Kacjaryna Barysevič

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Barysevič nel 2021

Kacjaryna Anatol'eŭna Barysevič (in bielorusso Кацярына Анатольеўна Барысевіч?; Staryja Darohi, 2 agosto 1982) è una giornalista bielorussa, corrispondente per il sito di notizie indipendente TUT.BY.[1] Ha lavorato per la Radio europea per la Bielorussia e altri media. Ha riferito della morte di Raman Bandarėnka nel 2020,[2] per questo motivo arrestata il 19 novembre 2020 a Minsk,[3] processata e detenuta. È riconosciuta come prigioniera politica da Amnesty International e Viasna Human Rights Centre. Viene rilasciata il 19 maggio 2021.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Kacjaryna Barysevič è nata a Staryja Darohi vicino a Minsk. Mentre studiava all'Università statale bielorussa,[4] ha lavorato part-time presso "New Radio" e successivamente presso il "Primo canale radiofonico nazionale bielorusso".[5] Nel 2007 si è laureata presso la Facoltà di giornalismo della BSU, specializzandosi in "Giornalismo televisivo e radiofonico".

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 ha ottenuto un lavoro presso la Radio europea per la Bielorussia, ma ha dovuto rinunciare quando, nel 2008, è stata perquisita la sede della stazione radiofonica di Minsk e tutti i dipendenti sono stati evacuati a Varsavia. Tuttavia, rimane a Minsk e lavora per il quotidiano bielorusso-russo Komsomol Pravda in Bielorussia, dove si occupa principalmente di cronache criminali.[6] Barysevič vi ha lavorato fino a gennaio 2017, prima di accettare l'offerta di lavorare per il sito “TUT.BY”.[6]

Arrestata e condannata[modifica | modifica wikitesto]

Barysevič copre giornalisticamente il caso dell'omicidio di Raman Bandarėnka nel novembre 2020[7] e svela informazioni mediche non note secondo le quali l'uomo assassinato era completamente sobrio. Cosa che contraddice la tesi ufficiale sostenuta da Aljaksandr Lukašėnka e Natallja Kačanova secondo la quale Roman Bandarenka era ubriaco al momento della sua morte.[7] Per questo fatto è stata arrestata il 19 novembre 2020 a Minsk insieme al suo informatore, il dottor Arcëm Sarokin. Viene aperto un procedimento penale.[3]

Il 2 marzo 2021 il tribunale distrettuale Kastryčnickij di Minsk, sotto la presidenza del giudice Svjatlana Bandarėnka, emette il verdetto: Kacjaryna Barysevič è riconosciuta colpevole di istigazione a rivelare un segreto medico e viene condannata a 6 mesi di carcere, oltre a una multa.[8] Il dottorArcëm Sarokin è stato giudicato colpevole di aver divulgato un segreto medico a un giornalista ed è stato condannato a 2 anni di reclusione, di cui 1 anno di sospensione, oltre a una multa.[8]

Il ricorso contro la sentenza, esaminato dal tribunale della città di Minsk il 20 aprile 2021, è respinto.[9]

Le reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 novembre 2020, l'organizzazione internazionale per i diritti umani "Amnesty International" l'ha riconosciuta come prigioniera di coscienza nel caso Bandarėnka.[3] Lo stesso giorno, con una dichiarazione congiunta, anche dieci organizzazioni, tra cui il Viasna Human Rights Centre, l'Associazione dei giornalisti bielorussi,[10] il Comitato bielorusso di Helsinki, l'hanno riconosciuta come prigioniera politica.[11][12][13] Il vicepresidente dell'Associazione dei giornalisti bielorussi, Barys Goreckij, ha affermato che non sono le autorità a combattere il problema, ma i media: "Pensano che se la stampa non scrive di Bandarėnka, la gente non lo saprà. Loro, ovviamente, sanno tutto, ma i media sono sempre sotto attacco".[14]

Il 2 marzo 2021, in una lettera aperta, i redattori di "TUT.BY" dichiarano illegale e ingiusta la condanna di Kacjaryna Barysevič: "Una vendetta su di lei per il suo lavoro e un tentativo di fare pressione su TUT.BY e altri media indipendenti". Tutti i giornalisti, redattori e dipendenti del sito, hanno firmato per il suo immediato rilascio.[15] Anche i rappresentanti dell'Associazione dei giornalisti tedeschi, Reporters sans frontières e Cem Özdemir, membro del Bundestag,[16] criticano la decisione della corte.[17] Svjatlana Cichanoŭskaja definisce le decisioni del tribunale contro il medico e la giornalista come la prova che "per il regime la verità è diventata un reato penalmente punibile", le fa visita in carcere il capitano della squadra di basket femminile bielorussa, Kacjaryna Snytina.[17]

Altre organizzazioni che hanno condannato la detenzione e la condanna di Barysevič includono la Federazione europea dei giornalisti, il Comitato per la protezione dei giornalisti, l'International Press Institute.[18][19][20]. Vol'ha Chižynkova, "Miss Bielorussia" e giornalista esperta, ha commentato la sentenza: "Accolgo con favore la sentenza relativamente 'morbida' per persone totalmente innocenti. Che non siano cinque, non dieci anni di prigione, ecco dove siamo arrivati".'[21] La Rappresentante OSCE per la libertà dei media, Teresa Ribeiro, ha definito il verdetto di Barysevič un altro colpo alla libertà dei media in Bielorussia.[22]

Kacjaryna Barysevič è uscita dal carcere il 19 maggio 2021.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il 10 dicembre 2020 è stata riconosciuta come giornalista dell'anno (2020).[23][24][25]
  • Il 9 aprile 2021, Kacjaryna Barysevič, insieme a Dar"ja Čul'cova e Kacjaryna Andrėeva (entrambe di Biełsat TV), hanno ricevuto il premio Honor of Journalism intitolato ad Ales Lipai (il fondatore di BelaPAN).[26]
  • Il 14 luglio 2021, Barysevič è stata insignita del CPJ International Press Freedom Award.[27]
  • Il 12 agosto 2021, ha ricevuto il Premio Gerd Bucerius per la stampa libera dell'Europa orientale (2021) insieme ad altri.[28]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Ha una figlia.[29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Katsiaryna Barysevich, in Committee to Protect Journalists. URL consultato il 4 marzo 2021.
  2. ^ (RU) Журналисту TUT.BY Катерине Борисевич, которая писала статью о Романе Бондаренко, предъявлено обвинение, in Brestskaja Gazeta, 29 ottobre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  3. ^ a b c (RU) Гуштын Адар’я, Журналиста TUT.BY Катерину Борисевич перевели в СИЗО на Володарского. Письма ей почти не доходят, in TUT.BY, 27 novembre 2020. URL consultato il 30 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2020).
  4. ^ (RU) Катерина Борисевич, su TUT.BY. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2020).
  5. ^ (RU) Катерина Борисевич, su TUT.BY. URL consultato l'11 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2020).
  6. ^ a b (RU) Горецкий Борис, Катерина Борисевич о работе с МВД: Если кому-то не угодил, просто делают вид, что тебя нет, in Беларуская асацыяцыя журналістаў, 2 agosto 2019. URL consultato il 1º aprile 2021.
  7. ^ a b (RU) Журналисту TUT.BY Катерине Борисевич, которая писала статью о Романе Бондаренко, предъявлено обвинение, in Брестская газета, 19 ottobre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2020).
  8. ^ a b (RU) Приговор по делу о «ноль промилле»: полгода колонии журналистке TUT.BY и два года с отсрочкой врачу, in TUT.BY, 2 marzo 2021. URL consultato il 2 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2021).
  9. ^ (BE) Русецкая Анастасія, Суд не задаволіў апеляцыю пракурораў у справе Кацярыны Барысевіч, in Белсат, 20 aprile 2021. URL consultato il 23 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2021).
  10. ^ (EN) Belarus journalist sentenced for report on protester’s death, in Associated Press, 2 marzo 2021. URL consultato il 4 marzo.
  11. ^ (RU) Правозащитники признали политзаключенными журналисток Борисевич, Андрееву и Чульцову, in naviny.by, 24 novembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2020).
  12. ^ (RU) Правозащитники признали журналисток Катерину Борисевич, Катерину Андрееву и Дарью Чульцову политзаключенными, in Медиазона. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  13. ^ (RU) Журналисток TUT.BY и «Белсат» правозащитники назвали политзаключенными, in TUT.BY, 24 novembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2020).
  14. ^ (RU) Александровская Богдана, Ходьба по минному полю. Как в Беларуси сейчас работают журналисты, in Deutsche Welle, 25 novembre 2020. URL consultato il 4 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2020).
  15. ^ (RU) Редакция TUT.by назвала приговор Борисевич незаконным, in naviny.by, 2 marzo 2021. URL consultato il 2 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2021).
  16. ^ (DE) 100 Paten für politische Gefangene in Belarus: Cem Özdemir wird Pate der Journalistin Katsiaryna Barysevich, in Libereco — Partnership for Human Rights, 16 dicembre 2020. URL consultato il 2 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2021).
    «Es ist von unschätzbarem Wert, dass mutige Journalist*innen wie Katsiaryna Barysevich die Wahrheit ans Licht bringen. ... Katsiaryna Barysevich ist eine von vielen beeindruckenden Frauen, die den Wandel in Belarus vorangetrieben haben.»
  17. ^ a b (RU) Мороз Янина, В Германии осудили приговоры по делу о "ноль промилле", in Deutsche Welle, 2 marzo 2021. URL consultato il 3 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2021).
  18. ^ (EN) EFJ demands the immediate release of Belarusian reporter Katsiaryna Barysevich, su europeanjournalists.org, 20 novembre 2020. URL consultato il 4 marzo 2021.
  19. ^ (EN) CPJ condemns sentencing of Belarus journalist Katsiaryna Barysevich to 6 months in jail, in Камітэт абароны журналістаў, 2 marzo 2021. URL consultato il 4 marzo 2021.
  20. ^ (EN) IPI denounces conviction of Belarus journalist Katsiaryna Barysevich, su ipi.media, 3 marzo 2021. URL consultato il 4 marzo 2021.
  21. ^ (BE) Колб Аксана, Мы не маем права спыняцца, in Новы Час, 9 (717), 5 marzo 2021, p. 1, ISSN 2218-2244 (WC · ACNP).
  22. ^ (EN) ОБСЄ засудила вирок журналістці TUT.BY у «лікарській справі», in Укрінфарм, 4 marzo 2021. URL consultato il 1º aprile 2021.
  23. ^ (RU) Названы лауреаты Национальной правозащитной премии, in Wjasna, 10 dicembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  24. ^ (RU) Есть такая профессия! „Журналистами года“ правозащитники пр, in Belarusian Partisan, 10 dicembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2020).
  25. ^ (RU) «Журналистами года» правозащитники назвали трех арестованных по уголовным делам журналисток, в том числе и Катерину Борисевич, in TUT.BY, 10 dicembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2020).
  26. ^ (RU) Катерина Борисевич, Катерина Андреева и Дарья Чульцова удостоены премии «Гонар журналістыкі», in Brestskaja gaseta, 9 aprile 2021. URL consultato il 10 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2021).
  27. ^ (BE) Журналістка Кацярына Барысевіч узнагароджаная прэміяй "За свабоду прэсы 2021", in Eurapejskaje Radyjo dlja Belarussi, 14 luglio 2021. URL consultato il 14 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2021).
  28. ^ (RU) Ольга Кепински, Все награды Free Media Awards присуждены белорусским журналистам, in Euronews, 12 agosto 2021. URL consultato il 12 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2021).
  29. ^ (RU) Катерина Борисевич, журналистка TUT.BY, обвиняемая по уголовному делу, in Прэс-клюб Беларусь. URL consultato il 30 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2021).

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