Julio Aróstegui

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Julio Aróstegui Sanchez (Granada, 24 luglio 1939Madrid, 28 gennaio 2013) è stato uno storico spagnolo, specializzato nell'età contemporanea.

Le sue opere comprendono contributi relativi alla violenza politica nella storia ispanica contemporanea, alla Guerra civile spagnola, al Carlismo, al movimento operaio, al metodo storiografico e alla memoria storica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Grazie ad una borsa di studio, poté frequentare il Collegio "Isabella la Cattolica" di Granada.[1] Dopo aver studiato all'Università di Granada e a Madrid, nel '67 divenne docente in un liceo di Vitoria. Tre anni più tardi, conseguì il dottorato in storia con una dissertazione intitolata El carlismo alavés y la guerra civil de 1870-1976, sotto la direzione di Vicente Palacio Atard.[2]

Negli anni '70, insegnò al liceo Fray Luis de León di Salamanca. In seguito, divenne professore all'Università dei Paesi Baschi e all'Università Carlos III di Madrid.
Nel 1984, ottenne la cattedra di storia contemporanea all'Università Complutense della capitale[1], nella quale fu il primo titolare della cattedra "Memoria storica del XX secolo".[3]

Lasciata la vita accademica nel 2009, per tre anni rimase professore emerito.[4]
A metà gennaio del 2013 fu ricoverato in ospedale per una serie di comlicanze cardiache. Si spense a Madrid il 28 gennaio 2013.[5]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ignacio Peiró Martín, Autobiografía de una generación: España, 1975-1984, in Hispania Nova, n. 12, Università Carlos III, 2014, ISSN 1138-7319 (WC · ACNP).
  2. ^ Pedro Rújula López, El Carlismo, in Hispania Nova, n. 12, Getafe, Università Carlos III, 2014, ISSN 1138-7319 (WC · ACNP).
  3. ^ Cátedra «Memoria Histórica del siglo XX», su ucm.es.
  4. ^ Jesús Antonio Martínez, Julio Aróstegui, historiador pionero, in El País, 2013.
  5. ^ Tereixa Constela, Fallece el historiador Julio Aróstegui, in El País, 29 gennaio 2013.
  6. ^ Una obra dirigida por Jover obtiene el Premio Nacional de Historia de España, in El País, 4 dicembre 1981. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato il 16 novembre 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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