicato non sottoterra ma ai piani alti di un grattacielo di Francoforte, ed è gestito con avanzati criteri manageriali. Lilith si sente abbastanza cattiva per adoperare la sua potenza tentatrice presso i mortali. Non è ancora maggiorenne, però; quindi, in base alle leggi degli inferi, non le sarebbe concesso di scendere a seminare zizzania presso gli uomini. Ma quel buon diavolo di suo padre, facendo uno strappo alla regola, le concede una settimana di prova: se avesse dimostrato di riuscire a corrompere, in quel lasso di tempo, qualche persona, le avrebbe permesso di iniziare la sua nefanda opera in terra. Ma la sua destinazione non è la fastosa Berlino, o almeno la trafficata Amburgo, come la ragazza avrebbe desiderato, ma la piccola cittadina semi-rurale di Birkenbrunn, che, secondo le statistiche infernali, contava un'insolitamente alta percentuale di uomini timorati di Dio.

E la famiglia ospitante sarebbe stata quella – pacificata e solare - dei Birnstein, la cui figlia maggiore, Greta, era coetanea di Lilith, e quindi sua compagna di classe alla scuola superiore. L'arrivo della figlia del male aveva suscitato inizialmente presso i Birnstein qualche malinteso e perplessità, ma le cose avevano iniziato a cambiare quando Lilith si era profusa in una serie di imprese destinate a far colpo: aveva ad esempio sistemato a dovere il compagno bullo Eddie Papenhoff, figlio del preside, e aveva fatto in modo di avvicinare la timida Greta al suo innamorato segreto Carlo.

Ma, a dispetto di ogni rispettabile diavoleria, Lilith aveva commesso l'errore – o era stata sottoposta alla fatalità – di innamorarsi di Samuel, un loro compagno. Ed innamorarsi era cosa altamente disdicevole per una diavolessa. Lilith perde o rinuncia gradualmente ed inesorabilmente alle proprie capacità tentatrici: come se il mondo degli affetti mortali avesse avuto la meglio sul male infernale.

Dopo la settimana concessale, il demonio in persona si materializza a Birkenbrunn, per valutare l'operato della figlia: una serie di avvenimenti, durante la festa della scuola, convincono il diavolo a permettere a Lilith di continuare la sua opera, che ritiene malvagia, in terra. Il maligno, dopo aver chiesto alla figlia – secondo le sue iniziali preferenze - se volesse trasferirsi in una grande città del mondo, New York, Londra o Parigi, esterrefatto, si sente rispondere da Lilith che preferirebbe continuare ad esercitare a Birkenbrunn, sede di cotanti uomini oscenamente virtuosi. Il tentatore viene così ad essere tratto in inganno, e Lilith prosegue nella sua umana amicizia con Greta e nel suo umano amore di Samuel. Così, alle volte, i figli smentiscono i padri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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