Kazuichi Hanawa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Kazuichi Hanawa (花輪和一?, Hanawa Kazuichi; Yorii, 17 aprile 1947) è un fumettista giapponese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Artista autodidatta, fuori dal manga mainstream, Hanawa nel corso degli anni ha goduto di un seguito in costante crescita. Il suo primo lavoro,Kan no Mushi (かんのむし?) ,apparso sulla rivista Garo nel 1971 è il racconto di un ragazzo irrimediabilmente cattivo la cui madre lo porta da un sadico agopuntore per una cura [1], alla maniera di questo, le prime opere, come Tatakau onna (戦う女?) o Nikuyashiki (肉屋敷?)[2], rientrano in parte nel genere ero guro, con sfondi dettagliati che ricordano lo stile Yoshiharu Tsuge e del pittore e illustratore Hikozō Itō (伊藤彦造?) e una sequela di personaggi disegnati in stili sia realistici che deformi si rivelano essere lavori fortemente contrassegnati dall'inquietante e il surreale[3], pieni di raffigurazioni di sadismo estremo e degrado umano[4].

Dopo la morte della madre, nei primi anni ottanta, Hanawa smise di disegnare manga e si ritirò nella sua città natale nella campagna di Saitama. Lì visse da contadino mentre leggeva opere su buddhismo, storia, meditazione e psicologia. Fu lo scrittore e saggista Hiroshi Yaku che lo fece tornare al manga con una opera per il primo numero della rivista Comic Baku[2] . Da questo momento prende il via una trasformazione stilistica e tematica, con immersioni nel buddhismo esoterico, nelle antiche leggende, le tradizioni locali e il soprannaturale. Aggiunge un tocco di fantasia fantascientifica, dando alla sua opera un’atmosfera straniante e unica[5], contaminando in chiave postmoderna il Giappone medievale, particolarmente del periodo Heian[4]. Il suo stile artistico esotico e decadente si evolve, le pagine sono estremamente dettagliate con ampie campiture nere, i volti hanno la forma allungata dello stile ukio-e, rifacendosi, per l’estetica cruenta, alle opere dell’incisore Tsukiyoka Yoshitoshi[3].

(EN)

«I read a lot of books, develop my own image of a period and its clothes, houses, and crops. Often old narrative scrolls inspire me. I like the Heian period of history the best, but the Heian period I create exists only in my manga»

(IT)

«Ho letto molti libri, sviluppando una mia personale visione di un periodo e dei suoi costumi, case e colture. Spesso mi ispiro agli antichi rotoli narrativi illustrati (emakimono). Mi piace il periodo Heian della storia, ma il periodo Heian che creo esiste solo nel mio manga»

Nel 1994 viene arrestato per possesso illegale di arma da fuoco. Dopo tre anni di prigione realizza il manga Keimusho no Naka (刑務所の中?) dove descrive, con dettagli elaborati e straordinario realismo, la vita carceraria dalla rappresentazione scrupolosa della cella, alla vita di gruppo, ai pasti quotidiani, ecc. È un'opera che rappresenta una grande rivoluzione nel watakushi manga ( manga dell'io) realizzando un manga informativo e minuzioso sulla vita carceraria[2].

Dal 1998, Hanawa lavora per il periodico AX, il successore di Garo. Il suo lavoro è stato tradotto in inglese, spagnolo, portoghese, francese e italiano.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicate in Giappone[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicate in Italia[modifica | modifica wikitesto]

  • Prima della prigione, collana Maschera gialla, Coconino Press, 4 luglio 2003, ISBN 978-8888063782.
  • In prigione, collana Maschera gialla, Coconino Press, 19 novembre 2003, ISBN 978-8888063935.

Pubblicate in Francia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) HANAWA Kazuichi, su mangaupdates.
  2. ^ a b c La dottrina del Buddha e la Colt – Kazuichi Hanawa, su Becomix Blog. URL consultato il 21 settembre 2019 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2017).
  3. ^ a b (EN) Frederik L. Schodt, Dreamland Japan: Writings on Modern Manga, Stone Bridge Press, 10 gennaio 2012, ISBN 978-1933330952.
  4. ^ a b (EN) Sean Michael Wilson, Ax 1: Alternative Manga, Top Shelf Productions, 5 ottobre 2010, p. 394, ISBN 978-1603090421.
  5. ^ (EN) Masanao Amano, Manga Design, Taschen, 27 agosto 2004, p. 412, ISBN 978-3822825914.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN230690122 · ISNI (EN0000 0003 6548 3026 · LCCN (ENn2008059050 · BNF (FRcb146080340 (data) · NDL (ENJA00119146 · WorldCat Identities (ENlccn-n2008059050