Kizito Mihigo

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Kizito Mihigo
NazionalitàBandiera del Ruanda Ruanda
GenereGospel
Musica sacra
Periodo di attività musicale1995 – 2014
Sito ufficiale

Kizito Mihigo (Kibeho, 25 luglio 1981Kigali, 17 febbraio 2020[1]) è stato un cantante, organista e compositore ruandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Augustin Buguzi e Placidie Ilibagiza, sopravvissuto del genocidio del 1994, Kizito Mihigo è un compositore di oltre 380 canzoni liturgiche[2].

Dopo la sua partecipazione alla composizione dell'inno nazionale del Ruanda nel 2001, è stato mandato dalle autorità ruandesi per gli studi musicali presso il conservatorio di Parigi.[3][4].

Durante il suo soggiorno in Francia, in contatto con Monsignor André-Joseph Léonard organizza numerosi concerti di pace per la comunità ruandese che vive in Europa.[5].

Nel 2010 ha crea la Fondazione Kizito Mihigo per la Pace (KMP), un'organizzazione non governativa ruandese che lavora per la pace e la riconciliazione.[2][6]

Dopo essere tornato in Ruanda nel 2011, ha ricevuto diversi premi, tra cui quello della First Lady Jeannette Kagame[7].

Nel 2012 diventa un conduttore televisivo sulla televisione nazionale.[8]

Problemi legali[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di marzo 2014, Mihigo ha pubblicato su YouTube una canzone chiamata “Igisobanuro Cy’urupfu” ("Il significato della morte") in cui egli prega per le vittime del genocidio, ma anche quelli della guerra e della vendetta. La canzone è immediatamente vietata dalle autorità del paese. Nell'aprile 2014, il cantante viene arrestato dalla Police nationale, accusato di attentare alla sicurezza dello Stato[9].

Durante il processo, le accuse sono basate su una discussione di WhatsApp che il cantante avrebbe avuto con un membro dell'opposizione in esilio. Kizito Mihigo si dichiara colpevole e chiede perdono. Il 25 febbraio 2015, viene condannato a 10 anni di carcere per la cospirazione contro il governo del presidente Paul Kagame[10][11].

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'arresto e la detenzione del cantante, le reazioni sono state numerose. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno chiesto un processo equo[12][13].

Le organizzazioni internazionali per i diritti umani come Federazione internazionale dei diritti umani, Amnesty International o Human Rights Watch hanno criticato la procedura penale denunciando detenzione illegale, tortura e politicizzazione del processo[14][15][16][17].

Rilascio[modifica | modifica wikitesto]

Kizito Mihigo è stato rilasciato il 14 settembre 2018 per la grazia concessagli dal presidente, assieme a lui la leader dell'opposizione Victoire Ingabire Umuhoza[18]

Nuovo arresto e morte[modifica | modifica wikitesto]

Arrestato nuovamente nel febbraio 2020 con l'accusa di voler emigrare illegalmenrte in Burundi e altre attività sovversive, è stato trovato senza vita in una cella nella stazione di polizia di Remera a Kigali il 17 febbraio 2020 all'età di 38 anni. Secondo la Polizia del Ruanda, si tratta di suicidio[19]. Amnesty International e Human Rights Watch hanno richiesto inutilmente l'apertura di un'inchiesta esaustiva, indipendente e trasparente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Rwandan gospel singer found dead in police cell, in BBC News, 17 febbraio 2020. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  2. ^ a b (EN) Richard Mugarura, Kizito Mihigo Urges Artistes to Promote Peace Through Music, su newtimes.co.rw, The New Times, 11 aprile 2014.
  3. ^ (FR) Un artiste rwandais s'insurge contre les falsificateurs de l'histoire du génocide, su panapress.com, PanaPresse, 19 aprile 2011.
  4. ^ (FR) Colette Braeckman, Kizito Mihigo, chanteur vedette et accusé en aveux, su blog.lesoir.be, Le Soir, 25 aprile 2014.
  5. ^ (FR) Mgr Léonard : " Je ne peux pas voir en Kizito Mihigo un homme qui serait dangereux pour la société, su jambonews.net, Jambo News, 30 luglio 2015.
  6. ^ Yvonne Uwase, La gioventù rwandese: la speranza per un Paese più giusto. I casi di Kizito Mihigo e Diane Rwigara. Kizito Mihigo, su it.gariwo.net, Gariwo, 19 maggio 2017.
  7. ^ (EN) Edmund Kagire, First Lady awards young Rwandan achievers, su newtimes.co.rw, The New Times, 20 agosto 2011.
  8. ^ (EN) Emma Munyaneza, Kizito Mihigo using music to spread peace in society, su independent.co.ug, The Independent, 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  9. ^ (EN) Jonathan W Rosen, Dissident ‘choirboy’: Rwandan gospel star on trial, su america.aljazeera.com, Al Jazeera, 11 dicembre 2014.
  10. ^ (FR) Rwanda: Le chanteur populaire Kizito Mihigo condamné à 10 ans de prison, su france24.com, France 24, 27 febbraio 2015. URL consultato l'8 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  11. ^ (FR) Rwanda: 10 ans de prison pour le chanteur populaire Kizito Mihigo, su nouvelobs.com, Le Nouvel Observateur, 27 febbraio 2014.
  12. ^ (FR) Rwanda: Washington préoccupé par la vague d'arrestations, su rfi.fr, Radio France Internationale, 24 aprile 2014.
  13. ^ (EN) Rwanda: Country case study updates, su gov.uk, 6 ottobre 2014.
  14. ^ (FR) Rwanda: trois personnes arrêtées pour «menace» contre l’Etat, su rfi.fr, Radio France internationale, aprile 2014.
  15. ^ (EN) Rwanda: Humain Rights Watch report 2013/2015, su hrw.org, HRW, Febbraio 2015.
  16. ^ (EN) Rapport de l'Amnesty Internationale 2014/2015, su amnestyinternational.be, Amnesty International, Febbraio 2015.
  17. ^ (EN) Rwanda: Ex-Military Officers Convicted Over Comments, su hrw.org, HRW, 1º aprile 2016.
  18. ^ (FR) Rwanda: Victoire Ingabire et Kizito Mihigo libérés de prison, su rfi.fr, Radio France internationale, Settembre 2018.
  19. ^ Rwanda musician Kizito Mihigo dies in prison (en) Archiviato il 18 febbraio 2020 in Internet Archive. Edge.ug

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN83517093 · ISNI (EN0000 0000 5633 051X · LCCN (ENn2009209457 · GND (DE1204909350 · WorldCat Identities (ENlccn-n2009209457
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