Léon van Hout

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Léon van Hout insieme ai membri del quartetto Thomson.

Léon van Hout (Liegi, 28 novembre 1864Bruxelles, 23 novembre 1945) è stato un violista belga.

Dal 1888 al 1894 van Hout fu la viola del Quartetto Ysaÿe, insieme al violoncellista Joseph Jacob e ai violinisti Mathieu Crickboom e Eugène Ysaÿe. Divenne prima viola del teatro La Monnaie/De Munt nel 1889.[1]

Van Hout divenne insegnante di viola al Conservatorio di Bruxelles nel 1893. Fu il padre della scuola di viola belga e influenzò significativamente la successiva generazione di violisti, tra i quali Robert Courte, che gli succedette nella cattedra al conservatorio, Charles Foidart, Lionel Blomme e Gaston Jacobs. Fu di ispirazione per molti compositori belgi, che scrissero e gli dedicarono musica per viola, tra cui il concerto per viola e orchestra op. 54 (1942) di Jean Absil, la suite per viola e orchestra op. 67 (1940) di Francis de Bourguignon, il concerto doppio per viola, pianoforte e orchestra op. 34 (1946) e il quartetto per quattro viole op. 24 (1942) di Raymond Chevreuille, la Pastourelle per viola e pianoforte (1934) e la sonatina per flauto e viola (1934) di Albert Huybrechts, il concerto in sol minore per viola e orchestra op. 13 di Séraphin Lonque e la Suite Polonaise per viola e pianoforte (1896) di Léopold Wallner.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Maurice Winton Riley, Storia della viola, ed. it. a cura di Elena Belloni Filippi, Firenze, Sansoni, 1983.
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