Karen Dior

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Karen Dior
Dati biografici
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Dati fisici
Capellineri
Dati professionali
Film girati
  • 150 come attrice
  • 139 come regista

Karen Dior, pseudonimo di Geoffrey Gann (14 febbraio 196725 agosto 2004), è stata un'attrice, regista e scrittrice statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata con il nome di Geoffrey Gann in Missouri, Dior si è trasferita a Los Angeles a 21 anni, dove ha iniziato a lavorare in un salone di bellezza ed esibendosi come drag queen nei bar della West Hollywood. A partire dal 1989, è apparsa come bisessuale e transessuale in circa 120 film per adulti[1], in molti dei quali con il nome Dior.

Negli anni Novanta, Dior ha rivestito alcuni ruoli per la televisione e film mainstream. Il suo primo ruolo in questo nuovo ambito è stato quello di stalker di Loni Anderson nel 1992 nel film per televisione The Price She Paid. Successivamente, è comparsa nelle serie tv Xena Principessa Guerriera, Head Over Hills e L'atelier di Veronica.

Nel 1995, Dior ha contratto il virus HIV e, successivamente, è diventata un'attivista nella campagna contro l'AIDS. Dopo aver abbandonato il lavoro nell'industria pornografica, Dior ha scritto e pubblicato l'autobiografia Sleeping Under the Stars nel 2001. Nello stesso anno, è uscito il suo album S E X, per il quale ha lavorato con il nome di Geoffrey Karen Dior ed è stata membro di due band: Johnny Depp Clones e Goddess. Dior ha inoltre un dottorato in filosofia.

È morta il 25 agosto 2004 di epatite.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Video[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

  • I Dream of Queenie (1997)
  • Genderella (1998)
  • Playing the Odds (1998)
  • Getting Personal (1999)
  • Bi Athletes (2000)
  • Bi-Dazzled (2001)
  • Leather Temptation (2002)
  • Bi-Sluts (2001)

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mark Ebner e Jack Cheevers, The Bagman, su Hollywood, Interrupted, 23 marzo 2006 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN86938549 · ISNI (EN0000 0000 5969 9654 · BNE (ESXX1175666 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-86938549