Keith Flint

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Keith Flint
Keith Flint nel 2009
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereMusica elettronica
Rock elettronico
Big beat
Breakbeat
Periodo di attività musicale1990 – 2019
StrumentoVoce
EtichettaTake Me to the Hospital
GruppiFlint, The Prodigy

Keith Charles Flint (Braintree, 17 settembre 1969Great Dunmow, 4 marzo 2019) è stato un cantante e ballerino britannico, cofondatore del gruppo musicale The Prodigy.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Flint nacque e crebbe nell'Essex, a Braintree, dove frequentò la Alec Hunter High School. In seguito frequentò la nota Boswells School of Performing Arts. Alla fine degli anni ottanta incontrò il DJ Liam Howlett ad un rave party ed espresse il suo apprezzamento per i suoi gusti musicali. Dopo aver ricevuto un mixtape dallo stesso, Keith, entusiasta, insistette sul fatto che avrebbero dovuto collaborare in un progetto musicale, insieme a Leeroy Thornhill, amico di Keith. Nel 1990 iniziò così l'avventura artistica dei The Prodigy.

Inizialmente Flint era uno dei due ballerini del gruppo, ma nel 1996 cominciò la sua carriera di cantante nel singolo Firestarter; il relativo videoclip mostrava il nuovo look punk di Flint. Nell'album Invaders Must Die (2009) Flint cantò in vari brani, tra cui i singoli Omen e Take Me to the Hospital. Nel 2012 ha collaborato con l'artista dubstep Caspa per il singolo War. Flint ha partecipato a vari progetti, tra cui alcuni con i gruppi Flint e Clever Brains Fryin', ma solo un singolo (Aim4) con i Flint è stato pubblicato mentre l'album di debutto (Device #1) è stato cancellato prima della pubblicazione. Esistono poche copie promozionali di Device #1, che non contengono tutte le canzoni che avrebbero dovuto apparire nella versione finale.

Il 4 marzo 2019 Flint si è suicidato nel suo appartamento a Great Dunmow.[1] Il funerale si è tenuto il 29 marzo 2019 con una processione pubblica di 2,5 km, a cui hanno partecipato fan provenienti da tutto il mondo, seguita da una cerimonia privata nella chiesa di St Mary's a cui hanno partecipato familiari e amici.[2] L'indagine dei coroner dell'8 maggio 2019 ha stabilito tuttavia che non vi erano prove sufficienti per concludere con sicurezza che si trattasse di suicidio.[3] Il 24 luglio dello stesso anno è stata pertanto riaperta l'inchiesta sulla sua morte, in quanto gli esami autoptici effettuati sul cadavere avevano rivelato il consumo, nelle ore appena antecedenti il decesso, di alcol, cocaina e codeina (oppiaceo utilizzato come analgesico), ma il rapporto non indicò nulla di sospetto, lasciando aperte la possibilità di un incidente o di un suicidio.[4]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Con i The Prodigy[modifica | modifica wikitesto]

Con i Flint[modifica | modifica wikitesto]

  • 2003 – Device #1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Keith Flint dead: Prodigy legend dies in shock suicide aged 49, su mirror.co.uk, Daily Mirror, 4 marzo 2019. URL consultato il 4 marzo 2019.
  2. ^ (EN) Fans 'raise roof' at Keith Flint funeral, su bbc.com, BBC, 29 marzo 2019. URL consultato il 29 29 luglio 2019.
  3. ^ (EN) Keith Flint: not enough evidence for suicide verdict, coroner rules, su theguardian.com, The Guardian, 8 maggio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.
  4. ^ Giulia Cantù, The Prodigy: l'inchiesta sulla morte di Keith Flint è stata riaperta, su r3m.it, R3M, 28 luglio 2019. URL consultato il 29 luglio 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN85809574 · ISNI (EN0000 0000 5676 2195 · Europeana agent/base/69901 · GND (DE1179737202 · WorldCat Identities (ENviaf-85809574