La donna serpente

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La donna serpente
Lingua originaleitaliano, veneziano
GenereFiaba teatrale tragicomica
Attitre
Prima rappr.1762
TeatroSant'Angelo, Venezia
Personaggi
  • Farruscad, re di Teflis
  • Cherestanì, fata, regina di Eldorado, sua sposa
  • Canzade, sorella di Farruscad, guerriera, amante di
  • Togrul, visir, ministro fedele
  • Rezia,
  • Bedredino, fanciulli, figliuoli gemelli di Farruscad, e di Cherestanì
  • Smeraldina, damigella di Canzade, guerriera
  • Pantalone, aio di Farruscad
  • Truffaldino, cacciatore di Farruscad
  • Tartaglia, basso ministro
  • Brighella, servitore di Togrul, visir
  • Farzana,
  • Zemina, fate
  • Un gigante
  • Soldati, e Damigelle, che non parlano
  • Diverse voci, di persone, che non si vedono

La donna serpente è una fiaba teatrale di Carlo Gozzi, rappresentata per la prima volta al Teatro Sant'Angelo di Venezia il 29 ottobre 1762.

L'opera teatrale è stata adattata come film TV per bambini, trasmesso da Rete 1 il 26 marzo 1976 e diretto da Alessandro Brissoni, con Ave Ninchi, Carlo Bagno, Enrico Ostermann e Gianni Bortolotto,[1] e come quarto episodio della serie animata Il gioco delle favole, realizzata per la TSI da Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati e trasmessa dalla Rai nel 1982.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La trama riguarda una principessa delle fate, Cherestani, al cui matrimonio con un mortale Farruscad si oppone il padre che fa anche una maledizione, il re fatato Demogorgon. Farruscad è costretto a giurare di non maledire sua moglie Cherestani, qualunque cosa lei faccia. Se lo fa, sarà trasformata in un serpente.[2]

Influenza dell'opera[modifica | modifica wikitesto]

La fiaba fu alla base delle Fate di Richard Wagner (1833) e della Donna serpente di Alfredo Casella (1932), ma non - come talvolta erroneamente riportato - per l'opera Die Sylphen di Friedrich Heinrich Himmel del 1806 che si basa su un'altra favola di Gozzi, La Zobeide.[3]

L'interesse di Wagner per Gozzi fu probabilmente influenzato dalla traduzione di suo zio Adolph Wagner di un'altra favola di Gozzi, Il corvo, nel 1804. Wagner, rispetto alla Donna serpente, cambiò i nomi della principessa Cherestani in Ada e Farruscad in Arindal. Va inoltre notata l'influenza di altre sezioni di La donna serpente, non utilizzate da Wagner nelle Fate, ma riprese dal compositore tedesco per il secondo atto del Parsifal.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aldo Grasso, Enciclopedia della televisione Garzanti, Milano 1996, p. 223.
  2. ^ Gallagher Metamorphosis p.285
  3. ^ Katherine Rae Syer Wagner's Visions: Poetry, Politics, and the Psyche in the Operas2014 1580464823 "Koch reiterates, for instance, the error found in Glasenapp's Wagner biography that Friedrich Heinrich Himmel's 1806 opera Die Sylphen is another operatic treatment of Gozzi's La donna serpente. It was in fact based on another Gozzi fable, La Zobeide."
  4. ^ William Kinderman - Wagner's Parsifal 2018 0190623543 "As Syer observes, prominent features of the second act of Parsifal—a part of the drama lacking extensive models in medieval sources—evince Gozzi's aesthetic framework, involving transformations between two incompatible worlds: the incompatible worlds: the immortal realm of ... Ada in Die Feen), on the one hand, and the mortal realm of prince Farruscad (prototype for Wagner's Arindal), on the other..."
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