Katherine Jackson

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Katherine Jackson (Clayton, 4 maggio 1930) è la matriarca della famiglia Jackson, che comprende i suoi figli Michael e Janet Jackson.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Kattie B. Screws è nata nel 1930 a Clayton, in Alabama. I suoi genitori erano due afroamericani di umilissime origini di nome Prince Albert Screws (1907-1997), che faceva l'operaio nelle ferrovie e Marta Bridgett Upshaw (1907-1990), una casalinga. Aveva anche una sorella minore di nome Hattie. Nel 1934 suo padre le cambiò il nome in Katherine e il cognome in Scruse. Nel 1936, quando aveva sei anni, Katherine contrasse la poliomelite, che la costringerà a zoppicare per il resto della sua vita, e si trasferì con la famiglia nell'Indiana, prima a East Chicago e poi a Gary, dove Albert iniziò a lavorare in un'acciaieria. Nello stesso anno, i genitori di Katherine divorziarono e lei iniziò a prendersi cura della sorella.[1][2]

Nel 1946 conobbe Joseph "Joe" Jackson, che viveva a East Chicago. I due si sposarono tre anni dopo e comprarono una casa a Gary.[3][4] I due diedero alla luce dieci figli: Rebbie (1950), Jackie (1951), Tito (1953), Jermaine (1954), La Toya (1956), Marlon (1957) e suo fratello gemello Brandon (1957-1957), morto alla nascita, Michael (1958-2009), Randy (1961) e Janet (1966). Nel 1965 Katherine divenne testimone di Geova.

La casa di Joe e Katherine Jackson a Gary, Indiana, casa natale di tutti i loro figli

Dopo che i suoi figli maschi più grandi ebbero un grandissimo successo musicale a partire dal 1968 con il gruppo di famiglia Jackson 5, nel 1971 si trasferirono tutti in California a Los Angeles dove Joe comprò loro una villa al 4630 di Hayvenhurst Ave, Encino, che rimase la residenza familiare fino al 2014.[5]

A causa delle relazioni extraconiugali di Joe, Katherine chiese il divorzio una prima volta nel 1973 e una seconda nel 1982, ma, a causa del credo religioso della donna, decise di ritirare entrambe le richieste. Durante la loro relazione, mentre vivevano a Encino, lui si trasferì a Las Vegas, pare per paura dei continui terremoti a Los Angeles. Chiederà il divorzio una terza volta nel 2010 per poi abbandonare definitivamente l'idea.[6] Resterà sua moglie fino al 2018, anno della morte di Joe.[7]

Nel 1990 Katherine Jackson pubblicò un'autobiografia.

Nel 2009, anno della morte di Michael Jackson, le vennero affidati dall'ultimo testamento redatto dal figlio i tre figli del cantante: Prince, Paris e Michael Jackson II (soprannominato Blanket). I tre figli di Michael Jackson andarono a vivere con lei inizialmente nella tenuta di famiglia a Hayvenhurst, Encino. Nel 2014 si trasferirono tutti a Calabasas in una nuova villa da 10,75 milioni di dollari, acquistata per loro dalla società che gestisce l'eredità di Michael Jackson.[8]

Nel 2010 dà alle stampe un nuovo libro, incentrato sempre su tutta la famiglia ma questa volta in particolare su suo figlio Michael, a causa della sua scomparsa l'anno prima.[9]

Nel luglio del 2012 Katherine Jackson venne data brevemente per scomparsa, mentre in seguito si scoprì che parte dei figli l'aveva portata in un centro benessere senza avvisare la restante parte della famiglia, inclusi i tre figli di Michael Jackson.[10][11] A causa della bagarre familiare che seguì la sua presunta scomparsa, e a causa dell'età avanzata, la signora Jackson divise la custodia dei nipoti diventando co-tutrice legale di loro con l'aiuto di un altro suo nipote, TJ Jackson, terzogenito di Tito Jackson[12], mentre in seguito ha presentato la documentazione per trasferire la piena tutela a TJ a partire dall'ottobre 2017.[13][14]

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

  • 1990 – My Family. The Jacksons
  • 2010 - Never Can Say Goodbye: The Katherine Jackson Story[15]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Video musicali[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Katherine Jackson è stata interpretata da Angela Bassett nella miniserie del 1992 The Jacksons: An American Dream, da Patricia Idlette nel film Man in the Mirror: The Michael Jackson Story del 2004, da Starletta DuPois in Michael Jackson: Searching for Neverland (anche conosciuto come Being Michael Jackson) del 2017 e verrà interpretata da Nia Long nel biopic Michael in uscita nel 2025.[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) jackson source, su jackson-source.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  2. ^ (EN) Who is Michael and Janet Jackson's mother Katherine Jackson?, su smoothradio.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) 14 Intriguing Facts About Katherine Jackson, su facts.net. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  4. ^ (EN) Michael Jackson's mom remembers her 'sweet little boy, su cnn.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  5. ^ (EN) The Daily Beast, 26 giugno 2009, https://www.thedailybeast.com/articles/2009/06/26/the-first-neverland.
  6. ^ (EN) Joe and Katherine Jackson 'to divorce', su digitalspy.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) Jackson Patriarch Dead, su showbiz411.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  8. ^ Candace Taylor, Michael Jackson's Estate Buys in Calabasas for $10.75 Million, in The Wall Street Journal, 20 giugno 2014.
  9. ^ Never Can Say Goodbye: The Katherine Jackson Story, su goodreads.com.
  10. ^ (FR) La mère de Jackson portée disparue, su archive.wikiwix.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  11. ^ (FR) On a retrouvé la maman de Michael Jackson, su archive.wikiwix.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  12. ^ (EN) Katherine Jackson to split custody of kids with T.J. Jackson, su latimes.com. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  13. ^ (EN) TJ Jackson Granted Permanent Co-Guardianship of Michael Jackson Kids, su ABC News, 22 agosto 2012.
  14. ^ (EN) The Independent, 16 settembre 2019, https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/music/news/michael-jackson-children-death-tj-guardian-katherine-paris-prince-a9107541.html.
  15. ^ (EN) Never Can Say Goodbye: The Katherine Jackson Story, su goodreads.com.
  16. ^ (EN) Nia Long Joins Michael Jackson Biopic as Katherine Jackson, su The Hollywood Reporter, 31 gennaio 2024.

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