Ksenija Ryžova

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Ksenija Ryžova
Ksenija Ryžova nel 2010.
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Atletica leggera
Specialità 400 metri piani
Record
60 m 7"39 (indoor - 2007)
100 m 11"68 (2006)
200 m 22"91 (2010)
200 m 23"41 (indoor - 2011)
300 m 36"88 (indoor - 2010)
400 m 49"80 (2013)
400 m 51"03 (indoor - 2014)
Carriera
Nazionale
Bandiera della Russia Russia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali indoor 0 1 0
Europei indoor 1 0 0
Europei under 23 2 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 9 marzo 2014

Ksenija Olegovna Ryžova, nata Vdovina (ru Ксения Олеговна Рыжова; 19 aprile 1987), è una velocista russa, specializzata nei 400 metri piani.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La presunta protesta contro la legge che vieta la propaganda gay[modifica | modifica wikitesto]

La Ryzhova fece notizia quando, dopo aver vinto la medaglia d'oro nella staffetta 4×400 metri ai campionati del mondo di Mosca 2013, durante la premiazione baciò le sue compagne di squadra. Questo bacio scatenò diverse reazioni sui social network, in quanto molte persone lo intesero come un gesto politico di dissenso nei confronti della legge che vieta la propaganda gay, approvata in Russia nello stesso anno. Il ministro russo per lo sport Vitaly Mutko rispose a queste reazioni affermando che la controversia sulla legge del suo Paese contro la propaganda gay era "un problema inventato" dai media occidentali.[1]

In un'intervista all'agenzia di stampa italiana ANSA le quattro atlete negarono che i baci fossero stati scambiati in segno di protesta contro la legge russa, affermando che si era trattato solo di un'espressione di gioia per la vittoria appena conseguita.[2]

Nel 2017 perse la medaglia d'oro conquistata ai campionati del mondo di Mosca 2013 quando la staffettista russa Antonina Krivošapka è stata trovata positiva ad un controllo antidoping[3].

Progressione[modifica | modifica wikitesto]

200 metri piani[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Risultato Luogo Data Rank. Mond.
2012 23"36 (+0.4 m/s) Bandiera della Russia Mosca 13-6-2012
2011 23"15 (+2.0 m/s) Bandiera della Russia Mosca 10-7-2011
2010 22"91 (+1.8 m/s) Bandiera della Russia Mosca 19-6-2010
2009 -
2008 23"38 (+0.1 m/s) Bandiera della Russia Žukovskij 15-6-2008
2007 -
2006 23"64 (-0.2 m/s) Bandiera della Russia Tula 13-6-2006

400 metri piani[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Risultato Luogo Data Rank. Mond.
2013 49"80 Bandiera della Russia Čeboksary 24-6-2013
2012 50"43 Bandiera della Russia Čeboksary 4-7-2012
2011 50"67 Bandiera della Russia Čeboksary 22-7-2011
2010 51"41 Bandiera della Russia Saransk 12-7-2010
2009 52"22 Bandiera della Russia Kazan' 17-6-2009

400 metri piani indoor[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Risultato Luogo Data Rank. Mond.
2014 51"03 Bandiera della Russia Mosca 18-2-2014
2013 -
2012 53"48 Bandiera della Russia Mosca 5-2-2012
2011 51"81 Bandiera della Russia Mosca 17-2-2011
2010 52"19 Bandiera della Russia Mosca 26-2-2010

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
2006 Mondiali juniores Bandiera della Cina Pechino 200 m piani Semifinale 24"68
2007 Europei under 23 Bandiera dell'Ungheria Debrecen 4×100 m   Oro 43"67
Universiadi Bandiera della Thailandia Bangkok 200 m piani Semifinale 24"40
4×100 m 44"16
2009 Europei under 23 Bandiera della Lituania Kaunas 4×400 m   Oro 3'27"59
2010 Mondiali indoor Bandiera del Qatar Doha 4×400 m   Argento 3'27"44
2011 Europei indoor Bandiera della Francia Parigi 4×400 m   Oro 3'29"34
Mondiali Bandiera della Corea del Sud Taegu 4×400 m dq
2013 Mondiali Bandiera della Russia Mosca 400 m piani 50"98
4×400 m dq
2014 Mondiali indoor Bandiera della Polonia Sopot 400 m piani Semifinale 51"65
4×400 m dq
2015 Mondiali Bandiera della Cina Pechino 4×100 m Finale dnf
4×400 m 3'24"84

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Russia: Anti-Gay Row 'Invented' By Western Media, in Sky News, 18 agosto 2013. URL consultato il 6 marzo 2014.
  2. ^ Atlete russe, bacio non era protesta, in ANSA, 19 agosto 2013. URL consultato il 6 marzo 2014.
  3. ^ Atletica, doping: altri cinque russi sospesi, gazzetta.it, 19 aprile 2017. URL consultato il 1º settembre 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]