Kōtarō Isaka

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Kōtarō Isaka, (伊坂 幸太郎?, Isaka Kōtarō) (Matsudo, 25 maggio 1971), è uno scrittore giapponese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel 1971 a Matsudo, ha studiato legge all'Università del Tōhoku e in seguito ha lavorato come sistemista prima di dedicarsi alla scrittura su invito dell'amico cantante Kazuyoshi Saito[1].

Principalmente noto come autore di gialli e thriller spesso trasposti in pellicole cinematografiche, nelle sue opere avviene una commistione pulp di autori eterologhi quali Quentin Tarantino e Agatha Christie[2].

Tra i riconoscimenti ottenuti si ricorda un Mystery Writers of Japan Award nel 2004 per Shinigami no Seido[3] e un Premio Masterton nel 2012 per La Prière d'Audubon[4].

Opere tradotte in italiano[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • I sette killer dello Shinkansen (Maria Bītoru, 2010), Torino, Einaudi, 2021 traduzione di Bruno Forzan ISBN 978-88-06-24783-6.
  • La vendetta del professor Suzuki (Grasshopper, 2004), Torino, Einaudi, 2022 traduzione di Bruno Forzan ISBN 978-88-06-25152-9.
  • Il sicario che non voleva uccidere, Einaudi, 2023, traduzione di Bruno Forzan, ISBN 9788806260927

Manga[modifica | modifica wikitesto]

Adattamenti cinematografici (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Premio Eiji Yoshikawa
  • 2004 vincitore con Ahiru to Kamo no Koin Rokkā
Mystery Writers of Japan Award
  • 2004 vincitore nella categoria "Miglior Racconto" con 死神の精度 Shinigami no Seido
Premio Yamamoto Shūgorō
  • 2008 vincitore con Golden Slumber
Japan Booksellers' Award
  • 2008 vincitore con Golden Slumber
Premio Masterton
  • 2012 vincitore nella categoria "Romanzo straniero" con La Prière d'Audubon
Premio Renzaburō Shibata
  • 2020 vincitore con Gyaku Sokuratesu

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) 斉藤和義との出会いから生まれた伊坂幸太郎の恋愛⼩説集『アイネクライネナハトムジーク』が映画化, su rockinon.com, 13 marzo 2021. URL consultato il 31 dicembre 2021.
  2. ^ Giuliano Aluffi, Con Isaka Kotaro il delitto viaggia sul treno, su repubblica.it, 18 giugno 2021. URL consultato il 31 dicembre 2021.
  3. ^ (EN) Albo d'oro, su mystery.or.jp. URL consultato il 31 dicembre 2021.
  4. ^ (FR) Lauréats, su masterton.noosfere.org. URL consultato il 31 dicembre 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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