Jurij Pšeničnikov

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Jurij Pšeničnikov
Nazionalità Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan (dal 1991)
Altezza 182 cm
Calcio
Ruolo Allenatore (ex Portiere)
Carriera
Squadre di club1
1958-1960Тrudovye rezervy Tashkent
1960-1967Paxtakor177 (-?)
1968-1971CSKA Mosca66 (-?)
1972Paxtakor21 (-?)
Nazionale
1966-1970Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica19 (-21)
Carriera da allenatore
1978CSKA MoscaVice
1979-1983Conthab
1989Consfab Antananarivo
1990Rostsel'maš
1994-1995Ras Al Khaima Club
2005-2007Dinamo MoscaPortieri
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Jurij Pavlovič Pšeničnikov (in russo Юрий Павлович Пшеничников?; Tashkent, 2 giugno 1940Mosca, 20 dicembre 2019[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore sovietico, dal 1991 uzbeko, di ruolo portiere.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Chiamato Jurij dalla madre in ricordo del padre caduto nella "Grande Guerra Patriottica", viene posto tra i pali dal suo primo allenatore nel vivaio del Trudovye Rezervy, squadra con debutterà nella serie cadetta nel 1958. Dal 1960 si trasferisce al Pakhtakor di Tashkent, all'epoca prima squadra della città uzbeka, dove per un biennio lo allena Michail Jakušin che lo chiama in nazionale nella sua ricerca dell'erede di Jašin. Debutta nel settembre 1966 a Belgrado ed è titolare nella fase finale del Campionato Europeo del 1968 in Italia, nel frattempo si è trasferito a Mosca per rinforzare la squadra dell'esercito del CSKA che lo promuove al grado di tenente e gli procura un appartamento con due stanze da letto.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

CSKA Mosca: 1970
Paxtakor: 1972

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Умер бывший вратарь сборной СССР Пшеничников. В 1970 году он стал чемпионом с ЦСКА, su bombardir.ru. URL consultato il 13 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2019).

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