La grande sparata

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La grande sparata
Titolo originaleThe Strong Man
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1926
Durata78 min (2.097,65 metri, 7 rulli)
Dati tecnicib/n
rapporto: 1,33:1
film muto
Generecommedia
RegiaFrank Capra
SoggettoArthur Ripley
SceneggiaturaTay Garnett
Hal Conlin, Robert Eddy (adattamento)
Clarence Hennecke, James Langdon, Tim Whelan (adattamento, non accreditati)
Reed Heustis (didascalie)
ProduttoreHarry Langdon
Casa di produzioneHarry Langdon Corporation
FotografiaGlenn Kershner, Elgin Lessley
MontaggioHarold Young

Arthur Ripley (non accreditato)

MusicheCarl Davis (1985)
ScenografiaLloyd Brierley
Interpreti e personaggi

La grande sparata (The Strong Man), distribuito nella versione in italiano anche come L'atleta innamorato e L'uomo più forte del mondo[1][2][3], è un film muto del 1926 diretto da Frank Capra e interpretato da Harry Langdon.

Nel 2007 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[4]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Paul Bergot, soldato combattente in Belgio, e Mary Brown, americana, hanno una fitta corrispondenza epistolare durante la prima guerra mondiale, e finiscono con l’innamorarsi a distanza. Tornata la pace, Paul emigra e sbarca a New York col suo datore di lavoro, Zandow il Grande, artista circense pubblicizzato come “l’uomo più forte del mondo”, nonché uomo cannone, e si mette alla ricerca di Mary, della quale non aveva più avuto notizie, armato solo di una sgualcita foto di lei.

Dopo aver aleatoriamente interrogato gran parte della popolazione femminile della metropoli, Paul, per quanto assai dubbioso, si fa irretire da Lily, una malavitosa che si spaccia per Mary, prima di venire a capo dell’equivoco.

Il primo ingaggio di Zandow è in una piccola cittadina di provincia, la cui popolazione è divisa fra l’aderire alle attività criminose del boss locale McDevitt, o resistere ad esse, e seguire la predicazione del pastore protestante “Holy Joe”, la cui figlia è proprio Mary, che Paul, ora, felicemente ritrova per davvero.

Al momento dello spettacolo, programmato nel locale malfamato di McDevitt, Zandow è indisposto, ed il mingherlino ed impacciato Paul lo sostituisce: quando l’indisciplinata platea ha male parole nei confronti di Mary, Paul si inalbera e, facendo uso del cannone previsto per il numero circense, finisce fortuitamente per distruggere il locale, mettendone in fuga i malvagi avventori, inseguiti dai salmodianti seguaci del reverendo.

L’ordine è ristabilito nella cittadina: Paul ne è ora lo sceriffo, assistito, nella sua goffaggine, da colei che è ora la sua compagna, la non vedente Mary.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Fu distribuito in Italia dalla First National con il visto di censura 23404 dell'aprile 1927[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paolo Mereghetti, Il Mereghetti: dizionario dei film 2002, Baldini & Castoldi, 1º gennaio 2001, p. 955, ISBN 9788884900876.
  2. ^ La grande sparata di F.Capra, in Cinema - capolavori del cinema muto. URL consultato il 17 marzo 2017.
  3. ^ CAPRA, Frank in "Enciclopedia del Cinema", su treccani.it. URL consultato il 17 marzo 2017.
  4. ^ (EN) Librarian of Congress Announces National Film Registry Selections for 2007, su loc.gov, Library of Congress, 27 dicembre 2007. URL consultato il 2 gennaio 2012.
  5. ^ Italia taglia

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